PUCCI, Emilio
Francesco Martelli
PUCCI, Emilio. – Nacque a Firenze il 19 settembre 1545, dal secondo matrimonio di Pandolfo di Roberto con Cassandra di Pierfilippo da Gagliano (18 aprile 1543).
Colpito [...] del diritto di cittadinanza a seguito della condanna ed esecuzione capitale del padre Pandolfo (1559), riconosciuto a capo di un progetto di congiura contro il duca Cosimo I de’ Medici, venne assieme ai fratelli perdonato e riabilitato dal duca nel ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO, Ermes
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1475 a Bologna, ultimo figlio del signore della città, Giovanni II, e di Ginevra Sforza. Nel 1492 era al servizio del duca di Ferrara Ercole d'Este, [...] Antonio da Venafro, in rappresentanza di Pandolfo Petrucci, cercarono di stabilire una condotta 1902, pp. 280-381, n. 414, 463; P. Villari, Niccolò Machiavelli e i suoi tempi, I, Milano 1912, p. 384; L. von Pastor, Storia dei papi, III, Roma 1932 ...
Leggi Tutto
MANSONE
Ulrich Schwarz
Primo duca di Amalfi, con questo nome, era figlio del duca Sergio (I), della famiglia del Muscus comes.
M. fu uno dei principali esponenti della dinastia amalfitana de Musco comite, [...] a Gisulfo, morto senza eredi. Dopo la morte di Pandolfo Capodiferro, nel 981, M. cacciò Pandolfo (II) da Salerno e si fece proclamare principe di Salerno insieme con suo figlio Giovanni (I), dal 977 coreggente di Amalfi. In quel periodo Giovanni ...
Leggi Tutto
COZZARELLI, Guidoccio
Anna Padoa Rizzo
Figlio di Giovanni di Marco di Nanni di Cozzarello, nacque a Siena nel 1450; fu pittore e miniatore. Il padre, maestro di legname, lavorava attivamente per l'ospedale [...] degli addobbi per il solenne funerale di Pandolfo Petrucci, celebrato l'8 giugno (doc. 709-34 (cfr. Cento opere ... da salvare nel Senese, Genova 1980, pp. 68 s.); I. Vavasour Elder, Un quadro poco conosciuto di G. C., in La Diana, VII (1932), ...
Leggi Tutto
Sforza, Ascanio Maria
Antonio Menniti Ippolito
Nato a Milano il 3 marzo 1455, da Francesco I Sforza (→) e Bianca Maria Visconti, fu avviato alla carriera ecclesiastica nel 1465. Prospettandosi la possibilità [...] III, poi quella di Giulio II, che cercò di disporre contro i francesi per favorire il ritorno degli Sforza a Milano. Morì di peste tempo appena seguente. Nel carteggio della terza legazione a Pandolfo Petrucci si trova un accenno alla morte di S., a ...
Leggi Tutto
Pistoia
Giancarlo Savino
La città toscana, e gli avvenimenti dei primi anni del secolo XIV che la riguardano, fanno riscontro nella Commedia con l'episodio di Vanni Fucci (If XXIV 97-151 e XXV 1-15), [...] stesso esilio di Dante. Onde il parallelismo tra il ladro a la sagrestia d'i belli arredi (v. 138) e la città che gli fu degna tana riferita da un pur scrupoloso erudito locale, il secentista Pandolfo Arferuoli, di " quel Vanni Fucci, che il Dante ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il XV secolo prende progressivamente forma e visibilità pubblica una nuova categoria [...] Principi come Sigismondo Pandolfo Malatesta a Rimini, Federico da Montefeltro a Urbino sono tra i principali promotori della l’interesse dell’autore per le strutture modulari e per i carri semoventi che integrano un sistema di trazione a energia ...
Leggi Tutto
Galli
Arnaldo D'addario
Una delle più antiche consorterie fiorentine, che D. ricorda (Pd XVI 105), insieme ai Sacchetti, ai Giuochi, ai Fifanti e ai Barucci, come già potente ai tempi di Cacciaguida. [...] nello ‛ squittinio ' del 1524 e finirono nel 1650 con la morte di un Giacinto di Pandolfo. Né ne hanno altri G., iscritti all'arte dei legnaiuoli, e i G. che, nel 1574, provenienti da Prato, furono ammessi nella cittadinanza fiorentina nella persona ...
Leggi Tutto
Modena
Giorgio Baruffini
Pier Vincenzo Mengaldo
La storia di M. nella seconda metà del Duecento e nei primi decenni del secolo successivo non si scosta molto da quella delle città emiliane limitrofe, [...] notizia su una presenza di D. nella città proviene da Pandolfo Arfaruoli, erudito pistoiese del '700, il quale afferma soltanto due volte nelle sue opere. La prima è in VE I XV 2-4, ove i Modenesi son ricordati per la ‛ garrulitas ' del loro dialetto ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto alle novità testuali, nella medicina e nella filosofia naturale si afferma [...] e medievali, che avevano in gran parte equivocato o letto in maniera erronea i grandi testi della tradizione greca.
A Leoniceno si oppongono Angelo Poliziano e Pandolfo Collenuccio; Ermolao Barbaro, dal canto suo, è piuttosto dalla parte di Leoniceno ...
Leggi Tutto
testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
andare2
andare2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. L’atto dell’andare, del muoversi: Non impedir lo suo fatale a. (Dante). b. Facoltà di camminare: nel suo nome s. Piero rendette l’a. al zoppo (Cavalca). 2. Modo di camminare, andatura,...