Campion, Jane
Mario Sesti
Regista cinematografica neozelandese, nata a Wellington (Nuova Zelanda) il 30 aprile 1954. L'universo psichico e corporeo della femminilità, la disamina rivelatrice dei legami [...] sua opera di esordio, Peel (1982), ha vinto la Palma d'oro a Cannes nella sezione cortometraggi: l'analisi aspro romanticismo dei romanzi delle sorelle Brontë, la vicenda di una giovane donna scozzese del 19° sec., muta e appassionata suonatrice di ...
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Dardenne, Jean-Pierre e Luc
Carlo Chatrian
Registi e produttori cinematografici belgi, nati rispettivamente ad An-gis il 21 aprile 1951 e ad Awirs il 10 marzo 1954. Con la loro opera si sono ricollegati [...] soggettiva introdotta dalle nouvelles vagues. Il loro film Rosetta, Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1999, ha oltre che le loro stesse produzioni, anche molti documentari di giovani registi belgi. Dopo aver esordito nella fiction con Falsch (1986 ...
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NEWMAN, Paul
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Dopo aver frequentato prestigiose scuole di recitazione (nel 1952 l'Actor's [...] Studio) si impone in teatro, nel ruolo di un bel giovane troppo corteggiato dalle donne, in Picnic di W. Inge. Approdato a ben sei nominations (1958, 1961, 1963, 1967, 1981, 1982), una Palma d'oro a Cannes (1958) e un David di Donatello (1982-83), ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] , con lo scontro tra lo sceriffo apparentemente inflessibile e il giovane che sembra aver imboccato la cattiva strada, e alla capacità di insieme, come quelli di frequente descritti da Brian De Palma, un regista che esplora a fondo il senso della ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] John Cassavetes, Francis Ford Coppola, Roger Corman, Brian De Palma, Milos Forman, Sidney Lumet, Sam Peckinpah, Roman Polansky, in misura crescente la loro attenzione sul pubblico giovane, disilluso dall'esperienza del Vietnam, e sulle ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] le piscine a forma di cuore. E l'ascesa fulminante della giovane provinciale che diventa una star è solo uno tra i grandi miti una netta predominanza di rifacimenti e seguiti. Brian De Palma, Peter Bogdanovich e Francis Ford Coppola, insieme a tanti ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] (Orfeo negro), il primo film di Marcel Camus, che ottenne la Palma d'oro, e da Les 400 coups (I quattrocento colpi) di di Godard e Cuba si (1961) di Chris Marker. Dauman, giovane produttore di origine polacca, nato nel 1925, si specializzò in un ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] mai ad avere rapporti con la produzione hollywoodiana regolare, autori altrettanto giovani operanti nel medesimo periodo, come, per fare ancora un esempio, Brian De Palma, pur esordendo con film certo non appartenenti al mainstream, finirono poi ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] A. Bisson, in cui il personaggio di Raimondo Fleuriot., un giovane avvocato, si avvaleva di un'arringa di almeno un quarto d' giaccone da partigiano, con il personaggio del capitano De Palma.
Dopo il mito delle divise inappuntabili, e la ...
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Alieno
Roy Menarini
Bruno Roberti
Parte introduttiva
di Roy Menarini
L'a., inteso come forma di vita extraterrestre, offre diversi spunti di riflessione come numerosi altri motivi topici della fantascienza. [...] le aspettative di un nuovo pubblico per lo più di giovane età. Queste cause concorsero al massiccio sfruttamento, da parte dei di Robert Zemeckis (1997) e Mission to Mars di Brian De Palma (2000); Lucas, al contrario, diede vita a un intero universo ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...