Panegirista latino (n. 340 - m. dopo il 402). Figlio di Lucio Aurelio Aviano Simmaco, che ebbe importanti cariche pubbliche e grandi onori a Roma e a Costantinopoli, fu educato da retori gallici e compose [...] in giovinezza due panegirici per Valentiniano I e uno per il figlio, il cesare Graziano; fu poi (373) proconsole d'Africa. Come senatore (383) e fiero difensore del paganesimo e della tradizione romana, fu in polemica con s. Ambrogio che si opponeva ...
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ARCELLI, Francesco
Umberto Coldagelli
Nato nella seconda metà del sec. XVII dal conte Ottavio, feudatario di Corticelli, fu chierico regolare teatino. Una notevole testimonianza della sua attività religiosa [...] si conserva nella Biblioteca comunale di Piacenza: un manoscritto contenente trentacinque prediche e panegirici. Poche notizie biografiche si hanno, però, su di lui al di fuori di quelle ricavabili dalle carte famesiane dell'Archivio di Stato di ...
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Letterato (Genova 1605 - ivi 1665), ambasciatore a Filippo IV (1643) e senatore; sacerdote nel 1649, dal 1652 gesuita. Prima secentista, si distaccò poi, nella maturità, dal secentismo che criticò. Ha [...] vivaci pitture di luoghi, scene, caratteri. Scritti maggiori: Instabilità dell'ingegno (1635), Tacito abburattato (1636), La historia spagnola (romanzo morale, 1640-41), Il satirico innocente (1648), Panegirici sacri (1652). ...
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Predicatore cappuccino (Parma 1724 - ivi 1803). Entrato tra i cappuccini a Carpi (1739), sacerdote, lettore di teologia a Modena: fu predicatore famoso alla corte di Parma (1768), precettore dei reali [...] infanti e confessore della famiglia reale (1778), e dal 1788 vescovo di Parma. Per i suoi legami con la corte, non andò esente da accuse di giurisdizionalismo. Scrisse Quaresimali, Orazioni, Omelie, Panegirici (post., 20 voll., 1832-34). ...
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BARACCA (Barracca, Baracco, Barracco), Francesco Antonio
Nicola De Blasi
Nacque a Cosenza da nobile famiglia l'11 febbr. 1672, e a quindici anni, il 27 febbr. 1687, fu ammesso nella Compagnia di Gesù. [...] B. avrebbe dato alle stampe in Venezia nel 1716,ma della cui esistenza non si è certi.
Nel 1727 uscìa Catania una Orazione panegirica in lode di S. Agata Vergine, e Martire Cittadina, e padrona della città di Catania, che il B. aveva pronunziato nel ...
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CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] oratorie lo portarono quasi naturalmente a diventare il predicatore ufficiale dell'Ordine, che illustrò in sermoni, panegirici, ottave, novene, avventi e, soprattutto, quaresimali. Proprio, per la sua attività di celebrato quaresimalista, ebbe modo ...
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Nome di religione del letterato bielorusso Samuil Emel´janovič Petrovskij-Sitnianovič (Polock 1629 - Mosca 1680). Dopo studî a Vilnius e a Kiev si fece monaco ortodosso nel 1656; dal 1663 insegnò latino [...] nel rinnovamento della cultura russa, introducendovi elementi e generi occidentali. Scrisse trattati polemici, versi panegirici (Rifmologion "Ritmologio"), un'enciclopedia in versi (Vertograd mnogocvetnyj "Il verziere dai molti fiori"), traduzioni ...
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Poeta latino (4º-5º sec. d. C.), nato in Alessandria d'Egitto, visse a Roma dal 395 d. C. al 404 (forse data della sua morte) e frequentò la corte imperiale; fra il 400 e il 401 ottenne la dignità di patrizio. [...] , celebrò la grandezza di Roma esaltando Stilicone, salvatore dell'Italia e di Roma dai barbari. Usò l'esametro nei panegirici, nelle invettive, nei poemi storici e mitologici, negli epitalamî; il distico elegiaco nelle prefazioni ai poemi maggiori e ...
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Apostolo dei Lituani e teologo camaldolese (n. Praga 2a metà del sec. 14º - m. S. Matteo di Murano 1440). Sottrattosi ai torbidi di Boemia, si recò presso Ladislao re di Polonia, che lo inviò in Lituania [...] , rimase a corte sino al 1408, e si recò poi a Camaldoli. Nel 1430 fu in Terrasanta e a Cipro, dove ebbe dispute con teologi greci. Prese anche parte al concilio di Basilea. Ha lasciato, fra le numerose opere, panegirici e confutazioni di eretici. ...
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CARDONA, Maria
Renato Pastore
Nata nel 1509, da Giovanni di Cardona, conte di Avellino e da Giovanna Villamarino (sorella costei della più celebre Isabella di Sanseverino), la C. raccolse - alla morte [...] a Pizzofalcone) vengono reintegrati alla Corona dopo la sua morte, avvenuta il 9 marzo 1563.
Fonti e Bibl.: O. Lando, Due Panegirici, Venezia 1552; G. Ceci-B. Croce, Lodi di damenapol. del sec. XVI [dall'Amor prigioniero di Mario di Leo], Napoli 1894 ...
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panegirico
panegìrico s. m. [dal lat. panegyrĭcus, gr. πανηγυρικός, propr. agg. (sottint. λόγος «discorso»), der. di πανήγυρις «adunanza di tutto il popolo», comp. di παν- «pan-» e ἄγυρις «adunanza, riunione»] (pl. -ci). – 1. In origine, nell’antica...
panegirista
s. m. e f. [dal lat. tardo panegyrista, gr. πανηγυριστής] (pl. m. -i). – Autore di panegirici, e in genere chi fa o scrive un panegirico (anche nel senso fig. della parola).