Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] dei due sovrani barbari all’inizio del suo regno – quasi come se avesse ucciso due draghi gemelli16. Il passaggio del panegirico del 310 mostra, tuttavia, ancor più chiaramente il modo in cui Costantino vuole che la vittoria sia tramandata. Il forte ...
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L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] corona al doge. Come in altri quadri del Tintoretto, anche qui l'esaltazione del doge ha maggiori affinità con gli scritti panegirici che con il testo al quale l'artista si sarebbe dovuto attenere.
Nel quadro più importante, quello al di sopra del ...
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MARINI, Niccolò
Carlo Fantappiè
– Nacque a Roma il 20 ag. 1843 da Emanuele (discendente da un’antica famiglia apparentata con i Salviucci, che da diversi decenni dirigevano la tipografia della Camera [...] anni pubblicò due volumi di Discorsi sacri (Roma 1901-06) sempre con l’intento di offrire al clero italiano dei modelli di panegirici e discorsi.
Uno fra i temi preferiti dal M. nel campo dell’oratoria sacra fu, in linea con la spiritualità del tempo ...
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VALSECCHI, Antonio
Massimo Mancini
(in religione Antonino). – Nacque a Verona il 25 dicembre 1708 dal veronese Giordano e dalla vicentina Elisabetta Orgiana.
A diciassette anni entrò nell’Ordine dei [...] dopo la morte del letterato veneziano. Solo dopo la morte di Valsecchi furono stampate le sue Prediche quaresimali e i Panegirici e discorsi.
Mentre per la terza volta a Padova egli stava predicando con successo la Quaresima, nel 1756 avvenne un ...
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È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] del dio, processioni, sacrifici, giuochi pubblici, rappresentazioni sacre e discorsi (detti appunto dall'occasione panegirici).
Concilia si dicevano le assemblee di popoli stranieri, e specialmente di confederazioni (concilia Etruscorum, Latinorum ...
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VENANZIO Fortunato (Venantius Honorius Clementianus Fortunatus)
Poeta latino, nato a Duplavilis (Valdobbiadene) verso il 530. A Ravenna studiò grammatica, retorica e diritto. Desideroso di recarsi in [...] sull'età dello scrittore, V. F. scrisse una quantità di poesie d'occasione (inni, lettere, elegie, consolazioni, epitalami, panegirici di re e vescovi, brindisi, descrizioni di viaggio, ecc.), per la maggior parte in versi elegiaci, raccolte da V. F ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] novembre del 326.
57 Traduzione di Paneg. 6(7)6,1-5, come sempre secondo la versione offerta in Panegirici latini, cit. Il panegirista, che ammette di non avere visto personalmente l’opera, prosegue con il consueto topos retorico del confronto con i ...
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LUBRANO, Giacomo
Luigi Matt
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1619, forse il 12 settembre. Non sono noti i nomi dei genitori e nulla si sa della sua infanzia.
La prima notizia certa riguarda il suo [...] a Napoli un'orazione funebre, Geminatus fortunae triumphus; due anni dopo vide la luce a L'Aquila Il tempio della memoria, un panegirico per don Diego de Quiroga y Faxardo, capitano dell'artiglieria del Regno di Napoli. Ma il primo testo a stampa del ...
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FERRAZZI, Giuseppe Iacopo
Paolo Preto
Nato a Cartigliano (Vicenza) il 19 marzo 1813, da Michele Pio, agente comunale, e Maria Bertoncello, entrò in seminario a dieci anni e fu ordinato sacerdote il [...] di sacerdoti, senza peraltro rivelare fresca vena poetica; numerosi anche gli scritti d'occasione, necrologi, panegirici, commemorazioni scolastiche, anniversari civili e religiosi.
Ben presto diventò il "vero spirito propulsore della cultura ...
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BONARDO, Giovanni Maria
Giorgio Stabile
Nacque a Fratta Polesine nella prima metà del sec. XVI, forse da famiglia dipendente da Lucrezia Gonzaga, il cui marito, Giampaolo Manfrone capitano di Venezia [...] il tentativo fallì.
Ciò avveniva prima del 1552. Lo stesso anno comparivano poesie, in latino, greco e italiano del B. nei Due panegirici di Ortensio Lando, uno dei quali in onore di Lucrezia Gonzaga. Inoltre a lei il B. dedicava, nel 1563, un libro ...
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panegirico
panegìrico s. m. [dal lat. panegyrĭcus, gr. πανηγυρικός, propr. agg. (sottint. λόγος «discorso»), der. di πανήγυρις «adunanza di tutto il popolo», comp. di παν- «pan-» e ἄγυρις «adunanza, riunione»] (pl. -ci). – 1. In origine, nell’antica...
panegirista
s. m. e f. [dal lat. tardo panegyrista, gr. πανηγυριστής] (pl. m. -i). – Autore di panegirici, e in genere chi fa o scrive un panegirico (anche nel senso fig. della parola).