Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] in questo eclettismo, determinato sempre meglio nel suo significato positivo della ricerca delle fonti greche di Cicerone (Panezio, Posidonio, Filodemo, Antioco di Ascalona, ecc.), è la grandezza della sua opera: opera poderosa di assimilazione della ...
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COSTA, Emilio
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Parma il 16 giugno 1866 da Antonio, magistrato, e da Eloisa Musiari, morta nel darlo alla luce (il C. le dedicò una raccolta di versi giovanili: Primule, Parma [...] di Dicearco nell'immagine di un permixtum genus di costituzione, mentre nel de legibus le influenze più evidenti sono di Panezio. Presso Cicerone non v'è ancora traccia di senatoconsulti legislativi, mentre l'edilità curule è ormai confusa con quella ...
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