ARCASIO, Giovanni Francesco Alessandro
Filippo Liotta
Nacque a Bistagno (rovincia di Alessandria) il 23 gennaio 1712. Studiò giurisprudenza a Torino e fu allievo del Dani, del Galea e del Campiani. [...] formare "perfetti giureconsulti": tra i suoi allievi, numerosissimi, si ricordano qui soltanto il Caissotti iunior, il marchese Pallavicino, il Damiani di Priocca, il conte Franchi, il Vernazza, ecc. Esercitò sulla cultura piemontese del sec. XVIII ...
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ALFIERI, Guglielmo
Ludovico Vergano
Vissuto nel sec. XIII, è una delle figure più eminenti non solo della sua famiglia, ma anche del Comune astigiano. Nel 1221, fu uno dei credendari che ratificarono [...] di Cremona, per crearlo anche signore di Asti, l'A. sventò il complotto, avvertendo altri cittadini e costringendo il Pallavicino alla fuga.
Sempre nel 1254, fu testimone all'acquisto, da parte di Asti, di alcune porzioni del castello di Malamorte ...
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Uomo politico (Venezia 1804 - Parigi 1857). Fu promotore di un'opposizione non clandestina all'amministrazione austriaca e divenne presidente del governo provvisorio (1848) di Venezia dopo l'insurrezione [...] agli ideali repubblicani in nome del superiore interesse dell'unità d'Italia; la sua adesione al programma unitario-monarchico di Cavour si sostanziò nella nascita, per iniziativa sua, di D. Pallavicino e G. La Farina, della Società nazionale. ...
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ARCONATI VISCONTI, Giuseppe
Elena Fasano Guarini
Nato a Milano il 9 apr. 1797 dal marchese Carlo, ex consigliere generale della città, e da Teresa Trotti Bentivoglio, nobildonna dedita a severe pratiche [...] e del Porro Lambertenghi l'A. condivise non soltanto gli interessi culturali, ma anche gli ideali politici.
Fece parte, insieme con G. Pallavicino e G. Castillia, della deputazione che si recò il 16 marzo 1821 dal colonnello di San Marzano e il 17dal ...
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CATTANIA (de Catania, de Captania, de Cataneis), Giovanni
Onofrio Ruffino
Figlio di Giovanni, nacque a Reggio Emilia da un’illustre famiglia della città nei primi anni del sec. XV.
Il padre, mercante, [...] del vescovo di Modena e solo nel 1446 ritornò a Reggio dove venne nominato vicario generale dal vescovo Battista Pallavicino. Tenne questo ufficio anche nei primi mesi del 1447, finché si trasferì a Bologna, dove fu vicario successivamente dei ...
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OLIVO, Camillo
Giuseppe Trebbi
OLIVO (Olivi), Camillo. – Nacque nel 1510 a Mantova dal nobile Giovan Matteo.
Il padre possedeva alcuni beni presso Goito, ma il patrimonio familiare doveva essere modesto: [...] a Sarpi l’interesse per la storia conciliare; anche se da parte curiale si replicò mettendo in dubbio l’ortodossia di Olivo (Pallavicino, 1745, pp. 10-12) e anche se è stato osservato (Prodi, 1967, p. 423) che i due uomini, lontani per età ed ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] pro mortuis del L. a cura di J. De Clerck, Louvain 1981), forse eseguito per la messa di requie in suffragio di C. Pallavicino, o il mottetto a 20 voci Intret in conspectu Tuo Domine gemitus populi Tui, eseguito in S. Marco durante il vespro del 1 ...
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CERRUTI (Cerruto), Antonio
Nicola Longo
Nato a Borgo Ticino (prov. di Novara) il 13 marzo 1506 da umile famiglia, poté essere avviato agli studi quasi certamente per aiuto di qualche generosa protezione. [...] a Roma per otto anni al servizio di Alessandro Farnese e di altri illustri prelati. Ugualmente fu protetto da Pier Francesco Pallavicino, vescovo di Aleria, e fu suo ospite durante un viaggio in Corsica. Tornato a Novara, lo troviamo arciprete della ...
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STROZZI, Bernardo
Giuseppe Fiocco
Pittore detto il Cappuccino o il Prete genovese. Nacque a Genova nel 1581, morì a Venezia nel 1644. A Genova fu preso in quella corrente pittorica, profondamente intrisa [...] -1608 e nel 1620) com'è provato dai dipinti più maturi del suo periodo genovese, quali il Vescovo di palazzo Durazzo Pallavicino, la Berenice del Castello Sforzesco di Milano, il Cavaliere di Malta di Brera, ecc. Ma fu solo nel periodo veneziano che ...
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GASTOLDI (anche Castoldi), Giovanni Giacomo
Gaetano Cesari
Compositore, nato a Caravaggio al principio della seconda metà del sec. XVI, morto (in Mantova?) prima del 1619 (non nel 1622 come si afferma [...] cappella G. abbia chiuso la sua carriera. Finché fu in carica, ebbe vicino a sé musicisti come Jakob van Wert, Benedetto Pallavicino, Salomone Rossi e Claudio Monteverdi, senza che la sua reputazione ne fosse scossa. In omaggio alla sua fama fu anche ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
spanditore
spanditóre s. m. (f. -trice) [der. di spandere], non com. – Chi spande, cioè versa o diffonde: spanditori del sangue umano (P. S. Pallavicino); fig., non com.: gli s. di false notizie.