COSTANTINO, antipapa
RRedaz.
Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), appare per la prima volta citato, nel 767, insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra gli esponenti più in [...] che la questione non si era chiusa; così come fece pensare quanto accadde di lì a poco al vescovo Giorgio di Palestrina, rimasto gravemente minorato in seguito ad un colpo apoplettico, nel che si volle vedere il segno del castigo divino. Subito dopo ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] territorio dei prisci Latini, che la distribuzione di documenti scritti in latino del VII sec. a.C. estende fino a Palestrina e Gabi, che segnano il limite settentrionale del territorio: vi si parlavano varianti dialettali di una stessa lingua, che ...
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GIORGETTI, Giuseppe
Maria Cristina Basili
Non si conosce la data di nascita - collocabile comunque intorno alla metà del secolo XVII - di questo scultore, figlio dell'intagliatore Giovanni Maria, attivo [...] fiducia dei Barberini. La sua prima opera indipendente, il panneggio in stucco che ornava la nicchia in S. Rosalia di Palestrina ove si trovava la Pietà di Michelangelo (ora Firenze, Galleria dell'Accademia), è del 1670. Lo stesso anno fu incaricato ...
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Poeta e patriota (Genova 1827 - Roma 1849); studiò all'univ. di Genova; aveva ottenuto il baccellierato (1847) quando la passione politica lo assorbì completamente. Dal 1847 fece parte di un'accademia [...] (febbr. 1849), inviò a Mazzini il famoso invito: "Roma Repubblica, Venite". Divenuto aiutante di Garibaldi, si batté eroicamente a Palestrina (9 maggio) e a Velletri (19 maggio), e cadde ferito a una gamba sul Gianicolo (3 giugno). Malamente curato ...
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MONTE, Philippe de
Romolo Giraldi
Musicista fiammingo, nato nel 1521 a Malines (e non a Mons nel Hainaut, come aveva fatto supporre il suo nome, che sembra essere latinizzazione del fiammingo Van den [...] della scuola fiamminga; fu attivo, modesto, di carattere dolce e gioviale. Assorbita a Roma l'arte del grande Palestrina, molto contribuì all'epurazione della polifonia sacra. Nel genere profano (il madrigale) che predilesse, si distingue per stile ...
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BOCCAMAZZA, Giovanni
Ingeborg Walter
(Boccamaci, Bochamacii, Bocamathia, Buccamati, Buccamatius, Iohannes de Tusculo,
Iohannes episcopus Tusculanus). - Nacque a Roma, verso la metà del sec. XIII, da [...] pare, alla presenza del B. e di una rappresentanza del Comune di Roma.
Il clamoroso voltafaccia del papa, la distruzione di Palestrina e la fuga dei Colonna in Francia non sembrano aver disturbato i rapporti del B. con Bonifacio VIII, dal quale il 13 ...
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BERARDI, Giovanni
Ingeborg Walter
Discendente da una famiglia comitale, infeudata di Tagliacozzo fino al sec. XIII, che derivava le sue origini da un certo Berardo, conte dei Marsi nel sec. X, il B., [...] che mantenne fino all'ottobre del 1444. Già il 7 marzo dello stesso anno era stato promosso cardinale vescovo di Palestrina e poco dopo all'alta carica di penitenziere maggiore di Santa Romana Chiesa. Fu nominato protettore dell'Ordine dei frati ...
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MICHELI, Romano
. – N
Saverio Franchi
acque a Roma verso il 1575, giacché nel 1650 si dichiarava in età di 75 anni. Nulla è noto della sua famiglia e della sua infanzia; che Roma fosse la sua città [...] cura di C. Ruini, Firenze 1988, p. 293; G. Baini, Memorie storico-critiche della vita e delle opere di G. Pierluigi da Palestrina, Roma 1828, II, p. 34; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca musicale G.B. Martini di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 238 ...
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CALANDRA, Giovanni Battista
Ludovica Mazzola
Nacque a Vercelli nel 1586 dal sarto Francescoe da Andrietta Crevola; iniziò ben presto l'attività artistica, probabilmente sotto la guida del pittore Raffaello [...] che tale scena risale al XVII secolo. Il C. lo eseguì certamente prima del 1640, quando il mosaico venne portato a Palestrina (S. Aurigemma, Ilrestauro… del mosaico…, in Rend. della Pontif. Accad. di archeol., s. 3, XXX-XXXI[1957-59], pp. 42 ss ...
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Nacque a Westminster nel 1647, studiò in Oxford, e, dopo aver preso gli ordini anglicani e scritto due opuscoli polemici, nel 1689 fu nominato decano nella Christ Church, in luogo di John Massey destituito [...] causa.
Amò pure intensamente la musica, e scrisse musica liturgica, adattando inoltre assai bene parole inglesi a motivi del Palestrina e del Carissimi. Lasciò al suo collegio di Christ Church una cospicua biblioteca musicale.
Bibl.: L. S(tephen), in ...
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prenestino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Praenestinus]. – Relativo o appartenente all’antica Preneste (lat. Praeneste), città del Lazio corrispondente all’odierna Palestrina, in prov. di Roma: fibula p. (v. fibula); monti o colli p., gruppo...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...