CERATI, Antonio
Renzo Negri
Nacque a Vienna il 19 ag. 1738 dal conte Carlo, di famiglia parmigiana, allora reggente nel Supremo Consiglio d'Italia, e da Isabella Dalla Rosa. Il C. ricevette la prima [...] I. Frugoni (1776), di Isabella di Spagna (1780) furono i più citati, con gli altri (di P. Manara, di S. Pallavicino, di A. Bernieri Terrarossa, ecc.) raccolti da A. Rubbi nei suoi volumi di Elogi italiani, Venezia 1782.
Il fondamentale dilettantismo ...
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BRAMBILLA, Giuseppe
Dante Severin
Nato a Giussano (Milano) il 24 ott. 1825 dal fisico Luigi e da Giuditta Mazzucchelli, si formò a Como dove la famiglia nel frattempo si era trasferita. Guida politica [...] Torino latore di alcune lettere a Vittorio Emanuele II, con cui si chiedevano il licenziamento di Cavour e la nomina di G. Pallavicino a prodittatore di Napoli e si ribadiva il proposito della conquista di Roma. La missione ebbe esito negativo e il B ...
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ARABIA, Tommaso
Riccardo Capasso
Nato a Monteleone Calabro, da Pasquale e da Maria Teresa Fonzi, nell'aprile 1831, si trasferì giovanissimo (1846) a Napoli, ove lo aveva preceduto e dove lo introdusse [...] cavourriano e antimazziniano e lo diresse fino a tutto il 1860: fra l'altro vi pubblicò una lettera di Giorgio Pallavicino (3 ottobre) che invitava Mazzini a lasciare Napoli e la successiva risposta del Mazzini (6 ottobre). Fu poi vicedirettore della ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] Maximi, Dilingae 1565.
P. Sarpi, Istoria del concilio tridentino, Londra 1619 (sotto il nome di Pietro Soave Polana).
S. Pallavicino, Dell'Istoria del Concilio di Trento, I-III, Roma 1657.
Colección de documentos inéditos para la historia de España ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] atteggiamento del re e di Rattazzi, sbarca insieme a truppe volontarie in Calabria ed è arrestato dalle armi del colonnello Pallavicini, il C., che non lo ha seguito, si limita a giustificarlo in Parlamento e in tribunale: con disagio e incertezza ...
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GUARNA, Andrea
Stefano Simoncini
Nacque probabilmente a Cremona in una data imprecisata nella seconda metà del Quattrocento. In base agli scarni dati di cui disponiamo non è possibile avanzare un'ipotesi [...] o esplicitamente a fatti e persone reali della Roma di Giulio II. Dalla dedica al marchese di Cortemaggiore Gian Lodovico (II) Pallavicino apprendiamo che il Simia fu composto a Roma l'anno precedente la pubblicazione per alleviare le pene di un non ...
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PERS, Ciro di
Lorenzo Carpanè
PERS, Ciro di – Nacque a Pers nel territorio di Udine, il 17 aprile 1599, unico figlio di Giulio Antonio e Ginevra Colloredo.
Fu presto affidato alle cure di Iginio Maniaco, [...] inserita nel contesto delle discussioni sulla tragedia che coinvolsero Carlo Dottori, Giovanni Delfino, Domenico Federici, Sforza Pallavicino. Temi fondamentali dell’opera sono la centralità della fortuna nelle vicende umane, la vittoria dell’umiltà ...
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PEPOLI, Gioacchino Napoleone
Salvatore Alongi
PEPOLI, Gioacchino Napoleone. – Nacque a Bologna il 10 ottobre 1825, secondogenito del marchese Guido Taddeo e di Letizia Murat, figlia di Gioacchino, già [...] nondimeno definita l’opposizione personale di Pepoli alla Società nazionale italiana, fondata da Daniele Manin e da Giorgio Pallavicino Trivulzio, passata poi sotto la guida di Giuseppe La Farina.
Alla caduta del governo pontificio, Pepoli entrò ...
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MANOLESSI, (Manolesi, Manolesso), Carlo
Davide Ruggerini
Nacque da Francesco Manolesso e da Diana Salvioni tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, presumibilmente ad Ancona. Dal matrimonio nacque [...] dalle dissolutezze della sposa romana, opera pubblicata nel 1643 anonima e con luogo di stampa fittizio ma attribuibile a F. Pallavicino. In seguito a pubblica abiura, fu assolto dalla pena e con lui furono graziati i librai e stampatori Bernardino ...
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EUSTACHI, Filippo
Nadia Covini
Figlio secondogenito di Antonio (sposato in prime nozze con una donna della famiglia pavese dei "de Iacopo"), nacque, con ogni probabilità, nel 1409 a Pavia e divenne [...] nei giorni precedenti aveva tentato inutilmente di sottrarre il controllo del castello all'E., fu costretto a fuggire. Con Gianfrancesco Pallavicino e con Ludovico Sforza l'E. formò un triumvirato che resse di fatto lo Stato e preparò la strada all ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
spanditore
spanditóre s. m. (f. -trice) [der. di spandere], non com. – Chi spande, cioè versa o diffonde: spanditori del sangue umano (P. S. Pallavicino); fig., non com.: gli s. di false notizie.