STACCIO (fr. tamis; sp. tamiz, cedazo; ted. Sieb; ingl. tieve)
Giulio Pelà
Con il termine generico di staccio, si indica ogni arnese destinato a vagliare o separare le parti più fini o più fluide dalle [...] romani si conosce la forma degli stacci usati dai Romani, riprodotti insieme con altri strumenti di lavoro per la panificazione. Secondo Plinio, i Romani conobbero tardi lo staccio fino da farina; egli attribuisce alla Spagna l'invenzione degli ...
Leggi Tutto
La fermentazione è prevalentemente un fenomeno di ossido-riduzione, di scissione e di idrolisi, provocato dagli enzimi secreti dai microrganismi, sulle sostanze che costituiscono il substrato su cui essi [...] da quello azimo. I Greci, i Romani, come testimoniano anche le ricerche pompeiane, erano bene al corrente dei sistemi di panificazione e di vinificazione. I Celti e i Germani antichi usavano il meth, ricavato dalla fermentazione del miele.
Anche oggi ...
Leggi Tutto
NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] e nelle regioni più settentrionali; se ne importa il 33% del consumo. La segala, che è il cereale più usato per la panificazione, è coltivata nel S. dove ha maturazione invernale; ma di essa s'importa il 98%. Il cereale più adatto al clima norvegese ...
Leggi Tutto
SAGGINA
Emilio Chiovenda
Nome italiano di pianta, dal latino sagina "cibo per ingrassare", detta anche sorgo, nome usato probabilmente nel Veneto (il Mattioli nel 1544 scriveva: "La melega in Lombardia [...] con forme le quali forniscono una sostanza rossa usata per colorare i marocchini. Di parecchie forme sono utilizzati i frutti per la panificazione e per la fabbricazione di birre speciali, assai usate dalle popolazioni di talune regioni africane. ...
Leggi Tutto
ORSINI, Domenico
Silvio de Majo
– Nacque a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, il 30 novembre 1841, da Raffaele e da Teresa Giordano, ultimo di undici figli di uno 'sfarinante' di grano.
A 13 [...] nella provincia di Napoli, al servizio di quella che ai tempi era la più popolosa città d’Italia, sia per la panificazione, sia per la produzione di pasta secca, un alimento in crescente diffusione tra i napoletani e sempre più prodotto in piccoli ...
Leggi Tutto
Le piante che coltiviamo e gli animali che alleviamo a fini alimentari sono molto diversi da quelli che conoscevano i nostri antenati neolitici. I miglioramenti introdotti da allora sono serviti ad aumentare [...] processo che porta al prodotto finale. Gli esempi più comuni riguardano: l’α-amilasi, utilizzata come coadiuvante per la panificazione e la produzione di prodotti da forno; la glucosio isomerasi, per la produzione di fruttosio a partire da amido di ...
Leggi Tutto
MAZZEO, Mario
Ilaria Gorini
– Nacque il 10 apr. 1889 a Beltiglio, frazione del Comune di Ceppaloni (presso Benevento), da Saverio e Beatrice Pastore.
Completati gli studi classici presso i benedettini [...] tra inalazione di farina e infezione per via aerogena della tubercolosi (Della frequenza di lesioni tubercolari polmonari nei panificatori, in La Riforma medica, LI [1935], 1, pp. 6-10; Sulla tubercolosi sperimentale di animali sottoposti ad ...
Leggi Tutto
Alimentazione
Prodotto della macinazione di sostanze vegetali essiccate. Le più importanti f. naturali si ottengono dai cereali (frumento, segala, orzo, granturco, dura, riso, avena ecc.), altre da leguminose [...] di benzoile; tale provvedimento è vietato per legge.
Tra le f. leguminose, che da sole sono inadatte alla panificazione e non rappresentano un alimento sufficiente all’organismo, quella di soia è molto adoperata dalle popolazioni dell’Estremo ...
Leggi Tutto
Prodotto di germinazione di vari cereali in condizioni controllate di lunghezza della radichetta, così da sviluppare o attivare nei semi il complesso di enzimi diastasi (o maltina), capaci di saccarificare [...] ; il mosto ottenuto viene filtrato e concentrato fino a consistenza sciropposa. Tali estratti vengono usati, per es., nella panificazione accanto al lievito, poiché contribuiscono ad accelerare l’azione di quest’ultimo e danno un prodotto migliore. ...
Leggi Tutto
GIRETTI, Edoardo
Domenico Da Empoli
Nacque a Torre Pellice il 10 ag. 1864, da Agostino e da Giuseppina Coggiola. La madre era stata allieva di F. De Sanctis negli anni in cui questi aveva insegnato [...] un Panificio cooperativo - del quale fu presidente e amministratore fino al 1927 - e l'attività nel campo della panificazione lo portò a verificare in concreto gli effetti, disastrosi per i consumatori, soprattutto i più indigenti, del dazio sul ...
Leggi Tutto
panificazione
panificazióne s. f. [der. di panificare]. – L’insieme delle operazioni, eseguite manualmente o con appositi macchinarî, necessarie alla fabbricazione del pane, e la serie dei processi attraverso i quali la farina diventa pane:...
panificatore
panificatóre s. m. (f. -trice) [der. di panificare]. – Chi provvede all’impasto, alla pezzatura e all’infornatura del pane; sinon. quindi dei più com. panettiere, fornaio.