Poeta latino di commedie palliate (sec. 2º a. C.), collocato al nono posto nel canone di Volcacio Sedigito. Fu nemico della contaminatio e si attenne di preferenza a Menandro; è il malivolus poeta che [...] Terenzio attacca nei prologhi delle sue commedie. Nulla resta della sua opera ...
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Poeta latino (sec. 3º-2º a. C.) di palliate; ricordato da Varrone prima di Attilio e di Cecilio Stazio per l'abilità nel rendere il pathos; e Volcacio Sedigito gli dà nel suo canone l'8º posto, fra Turpilio [...] e Luscio Lanuvino. Si hanno solo due frammenti, conservati da Cicerone ...
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Poeta comico latino, morto vecchio a Sinuessa in Campania nel 104 a. C. Ci restano di lui 13 titoli di palliate, derivate specialmente da Menandro, e frammenti per poco più di 200 versi; da alcuni di essi [...] si può ricostruire la trama della Leucadia, che svolge la leggenda di Faone e di Saffo. Volcacio Sedigito assegnava a T. il 7º posto nel suo canone. Le commedie di T. avevano successo ancora ai tempi di ...
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Antico imprenditore di spettacoli e capocomico delle commedie di Terenzio (2º sec. a. C.). Forse sono da identificarsi con questo: un A. poeta di palliate, di cui conosciamo un titolo (Misogino), messo [...] da Volcacio Sedigito al 5º posto del canone dei poeti comici latini; e un A. traduttore dell'Elettra di Sofocle, criticato da Cicerone ...
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Erudito romano (2º-1º sec. a. C.), autore di un libro in versi, De poetis, di cui ci resta qualche frammento, tra cui il canone dei 10 più insigni poeti di palliate. ...
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Poeta latino, gallo insubre di origine, forse di Milano (n. 230 a. C. circa - m. 166 a. C. circa). Prima schiavo e poi liberato da un Cecilio, visse, secondo notizie non ben chiare, in contubernio con [...] Ennio. Scrisse palliate imitando Menandro, ma senza usare della contaminatio. Dapprima piacque poco, poi fu più apprezzato, anche per l'opera del capocomico Lucio Ambivio. Restano di lui meno di 300 versi e 42 titoli. Un frammento del Plocium ("La ...
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Il primo poeta romano di cui abbiamo frammenti; fu portato a Roma da Taranto ancor fanciullo, dopo la guerra Tarentina (272 a. C.), schiavo di un Livio Salinatore, dal quale fu poi affrancato e preposto [...] : Achilles, Aegisthus, Aiax mastigophorus, Andromeda, Danae, Equos troianus, Hermiona, Ino(?), Tereus; e di tre commedie palliate: Gladiolus ("Lo spadino"), Ludius ("L'istrione"), Verpus ("Il circonciso"), modellate sulla commedia "nuova" di Menandro ...
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Plauto
Marco Cipriani
Il principe romano della risata
Vissuto tra il 3° e il 2° secolo a.C., il commediografo Plauto è uno dei primi e più importanti autori della letteratura latina. Egli prese a modello [...] commedie – che sono rivolte a un pubblico romano ma presentano personaggi, abitudini e città greche – sono dette palliate, dal nome del tipico mantello greco (il pallium). Quelle di ambientazione romana sono invece chiamate togate, dal tradizionale ...
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Terenzio, Afro Publio
Marco Cipriani
Il commediografo dalle profonde indagini psicologiche
Terenzio è il più elegante commediografo latino. L’indagine psicologica dei personaggi e la raffinatezza dell’espressione [...]
Diversamente da Plauto, che fu autore molto prolifico, Terenzio compose sei sole commedie, tutte di ambientazione greca (dette palliate), che utilizzano come modelli opere della commedia nuova attica (commedia): La fanciulla di Andro, La suocera, Il ...
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Poeta latino (Rudiae, Lecce, 239 a. C. - Roma 169 a. C.). Autore degli Annales, un poema epico in 18 libri, che narrano in ordine cronologico gli avvenimenti della storia di Roma e del Lazio a partire [...] ritenuta una pretesta, ora da alcuni un carme celebrativo come lo Scipio, in lode dell'Africano. Scrisse anche due commedie palliate, Caupuncula (o Tabernaria) e Pancratiastes, di cui si hanno alcuni frammenti. Poco ci è rimasto anche delle altre sue ...
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palla1
palla1 s. f. [dal longob. palla, forma corrispondente al franco balla (v. balla1)]. – 1. a. Sfera usata in varî tipi di giochi e di sport (in alcuni dei quali, come per es. il rugby, può avere forma ovale), di gomma piena o vuota, di...
palla2
palla2 s. f. [dal lat. palla, di origine incerta (da cui anche pallium «pallio»)]. – Abito indossato dalle matrone romane, dagli attori e dai musicisti greci; consisteva in un telo rettangolare di stoffa che si avvolgeva al corpo come...