CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] seguito, della retorica nelle scuole del Collegio Romano. Si distingueva in quegli anni come ottimo oratore: suoi sono il Panegirico in lode di S. Maria Maddalena de' Pazzi, detto in Siena nella chiesa de' PP. Carmelitani (pubblicato nella Raccolta ...
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Evagora I
Re di Salamina nell’isola di Cipro (n. 435 ca.-m. 374 a.C. ca.). Discendente della stirpe greca dei re locali, sostituiti da una dinastia fenicia (seconda metà 5° sec.), E. riuscì a riconquistare [...] l’ellenismo; entrato in guerra con la Persia per il possesso dell’isola (ca. 390-380) alla fine capitolò, riconoscendosi suddito persiano. Celebre soprattutto grazie al panegirico che gli dedicò Isocrate, ove E. è presentato come modello di regalità. ...
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Zefiro
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
Nella tradizione classica, che D. mantiene, Z. è uno dei quattro venti spiranti dai quattro punti cardinali: Austro da sud, Borea da nord, Euro da est, Z. da ovest.
Il [...] greco ζέφυρος) ricorre una sola volta nella Commedia, e precisamente nel passo di Pd XII 47 con cui s'inizia il panegirico di s. Domenico (Pd XII), parallelo, sia per la descrizione paesistica che per la perfetta simmetria dell'immagine solare del v ...
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GHIRARDELLI, Lorenzo
Dario Busolini
Nacque a Bergamo nel 1600, figlio del notaio Alessandro. Avviato alla professione paterna, frequentò i corsi di diritto dell'Università di Padova, durante i quali [...] costituisce il suo lavoro più importante.
Mentre portava avanti quest'opera, scrisse altre rime d'occasione, raccolte nel Panegirico per il felice governo di Bergamo del signor Marino Zorzi podestà, con l'aggiunta di nobilissimi sonetti (Bergamo 1636 ...
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VALGIO Rufo (C. Valgius Rufus)
Cesare GIARRATANO
Console suffectus l'anno 12 a. C., fu uno dei poeti del circolo di Mecenate e scrisse elegie ed epigrammi: ne restano pochi frammenti (Morel, Fragm. Poet. [...] amato Miste, tanto che Orazio gli diresse un'ode consolatoria (II, 9). Da quest'ode stessa e da alcuni versi del Panegirico a Messala si rileva che i contemporanei si aspettavano da V. una grande epopea, che, come pare, non fu mai composta. Scrisse ...
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PLINIO IL GIOVANE (C. Plinius Caecilius Secundus)
G. Becatti
Nacque a Como nel 61 o 62 d. C. da L. Cecilio Cilone e Plinia, sorella minore di Plinio il Vecchio, il quale, lo adottò e lo istruì dopo la [...] propraetore in Bitinia nel 111 e 112. Scrisse varie opere ma ci restano soltanto l'Epistolario in x libri e il Panegirico a Traiano.
Dell'Epistolario i primi ix libri sono indirizzati a varî amici e comprendono 247 epistole non in ordine cronologico ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] della provvidenza. L'opera uscì nel 1830, anonima, in 4 volumi, e nel 1836 col nome dell'autore. Con la lettura del Panegirico di Pio VII (a Rovereto nel 1823: pubblicato con mutilazioni nel 1831) R. rese noti i propri sentimenti patriottici, che poi ...
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ALBERTINI (Albertino), Francesco Maria
Pietro Pirri
Nacque a Catanzaro il 1 nov. 1552. Avviatosi alla vita ecclesiastica, rinunziò a una ricca abbazia per ottenere quella più modesta di S. Leonardo, [...] furono stampate a Napoli nel 1617: Predica fatta nel funerale del Padre Pietr'Antonio Spinelli della Compagnia di Gesù, e Panegirico sopra l'umiltà, pazienza e carità di S. Francesco di Paola.
L'A. dedicò particolarmente, però, la sua attività di ...
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qaṣīda Componimento poetico arabo (dal verbo qaṣada «proporsi uno scopo») fiorito in epoca preislamica in ambiente beduino ed entrato poi nella letteratura araba, persiana e turca. La q. presenta un prologo [...] la persona cui è dedicato il componimento; dal raḥīl si passa infine al tema centrale della q., che può essere costituito dal panegirico di una tribù, di un mecenate, oppure dalla satira contro i nemici. A partire dall’8° sec. la q., penetrata in ...
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MAIORIANO (Iulius Valerius Maiorianus)
C. Bertelli
Imperatore romano.
Nel 457 era nominato da Leone I magister militum, al posto di Recimero, il I° aprile dello stesso anno il senato, d'accordo con l'esercito, [...] Ezio. Nella sua politica parve rivivere qualcosa della grande tradizione romana: nel 459 liberava Arles, salutato da un panegirico di Apollinare Sidonio, nel 460 moveva contro i Visigoti di Spagna, ma nel 461 moriva a Tortona combattendo Recimero ...
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panegirico
panegìrico s. m. [dal lat. panegyrĭcus, gr. πανηγυρικός, propr. agg. (sottint. λόγος «discorso»), der. di πανήγυρις «adunanza di tutto il popolo», comp. di παν- «pan-» e ἄγυρις «adunanza, riunione»] (pl. -ci). – 1. In origine, nell’antica...
panegirista
s. m. e f. [dal lat. tardo panegyrista, gr. πανηγυριστής] (pl. m. -i). – Autore di panegirici, e in genere chi fa o scrive un panegirico (anche nel senso fig. della parola).