MONGE, Malattia di (malattia delle Ande; mal di montagna prolungato)
È una sindrome nella quale C. Monge, medico peruviano nato a Lima il 13 dicembre 1884, ha riunito, distinguendole per gravità e decorso [...] dei detti sintomi, dalla comparsa di disturbi trofici della cute e degli annessi cutanei, edema cianotico delle palpebre, dita a racchetta di tamburo, torace enfisamatoso, aumento del metabolismo basale proporzionale alla gravità, parastesie, algie ...
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Testa
La testa costituisce la parte superiore del corpo umano. Essa è separata dal collo dalla linea cervicocefalica, che inizia dalla protuberanza occipitale esterna e, toccando l'apice dell'apofisi [...] e una struttura fibrosa, il tarso, che contiene delle particolari ghiandole sebacee, le ghiandole di Meibomio. Il margine libero delle palpebre delimita la rima palpebrale, lunga circa 30 mm, su cui si impiantano le ciglia, in numero di circa 130 per ...
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Prurito
Giancarlo Urbinati
Il prurito è una particolare sensazione cutanea che induce a grattarsi. Accanto al dolore, è la seconda modalità di nocicezione. Si manifesta in molte affezioni cutanee oppure [...] esterocettiva. Esso può essere indotto unicamente dalla stimolazione della cute e delle zone di transizione cute-mucosa (palpebre, labbra, ano, vulva ecc.). La sensibilità cutanea agli stimoli che lo provocano (meccanici, chimici, termici, elettrici ...
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TEGUMENTARIO, SISTEMA
Nello BECCARI
Ettore REMOTTI
Virgilio DUCCESCHI
Ignazio SALVIOLI
Margarete WENINGER -.Hella POCH
. Viene designato con questo nome il rivestimento esterno del corpo. Esso si [...] si uniscono spesso sopra la glabella (Synophrys); il loro spessore è di circa 80 μ.
Le ciglia nascono nell'epitelio della palpebra epiteliale del feto, sono già presenti all'atto della nascita e si presentano come peli rigidi e incurvati in su. La ...
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Col nome di alcool (sono sinonimi aquarzente e spirito) si indica comunemente l'alcool etilico. Chimicamente esso appartiene alla categoria degli alcoli (v.) ed ha la composizione indicata dalla formula [...] sec. XVI ed ancor oggi la lingua spagnuola ha il verbo alcoholar nel significato di "tingersi in nero" gli orli delle palpebre, ecc. e l'aggettivo alcoholado per qualificare bestiame che abbia molto nero il contorno degli occhi. In Europa i chimici ...
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supino
Alessandro Niccoli
Solo nella Commedia, e sempre come predicativo, con riferimento a persona " che sta appoggiata sulla schiena " con il volto e il ventre rivolti verso l'alto: If X 72 supin [...] spunto già presente in XIII 102 (lo mento a guisa d'orbo in sù levava), è motivata dal fatto che gl'invidiosi hanno le palpebre cucite con un filo di ferro; e si noti la contrapposizione fra chini e supini, resa più evidente dalla posizione in rima. ...
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Nel sistema nervoso centrale dei Vertebrati, qualsiasi formazione di sostanza bianca, a forma di fascio, banderella o lamina, che attraversando la linea mediana associa due zone, per lo più omologhe, dell’asse [...] , ciascuno dei due angoli formati dall’unione del labbro inferiore col superiore; c. delle palpebre, ciascuno dei due angoli nei quali le palpebre, superiore e inferiore, convergono. In anatomia patologica: c. della valvola mitralica, nella stenosi ...
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balbuzie e tic
Marco Salvetti
Due disturbi che rendono difficili i rapporti sociali
Balbuzie e tic sono disturbi che creano difficoltà nelle relazioni con gli altri perché colpiscono la capacità di [...] più complessi, per cui i muscoli vengono contratti in sequenza (per esempio, prima le spalle, poi il collo e poi le palpebre). Esistono anche tic a causa dei quali una persona, sempre in maniera involontaria, emette con la bocca suoni (soffiamenti o ...
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visione
David Burr
Maria Concetta Morrone
La visione può essere considerata un processo di interpretazione e di trasformazione di un mondo esterno, fisicamente esistente, nel nostro mondo percettivo [...] chiusura e riapertura dell’occhio necessita di circa un terzo di secondo: per meta di questo tempo, le palpebre restano completamente chiuse, riducendo del 90% la luce che raggiunge la retina. Raramente percepiamo questi oscuramenti transienti perché ...
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Faccia
Patrizia Vernole
La faccia (dal latino facies, "aspetto, forma") è la parte della testa dell'uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio e denominata anche viso. Si trova in rapporto [...] e di numerosi muscoli pellicciai, che regolano l'apertura dei vari orifizi presenti (per es., labbra, narici), muovono le palpebre e, modificando le pieghe cutanee, determinano i cambiamenti di espressione. Un solo nervo, il facciale, innerva tutti i ...
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palpebra
pàlpebra (letter. e non com. palpèbra) s. f. [dal lat. palpĕbra o palpēbra, der. del tema di palpare, palpitare]. – In anatomia, ciascuna delle due formazioni cutanee-connettivali-mucose mobili (nell’uomo la p. superiore è più sviluppata...
palpebrare
v. intr. [dal lat. tardo palpebrare] (io pàlpebro, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Sbattere ripetutamente le palpebre (riferito, come soggetto, alla persona o agli occhi); fig., poet., illuminarsi, splendere con intermittenza:...