Uomo politico e storico russo (Varsavia 1831 - Kargopol´ 1872), esponente della corrente slavofila, poi della politica panslava soprattutto nei Balcani, dove si recò più volte anche come addetto al consolato [...] russo in Bosnia. Di qui i suoi Pis´ma ob istorii serbov i bolgar ("Scritti sulla storia dei Serbi e dei Bulgari", 1854), i suoi studî sulla questione croata, il libro Bosnija, Gercegovina i Staraja Serbija ...
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Generale, diplomatico e uomo politico (San Pietroburgo 1832 - ivi 1908). Ambasciatore a Pechino (1859), dove ottenne dalla Cina la cessione alla Russia del territorio dell'Ussuri; trasferito (1864) a Costantinopoli, [...] vi condusse una vigorosa politica panslava a sostegno degli Slavi cristiani contro la Turchia. Scoppiata la guerra con questa (1877), contribuì a piegare la Sublime Porta al trattato di Santo Stefano. Sconfessata la sua politica con il congresso di ...
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Diplomatico russo (Gori 1855 - Belgrado 1914). Ministro a Teheran, fu uno degli artefici dell'accordo anglo-russo per la Persia (1907); fu poi a Belgrado (1909-14). Ultimo diplomatico russo che abbia perseguito [...] nei Balcani una politica panslava, di appoggio alla Serbia per combattere l'Austria. ...
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Scrittore e uomo politico bulgaro (Koprivnica 1835 - Ruse 1879). Fu per vent'anni, svolgendo la sua attività all'estero (Russia, Serbia, Romania) e in patria, uno dei capi del movimento rivoluzionario [...] bulgaro, nazionale e sociale; animato da ideali di solidarietà panslava, per influenza di A. Herzen e dei circoli slavofili russi, sostenne l'idea di una confederazione balcanica, da realizzare mediante accordo tra Serbi e Bulgari. Come narratore ( ...
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panslavismo
Termine che denota un complesso eterogeneo di posizioni ideologiche e politiche il cui fulcro unificante consiste nell’affermazione dell’esistenza di una comune identità nazionale dei popoli [...] alla Russia il compito di conquistare Costantinopoli e liberare i cristiani dei Balcani. Concepiva inoltre il disegno di una Lega panslava che, sotto l’egida dello zar, avrebbe dovuto includere tutti i popoli e i territori a E della linea Stettino ...
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Uomo di stato e diplomatico russo (Haapsalu 1798 - Baden-Baden 1883). Entrato giovanissimo nel servizio diplomatico, nel 1854 fu ambasciatore a Vienna dove si adoperò perché l'Austria rimanesse neutrale [...] degli Esteri e si propose il compito di smantellare le clausole del trattato di Parigi, mantenendo costante la direttrice panslava, di espansione balcanica o mediterranea, contro Francia, Austria e Inghilterra. Dopo la guerra russo-turca (1877), il ...
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Monte Athos
Monte Áthos
Rilievo (2033 m) col quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della penisola Calcidica, nella Grecia settentr.). [...] indipendenza (1821) provocò la novennale occupazione militare turca del M.Á.; successivamente la politica di penetrazione panslava degli zar russi condusse alla neutralizzazione della comunità monastica (Trattato di Berlino, 1878). La Pace di Losanna ...
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Tradizione, culto e teologie serbe
Nebojsa Ozimic
Il culto di Costantino il Grande si sviluppa durante il suo regno nell’area che più tardi sarebbe diventata l’Impero bizantino. La sepoltura dell’imperatore, [...] Mavro Orbin32.
Vinko Pribojević, nato sull’isola di Lesina, appartenente all’Ordine domenicano e fondatore dell’ideologia panslava nella sua regione, scrive nella sua opera:
Però, nemmeno il grande imperatore beato Costantino era senza sangue slavo ...
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panslavo
agg. [comp. di pan- e slavo]. – Relativo o appartenente a tutti i popoli e paesi di lingue slave: caratteri p.; comune alle varie lingue slave: vocabolo panslavo.