Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il nome di media Stoa. Soggiornò per qualche tempo a Roma, e fu in rapporto con Scipione Emiliano, insieme a Polibio (il cui pensiero presenta delle analogie con il pensiero di P., specialmente per quel ...
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Filosofo stoico del 2º sec. a. C., scolaro di Panezio. Delle sue opere, tutte di etica, si conservano dei frammenti, e talvolta solo i titoli. L'influsso delle dottrine di E., tra cui si ricordano quelle [...] concernenti il conflitto dei doveri e la distinzione tra virtù teoretiche e virtù non teoretiche, pare accertato in alcuni luoghi di Cicerone e di Seneca ...
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Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] e l'universalità dell'interesse scientifico superò peraltro di gran lunga il maestro, manifestandosi a noi, più in forza dell'enorme influsso esercitato sul pensiero posteriore che attraverso le sue opere, ...
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Nome di varî filosofi greci: 1. A. stoico, menzionato dall'Indice ercolanese edito dal Comparetti (col. 76) come scolaro di Panezio. È probabilmente da identificare con il seguente. 2. A. stoico; scolaro [...] (sec. 2º-1º a. C.) di Posidonio d'Apamea, di cui probabilmente pubblicò e diffuse le opere. Attraverso lui, Seneca (Questioni naturali) conosce e utilizza Posidonio. Uno scritto di tattica, attribuitogli ...
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Filosofo stoico (2º sec. a. C.), scolaro e successore di Diogene di Seleucia nella direzione della scuola di Atene e maestro di Panezio. Si uccise in tarda età. Polemizzò col contemporaneo Carneade. Si [...] occupò di logica (proponendo un'originale teoria del sillogismo a una sola premessa), di teologia, di mantica e di etica. Abbiamo di lui solo frammenti ...
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Filosofo della scuola accademica (120 a. C. circa - 67 a. C.). Fu scolaro, in Atene, di Filone di Larissa, che seguì a Roma nell'88 a. C. Nell'inverno del 79-78 fu suo scolaro, in Atene, Cicerone, che [...] della quinta Accademia. Le sue concezioni risultano da un sincretismo di motivi accademici, peripatetici e soprattutto stoici, trovando in ciò il terreno già in qualche modo preparato dall'eclettismo dello stoicismo medio (specialmente Panezio). ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] protrae dal 2° al 1° sec. a.C., periodo noto come media stoa o s. medio, avente come suoi maggiori esponenti Panezio di Rodi, discepolo di Diogene di Seleucia, e il suo scolaro Posidonio di Apamea, importanti entrambi per l’influenza esercitata sulla ...
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Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico [...] Aristotele, riducendo le loro profonde opposizioni a mere divergenze terminologiche. Tra i suoi maggiori esponenti figurano Filone di Larissa, Panezio di Rodi, Posidonio di Apamea, Andronico di Rodi e, a Roma, Cicerone. In epoca moderna col nome di e ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] e il 1904 apparve una serie di monografie su Talete, su Pitagora e Anassimene, su Senofane, Melisso, la sofistica, Socrate, Panezio, sullo stoicismo, e soprattutto su Platone e le sue opere: furono lavori a impostazione filologica, per i quali il C ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] divina e immanente al mondo. Queste tesi, sostenute in termini analoghi da Crisippo, sono introdotte nel mondo romano da Panezio e si ritrovano in forma appena variata in Cicerone e Seneca, così come in Epitteto e Marco Aurelio. L'universalità ...
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