GALBA (Servius Sulpicius Galba)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio del console C. Sulpicio Galba, nacque nel 4 a. C. presso Terracina.
Console nel 33 d. C., legato nella Germania Superiore [...] ma la somiglianza resta generica. Inoltre il ductus della capigliatura e l'uso abbondante dell'incisione in superficie (capelli, palpebre, zampe di gallo, solchi labio-nasali, mento) possono suggerire una datazione all'inizio dell'Impero, quando nel ...
Leggi Tutto
GIUBA II (᾿Ιόβας, Iubas)
J. Charbonneaux
Re di Mauretania, nato probabilmente nel 50 a. C., figlio di G. I (v.).
Fu condotto a Roma come ostaggio dopo la presa di Zama (46 a. C.), e divise la sorte di [...] più impressionante dei ritratti, nonostante le mutilazioni subite, è quello al Louvre di G. Il attempato: occhi allontanati, palpebre gonfie, zigomi alti, guance pesanti e cascanti, naso largo, labbra spesse divise dal mento da un solco profondo. I ...
Leggi Tutto
L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] , e lo sterno di tre segmenti, anziché di sette; l'assenza dell'osso cardiaco. Delle cartilagini Vesalio descrive quelle delle palpebre, delle orecchie, del naso, della laringe, della trachea.
Nel secondo libro sono trattati i legamenti ed i muscoli ...
Leggi Tutto
BARDELLI, Lorenzo
Domenico Celestino
Nacque a Montevettolini (Pistoia) il 30 giugno 1869. Nel 1893 si laureò in medicina presso l'università di Siena; nello stesso anno venne nominato assistente della [...] da paralisi dell'elevatore del bulbo, consistente nella sostituzione dell'azione del retto superiore a quella dell'elevatore della palpebra servendosi di un ago speciale da lui ideato. Tale metodo, con la sua tecnica ben definita, permette una sicura ...
Leggi Tutto
colera
Gabriella d'Ettorre
Malattia infettiva batterica che colpisce l'intestino
Il colera è una malattia infettiva acuta causata dal bacillo Vibrio cholerae che trova il suo rifugio nell'intestino [...] il malato assume un particolare aspetto detto a mummia: pelle fredda e sudata con colorito spesso grigio, occhio infossato, palpebre semichiuse, naso affilato, labbra molto secche.
La persona colpita dal colera non perde mai i sensi, rimanendo sempre ...
Leggi Tutto
BIETTI, Amilcare
**
Nato a Caravaggio (Bergamo) il 14 luglio 1869, si laureò in medicina e chirurgia a Napoli nel 1893; cominciò poi a lavorare nell'Istituto di igiene dell'università di Pisa e nel [...] emianopsia bitemporale da causa traumatica, sull'ophthalmomyasis; dimostrò che la pellagra causa soltanto desquamazioni epiteliali delle palpebre, conducendo interessanti studi su varie affezioni oculari, quali le retiniti pigmentose e le atrofie del ...
Leggi Tutto
CALVO (Calvi), Pantaleone
Maria Grazia Naitza Scano
Modesto pittore genovese, che operò in Sardegna nel sec. XVII, identificato erroneamente con l'omonimo manierista genovese, fratello di Lazzaro Calvi.
L'equivoco [...] con passaggi chiaroscurali sempre mediati, e i tipi fisionomici che ritornano puntualmente nei suoi dipinti (i cherubini dalle palpebre pesanti che costituiscono quasi una sigla), ci permettono di attribuirgli una grande pala con la Vergine che porge ...
Leggi Tutto
GIORGIONE (appellativo di Giorgio da Castelfranco)
Lionello Venturi
Pittore. Fra tutti i maggiori artisti del Rinascimento italiano, G. appare quello più difficile da conoscere, non solo per la difficoltà [...] del naturalismo del corpo. L'alito della sera appena appena si avverte. Più che dal cielo lontano, l'effetto risulta dalle palpebre chiuse, a fine di raggiungere con il sonno di una vita umana la poetica profezia del sonno della natura.
Se ora noi ...
Leggi Tutto
PROLE precoce e inetta
Alessandro Ghigi
I piccoli di qualsiasi specie animale, schiusi che siano dall'uovo o partoriti dalla madre, possono provvedere da sé stessi in tutto o in parte alle necessità [...] guida dei genitori. La prole inetta degli Uccelli nasce invece coperta di più o meno scarso piumino e con le palpebre saldate: i genitori le portano la cosiddetta imbeccata, consistente in insetti, grani, foglie, ecc., che introducono direttamente o ...
Leggi Tutto
Infiammazione acuta della pelle o anche delle mucose caratterizzata da arrossamento che si sposta. Mentre in tutte le altre dermatiti l'arrossamento si diffonde senza abbandonare il punto della sua primitiva [...] il tessuto sottocutaneo. Si può avere anche una erisipela cancrenosa, specialmente nelle regioni a cute sottile, quali le palpebre, la vulva, lo scroto. E caratterizzata da chiazze di colore rosso scuro, che in seguito assúmono tinta bluastra ...
Leggi Tutto
palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...