L'anchilostomiasi, il cui agente patogeno fu scoperto dal Dubini nel 1838, era nota per le sue gravi manifestazioni cliniche sin da epoche remote nei paesi tropicali e subtropicali. In Egitto era indicata [...] o un ritardo di sviluppo. In generale gli ammalati hanno una cute pallida terrea con leggieri edemi alle palpebre, talvolta anche alle estremità, oppure generalizzati. Gli ammalati sono apatici, si stancano facilmente. La pupilla è dilatata quasi ...
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ISTINTO (lat. instinctus)
Federico Raffaele
È il movente interno che provoca negli animali una complessa serie di movimenti e di azioni che servono a raggiungere uno scopo utile alla vita dell'animale [...] comuni di riflessi li abbiamo, per es., nel restringersi della pupilla sotto l'azione della luce, nel chiudersi delle palpebre se un colpo minaccia l'occhio, ecc. Simili movimenti sono affatto incoscienti e involontarî, e si continuano a compiere ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] da un ordine finalistico, per cui tutto ciò che fa parte di essa esiste in vista di un fine: per esempio, le palpebre hanno come fine la protezione degli occhi. L'esistenza di un fine è evidente soprattutto nei prodotti dell'arte, ma poiché questa è ...
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Costantino nelle mostre dal XX secolo
Un imperatore e la sua immagine
Marco Flamine
A un secolo di distanza dalle iniziative promosse da papa Pio X in occasione del XVI centenario dell’editto di Milano, [...] , il naso aquilino, la bocca piccola e i grandi occhi a mandorla, con le iridi anticamente dorate, fortemente marcati dalle palpebre; la folta capigliatura è acconciata con un andamento dal retro verso la fronte, con una fila di ciocche ripiegate all ...
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Malattie genetiche ed ereditarie
Giuseppe Novelli
Secondo quanto ha affermato nel 2005 Francis Collins, direttore del National human genome research institute statunitense, «tutto in medicina, con la [...] in particolare il viso (ptosi palpebrale, epicanto, ovvero presenza di una piega cutanea sopra l’occhio e davanti alla palpebra), le orecchie (grandi, retroruotate e a bassa attaccatura), il collo (largo, corto, con cute abbondante, che tende a ...
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GIOVANNI di Antonio di Banco, detto Nanni di Banco
Mary Bergstein
Figlio di Antonio e di Giovanna Succhielli nacque negli anni Settanta del Trecento, probabilmente intorno al 1374, come sostiene la [...] sulla figura seduta. La natura della posizione seduta è espressa nel S. Luca nel contrappeso di ciascuna delle parti, dalle palpebre alle piante dei piedi. La statua di G. è concepita in modo molto più frontale rispetto a quelle di Donatello o ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Anatomia
Giuseppe Ongaro
Anatomia
Anatomia animata
Le ricerche anatomiche del Cinquecento, sostituendo alle antiche conoscenze sulla struttura [...] dall'apofisi stiloide dell'osso temporale ('mazzo di Riolano') e i fasci più interni del muscolo orbicolare delle palpebre ('muscolo di Riolano').
Anatomia 'artificiosa e sottile'
Il rilancio seicentesco dell'atomismo ebbe una grande influenza sulle ...
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ambiente e cervello
Alessandro Sale
In parallelo all’azione dei geni, l’ambiente in cui l’individuo si sviluppa e dal quale riceve gli stimoli sensoriali nel corso della vita ha un’influenza notevole [...] riduzione degli input provenienti da un occhio − effettuata, nell’animale da esperimento, mediante sutura delle palpebre (deprivazione monoculare) − determina, se eseguita precocemente nel corso dello sviluppo, una marcata alterazione delle proprietà ...
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FORGES DAVANZATI, Domenico
Toni Iermano
Nacque a Palo del Colle, nella terra di Bari, il 3 nov. 1742 da Michele e Camilla Vernaleone. Rimasto orfano di madre in tenera età, fu affidato alle cure e alla [...] F. così viene descritto: "di anni 59, statura cinque ed uno, capello bianco, ciglio grande e biondo, occhio e palpebre castagni, naso lungo, bocca proporzionata, nella tempia sinistra ha una cicatrice, calvo di testa" (p. 44).
In esilio lo seguirono ...
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sete
Antonio Lanci
Federigo Tollemache
Il sostantivo ricorre solo nel Convivio e nella Commedia, specie nel Purgatorio e nel Paradiso.
Il senso proprio di " bisogno di bere " è documentato in If XXX [...] che tanta sete in te si sazi, tema poi ripreso ai vv. 88-89 e sì come di lei [l'onda] bevve la gronda / de le palpebre mie. Tutti i beati e gli angeli hanno s. di Dio III 70-72 la nostra volontà quïeta / virtù di carità, che fa volerne / sol quel ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...