L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] detto, è una lingua SVO (l’➔ italiano antico si comportava diversamente):
(8) Gli abitanti la più parte dell’anno mangiano pane di orgio (Giovan Battista Ramusio, L’Africa di Leone Africano)
(9) I primi che uscirono di casa alle loro faccende videro ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] , frasi):
(31) Colpita da mille disgrazie, si è gravemente ammalata e non ha più da comprarsi un boccon di pane (Collodi 1981: 229)
Il participio può svolgere infatti tutte le funzioni di una subordinata avverbiale di verbo finito. Ha spesso ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] Miscellanea in onore di G. Galbiati, II, Milano 1951, pp. 77-79.
Infine, le "ricerche etimologiche" sulle Denominazioni del pane e di dolci caserecci in Italia, in Memorie della R. Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, classe di scienze ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...]
L’uso dell’articolo può oscillare. A Noto in qualche caso c’è: Turu u Palazzulisi «il palazzolese», Currau Panaffellatu «pane affettato», Peppi Patuvai «patisco guai», Marietta a Nega, Vastiana a Cagnattinisa da Canicattini Bagni. A Grado, invece, l ...
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Regione dell’Italia settentrionale (23.864 km2 con 10.027.602 ab. nel 2020, ripartiti in 1516 Comuni; densità 420 ab./km2), compresa tra il crinale delle Alpi Centrali, il medio corso del Po, il Ticino, [...] è il rotacismo di l intervocalica (ara «ala»), in quella orientale la scomparsa di n finale o preconsonantica (pa «pane», dèt «dente»). Tra le peculiarità di singoli dialetti, caratteristico è nel milanese, già nella fase antica, lo spostamento di ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; ➔ sintagma nominale) – indicati come «determinanti» (Prandi 2006) o «specificatori» (Andorno 2003) – che hanno essenzialmente la funzione di indicare se il referente del nome è definito o no ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] Canti di Castelvecchio (1903) figurano numerose voci della vita quotidiana e campestre, come anatra, bricia di pane, bucato, camicia, cucina, cucitrice, galline, grembiule, massaia, mucche, pentola, scodella, sparecchiare, stalle, tacchina, tovaglia ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] implica uno strumento, che varia a seconda dell’entità sottoposta a taglio o ottenuta col taglio (un coltello in tagliare il pane, una forbice in tagliare i capelli, una falce in tagliare l’erba), tradurre un libro in francese implica la creazione di ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] , che nelle isole ponziane appare già caratterizzato, come nel napoletano, dalla marca del raddoppiamento fonosintattico ([u ˈpːanə] «il pane», [u ˈkːasə] «il formaggio», forme neutre, ~ [u ˈpɛdə] «il piede», [u ˈkanə] «il cane», forme maschili);
(g ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] nelle varietà settentrionali tendono a scomparire anche le vocali finali diverse da -a e -i: panem > pane > pan;
(b) le occlusive intervocaliche sono indebolite, risultando sonorizzate (*fratĕllu > lomb. [fraˈdɛl] «fratello»), spirantizzate ...
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pane1
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche mancare) e lievito: impastare, lievitare,...