Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] e basso del ravvisamento e del disincanto, sfiora addirittura, in qualche tratto, le movenze sarcastiche, elette e sostenute della Palinodia al marchese Gino Capponi.
Ma siamo, qui, ad una nuova svolta di quello sviluppo. Lo Zibaldone era, al tempo ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] non l'abbiano provata più volte, perché la maniera di cantare la rende assai tollerabile ...», lettera del 29 agosto 1739); la Palinodia, che nell'invio alla contessa di Sangro, 15 aprile 1747, viene presentata come «cosa rara a' tempi nostri essendo ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] e verso» per dirla col Bettinelli? Né si può dimenticare che della canzonetta a Nice l'autore più tardi fece una palinodia, con le stesse rime, con le stesse parole, contrapponendo pensiero a pensiero, strofa a strofa. La compose certamente come ...
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palinodia
palinodìa s. f. [dal gr. παλινῳδία, comp. di πάλιν «di nuovo» e ᾠδή «canto»; lat. tardo palinodĭa]. – 1. Composizione poetica in cui viene ritrattato, modificato, smentito, quanto era stato affermato in una composizione precedente...
Walzer
〈vàlzër〉 s. m., ted. – Forma tedesca del termine diffuso in Italia nell’adattamento valzer (v.). ◆ Altri adattamenti, più rari, sono stati in passato walser, waltz, waltzer (influenzati gli ultimi due dall’ingl. waltz): Né maraviglia...