Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica (v. vol. VI, p. 754, s.v. Rodi, e p. 760, s.v. Rodia, Arte ellenistica)
P. Moreno
Lisippo è appena scomparso quando i suoi [...] prassitelico, nella continuità di linea tra il naso e la fronte, e nella regolarità dell'arcata sopracciliare: le palpebre sono accostate in un'espressione sognante. Com'è proprio delle composizioni rodie, gli sguardi giocavano un ruolo importante ...
Leggi Tutto
Croce e Dewey
Brian P. Copenhaver
Le ragioni di un ‘conflitto’
John Dewey e Benedetto Croce morirono nel 1952, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, dopo aver vissuto due vite lunghe durante le quali [...] È infatti continuamente permeata dagli impulsi che, a differenza di un mero riflesso locale quale lo sbattere delle palpebre, attraversano e coinvolgono l’intero organismo.
Gli impulsi sono gli inizi di un’esperienza compiuta – scrive Dewey – perché ...
Leggi Tutto
Evoluzione genetica e culturale
Luigi Luca Cavalli-Sforza
Francesco Cavalli-Sforza
Fino a duecento anni fa, era convinzione generale che gli esseri viventi non cambiassero nel corso del tempo. Poi [...] , le narici sono larghe e corte, mentre sono lunghe e affilate dove l’aria è fredda e secca. La forma delle palpebre comune in Asia orientale, che lascia una fessura sottile alla vista, protegge gli occhi nelle regioni, come per es. la Mongolia ...
Leggi Tutto
Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] , d'una razza a parte, «d'una remotissima stirpe», curiosamente aliena da ogni altra, denunziata da un peculiare taglio delle palpebre, dalle sue «iridi d'angelo neutro», da una strana fissità come di personaggio sumèrico: ma non c'è gran profondità ...
Leggi Tutto
allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] ", mentre ‛ coverchia ' è detto dell'emisfero celeste (XXXIV 114), di un meridiano (Pg II 2) o dell'uomo che chiude le palpebre (XIV 3); ‛ soprastare ' nella Commedia ha il senso proprio di " star sopra " (Pd XXX 112), nella Vita Nuova (II 10) e ...
Leggi Tutto
FALLOPPIA, Gabriele
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1523, a Modena, dal matrimonio di Caterina Bergomozzi con Girolamo, figlio naturale di un Gabriele, la cui origine de Falopijs testimoniava [...] suo sviluppo, e quello muscolare (miologia), di cui ne erano esempio la summenzionata scoperta del muscolo elevatore della palpebra superiore e la precisa descrizione dell'organo dell'udito (proposto con l'esatta definizione delle cavità del timpano ...
Leggi Tutto
Vedi PROTOATTICI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PROTOATTICI, Vasi
J. M. Cook
Lo stile protoattico segue allo stile geometrico nella decorazione vascolare in Atene. Si suddivide in genere in tre fasi stilistiche [...] e più in basso la sua freccia ha fatto sgorgare il sangue. Deianira, la sposa rapita, mentre sviene (perché le sue palpebre sono chiuse) saluta il suo salvatore. Lo stesso avvenimento può darsi che sia raffigurato (senza Deianira) su un'anfora ovoide ...
Leggi Tutto
De arte venandi cum avibus
Anna Laura Trombetti Budriesi
Il trattato De arte venandi cum avibus, relativo alla caccia praticata con l'ausilio di uccelli rapaci, compilato da Federico II nel corso di [...] cattura dei falchi e della loro nutrizione; si descrive il procedimento della cigliatura (ovvero della cucitura delle palpebre per renderli più docili), dell'ugnatura, e ci si sofferma sull'impiego degli attrezzi indispensabili all'addestramento ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Balzac, Stendhal e Mérimée, sia pure in maniere alquanto diverse, sono i fautori [...] le linee delle strade, o davanti a quei riquadri bianchi che, nelle piante, rappresentano le case. Alla fine, chiudeva le palpebre sugli occhi stanchi: e allora, nel buio, vedeva le fiammelle dei lampioni a gas torcersi nel vento, e vedeva file di ...
Leggi Tutto
Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] lo sguardo in alto, in estatica contemplazione amorosa del Figlio, che la ricambia con una penetrante occhiata di sotto le palpebre abbassate, a sua volta fissato e tenuto con vigile attenzione da san Giuseppe. Per la complessa e dinamica gestualità ...
Leggi Tutto
palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...