colera
Gabriella d'Ettorre
Malattia infettiva batterica che colpisce l'intestino
Il colera è una malattia infettiva acuta causata dal bacillo Vibrio cholerae che trova il suo rifugio nell'intestino [...] il malato assume un particolare aspetto detto a mummia: pelle fredda e sudata con colorito spesso grigio, occhio infossato, palpebre semichiuse, naso affilato, labbra molto secche.
La persona colpita dal colera non perde mai i sensi, rimanendo sempre ...
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BIETTI, Amilcare
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Nato a Caravaggio (Bergamo) il 14 luglio 1869, si laureò in medicina e chirurgia a Napoli nel 1893; cominciò poi a lavorare nell'Istituto di igiene dell'università di Pisa e nel [...] emianopsia bitemporale da causa traumatica, sull'ophthalmomyasis; dimostrò che la pellagra causa soltanto desquamazioni epiteliali delle palpebre, conducendo interessanti studi su varie affezioni oculari, quali le retiniti pigmentose e le atrofie del ...
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Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole [...] negli ambulatori attrezzati, in quanto è basata in gran parte su minimi interventi di rimodellamento del viso (palpebre, labbra, orecchie, rughe ecc.) o del corpo (liposuzione). In urologia le indicazioni sono molteplici: cistoscopia diagnostica e ...
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Malformazione
Ermelando V. Cosmi
Renato La Torre
Erich Cosmi jr.
Si definisce malformazione qualsiasi anomalia anatomica o strutturale di un determinato organo o apparato; essa può essere acquisita [...] anomalo della vescicola prosencefalica si ha la fusione degli abbozzi degli occhi. La ptosi congenita della palpebra si ha quando una o entrambe le palpebre superiori appaiono abbassate per alterazione nello sviluppo del muscolo elevatore della ...
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Ghiandola
Patrizia Vernole
In anatomia sono detti ghiandole gli organi, o le strutture, costituiti da cellule specializzate nel secernere sostanze di varia composizione chimica. Il termine (dal latino [...] (alveolari composte), o al suo estremo (per es. ghiandole sebacee) o ai suoi lati (ghiandole di Meibomio delle palpebre). Le ghiandole otricolari sono simili a quelle tubulari ramificate, ma hanno il lume fortemente dilatato, con cavità sacciformi ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...] . ottico di Placido, lo stesso che cheratoscopio (➔ cherato-); d. oftalmico, esile placca medicamentosa da introdurre sotto le palpebre e applicare sul bulbo oculare.
Preistoria
Strumento di selce, di forma discoidale, ritoccato talora ai margini e ...
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CAVARA, Vittoriano
Giovan Battista Bietti
Nato a Castelmaggiore (Bologna) il 14 nov. 1886 da Gerardo e da Elisa Balli, si laureò in medicina e chirurgia a. Bologna il 2 luglio 1910. Dopo un breve periodo [...] tubercolosi, ibid., pp. 123-134), sulle congiuntiviti da mollusco contagioso (Le congiuntiviti da mollusco contagioso delle palpebre, ibid., III[1924], pp. 1-22), sulla degenerazione familiare della macula (Sulla degenerazione famigliare della macula ...
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Sonno
GGiuseppe Moruzzi
di Giuseppe Moruzzi
Sonno
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Fenomenologia del sonno: a) il ciclo sonno-veglia; b) sonno sincronizzato e sonno desincronizzato. 3. Effetti [...] 20 giorni i gatti venivano trovati mentre stavano strisciando o sedevano o addirittura facevano tentativi di camminare; le palpebre erano aperte e le pupille dilatate. Questi erano manifestamente sintomi di veglia e tale impressione veniva rafforzata ...
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I c. fino alla metà dell'attuale secolo hanno avuto funzione estetica e igienica; col progredire delle conoscenze biologiche, sono stati loro attribuiti anche effetti compensativi (funzione eutrofica) [...] con polveri abrasive non istolesive per la dentina.
Sull'apparecchio protettore degli occhi, limitatamente alle sopracciglia, alle palpebre, alle ciglia, si applicano c. decorativi a base di pigmenti inorganici innocui per la zona perioculare. Si ...
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CARCANO LEONE, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1536 a Milano da Bartolomeo e da Giovanna Balbi.
La famiglia paterna era di antica nobiltà, e ad essa appartennero diversi medici e scrittori: [...] De humano foetu. Il secondo scritto, sui muscoli dell'occhio, descrive i muscoli motori dei globi oculari e delle palpebre (del cui muscolo elevatore attribuisce la scoperta al Falloppio), e riconosce con esattezza la valvola lacrimale, fino allora ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...