Termine con il quale si è espressa sia una generica solidarietà fra tutti gli Slavi o parte di essi sia l’aspirazione a un’unione politica di tutti i popoli slavi o parte di essi. In questo secondo senso il p. ispirò alcuni progetti federativi, riguardanti i popoli slavi sottoposti al dominio dell’Impero austro-ungarico, che furono discussi dal Congresso slavo di Praga del giugno 1848. Nella Russia ...
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PANISLAMISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo coniato per la prima volta, a quanto pare, nel 1881 dal pubblicista francese Gabriel Charmes, sul modello di pangermanismo e panslavismo, per designare [...] un insieme di movimenti e di tendenze di popoli musulmani verso una stretta unione politica e spirituale fra loro, avente come meta suprema, anche se non dichiarata, la liberazione dei musulmani dal dominio ...
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Poeta cèco, nato il 21 febbraio 1846 a Ostředek (Benešov) e morto a Praga il 23 febbraio 1908, fu il più popolare poeta del cosiddetto periodo del panslavismo e storicismo (tra il 1860 e il 1878). Giovinetto [...] Evropa e Slavie il poeta prevede il crollo dell'Europa raffinata e decrepita per lasciar posto alla giovane razza slava. Al panslavismo romantico di Kollár si richiama poco dopo anche il poema Dagmar (1883-84), che mette in evidenza il danno venuto ...
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Uomo politico croato (Žitnik, Gospić, 1823 - Zagabria 1896). Deputato alla Dieta croata dal 1861, fu intransigente sostenitore dell'autonomia della Croazia, fondando con E. Kvaternik il Partito croato [...] del diritto. Contrario al panslavismo come al panserbismo e alla stessa idea iugoslava, fu arrestato (1871) dopo la rivolta di Rakovica, organizzata da E. Kvaternik. Rilasciato, fu nuovamente deputato. ...
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Poeta croato (Grabovnica, Zagabria, 1818 - Fahrafeld, Austria Inferiore, 1872). Ufficiale dell'esercito austro-ungarico, raggiunse il grado di generale. Esordì come poeta in tedesco; sotto l'influsso del [...] sorgente illirismo (e, in seguito, del panslavismo) divenne quindi uno dei più eminenti poeti in lingua croata. Autore di liriche (Prvenci "Primizie", 1846; Nove pjesme "Canti nuovi", 1851), scrisse anche il dramma Kraljević Marko (1852) e il poema ...
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GAJ, Ljudevit (Lodovico)
Arturo Cronia
Letterato e politico croato, nato a Krapina l'8 luglio 1809, morto a Zagabria il 20 aprile 1872. Studiò filosofia e diritto in varie università (Graz, Budapest, [...] Lipsia) e, preso dalle diverse correnti del romanticismo europeo, si ispirò soprattutto al panslavismo cèco. Fu così che sostenne l'idea di una letteratura slavo-meridionale, fusa in una sola unità linguistica e nazionale. Sua prima cura fu quindi di ...
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Uomo politico bulgaro (Slavovica 1879 - ivi 1923); si dedicò al movimento agrario per l'emancipazione dei contadini, divenendo capo del partito radicale contadino, da lui fondato nel 1908. Contrario alla [...] (anche per la presenza in essa della Russia, cui egli guardava con simpatia, nella prospettiva culturale di un generico panslavismo), avversò la politica triplicista dello zar Ferdinando che lo tenne in carcere per tutta la durata della prima guerra ...
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RADOSLAVOV, Vasil
Oscar Randi
Uomo politico bulgaro, nato l'11 marzo 1854 a Loveč, morto a Berlino il 21 ottobre 1929. Studiò a Vienna e Heidelberg, dove prese la laurea in giurisprudenza. Trascurò [...] della Grande Bulgaria avrebbe potuto realizzarsi soltanto con l'aiuto dei Tedeschi, e non già nel quadro del panslavismo. Fu germanofilo e austrofilo, antirusso e antiserbo. Dal 1884 al 1886 fu ministro della Giustizia. Fondò, in contrasto ...
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Scrittore slovacco (Mošovce, Slovacchia, 1793 - Vienna 1852). Compiuti gli studî a Bratislava e a Jena, visse lunghi anni a Budapest, come pastore della comunità protestante slovacca. Nel 1849 si trasferì [...] zwischen den verschiedenen Stämmen und Mundarten der slawischen Nation, 1837) che, sulla base di un panslavismo filologico ed etnografico alieno da atteggiamenti rivoluzionarî, preannuncia herderianamente il loro avvento. Cospicui resti dello ...
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Scrittore russo (Ufa 1791 - Mosca 1859). Grande proprietario terriero, appartenente all'antica aristocrazia, e autore di due opere di carattere autobiografico, Semejnaja chronika ("Cronaca familiare", [...] scrittori. Il secondo, nella sua opera politica e pubblicistica, segna il passaggio dallo slavofilismo, di cui fu uno dei corifei, al panslavismo e al nazionalismo reazionario. Scrisse anche poesie e un saggio biografico su F. I. Tjutčev (1874). ...
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panslavismo
s. m. [comp. di pan- e slavo, col suff. -ismo]. – Movimento di pensiero formatosi nel sec. 19° e sviluppatosi nella prima metà del 20°, tendente a realizzare sia una generica solidarietà sia una vera e propria unione politica fra...
panslavista
s. m. e f. e agg. [der. di panslavismo] (pl. m. -i). – Fautore, sostenitore, seguace del panslavismo; che ha rapporto col panslavismo, che tende all’unione di tutti i popoli slavi: movimento p., orientamenti panslavisti.