Nipote di Urbano VIII (Roma 1603 - Parigi 1647), fratello dei card. Francesco e Antonio. Unico laico dei tre fratelli, alla morte del padre Carlo (1630) divenne il capo della famiglia ereditandone beni, [...] cariche (tra cui quella di luogotenente generale della Chiesa) e titoli. Nel 1627 aveva sposato Anna Colonna. Principe di Palestrina (feudo acquistato nel 1629 dai Colonna), prefetto di Roma (1631), contribuì, più ancora dei suoi fratelli, al fasto ...
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GIALDINI, Gialdino
Daniela Giordana
Nacque a Pescia il 10 nov. 1843. Indirizzato alla musica dal padre, suonatore di tromba, studiò per nove anni con Pietro Vallini, valente organista della cattedrale [...] di Pescia. Sotto la sua guida, il G. scrisse i primi lavori nello stile severo di Pergolesi e Palestrina e una messa per grande orchestra, che fu eseguita nella chiesa di S. Stefano. Il maestro Teobulo Mabellini, favorevolmente impressionato da ...
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CASSINO (Casīnum)
G. Carettoni
Il municipio romano sorgeva circa 1 km a S della città moderna, sulle pendici diMonte Cassino. Sono poco note le sue vicende; i resti di mura poligonali che lo raccordavano [...] all'acropoli, secondo uno schema difensivo ripetuto in altre città della regione (ad esempio a Palestrina), sono da attribuirsi alla popolazione indigena di ceppo osco che abitò il luogo prima dei Romani e la cui necropoli è venuta in luce nella zona ...
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Cardinale e storiografo (Ferrara 1577 - Roma 1644). Nunzio della S. Sede in Fiandra dal 1607 al 1615, poi a Parigi dal 1616 al 1621, fu qui creato cardinale nel 1621 e protettore della Francia presso la [...] S. Sede; appose il suo nome, come capo dell'Inquisizione, alla condanna di Galileo; dal 1641 vescovo di Palestrina. Alla morte di Urbano VIII parve destinato a succedergli, ma si ammalò durante il conclave e morì poco dopo. Esperto conoscitore degli ...
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Musicista e musicologo italiano (Roma 1871 - ivi 1935), maestro di cappella a S. Luigi dei Francesi e S. Maria in Vallicella e organizzatore di concerti, specie polivocali, oltre che apprezzato solista [...] di organo e pianoforte e compositore. Pubblicò scritti storiografici dedicati specialmente alla musica in Roma attraverso i tempi, oltreché alla vita e all'opera del Palestrina. ...
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PHERSE (anche Perse)
S. de Marinis
Nome etrusco di Perseo su numerosi specchi e su alcune gemme, che presentano talvolta la figura singola dell'eroe, tavolta scene più o meno complesse, riferibili tutte [...] al mito dell'uccisione di Medusa.
Particolarmente interessante è uno specchio del IV sec. a. C., da Palestrina, ora a New York, dove è rappresentato l'antefatto dell'impresa: P. - caratterizzato dai consueti attributi dell'hàrpe e della kỳbisis siede ...
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Figlio (sec. 13º-14º) di Gentile, fu creato conte di Nola da Carlo II d'Angiò (1293), per aver sposato Anastasia, figlia di Guido di Monfort, conte di Nola. Sempre da Anastasia, ma per parte di sua madre [...] Margherita Aldobrandeschi, ebbe poi Pitigliano e Soana. Combatté nel 1297 per ordine di Bonifacio VIII contro i Colonnesi a Palestrina e, fautore accanito degli Angioini, contro gli Aragonesi di Sicilia (1325). ...
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Benedettino (n. Langham, Leicester - m. Avignone 1376). Abate di Westminster (1349), vescovo di Ely (1362) e cancelliere del regno (1363), poi arcivescovo di Canterbury (1366). Creato cardinale (1368) [...] dell'arcivescovado, dovette rinunciare alla sede; riappacificatosi così con il re, ebbe nuovi benefici in Inghilterra. Vescovo suburbicario di Palestrina (1373), fu (1374) nuovamente eletto arcivescovo di Canterbury, ma il papa non volle confermarlo. ...
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Compositore di musica vissuto a Roma, ma nativo di Limoges (Haute-Vienne); morì il 1° maggio 1560 a Roma. Si diceva scolaro di Adriano Willaert. Divenne cantore (tenore) della cappella pontificia il 13 [...] luglio 1537, dove era chiamato anche Bonot, e fu pensionato nel luglio 1555 (insieme col Palestrina e col Ferrabosco), perché ammogliato; passò allora come maestro di cappella alla basilica di S. Lorenzo in Damaso. Di questo valoroso contrappuntista ...
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FORTUNA (Fortuna, Fors)
M. Floriani Squarciapino
Il culto che sin dai tempi più antichi ebbe in Roma e nelle regioni finitime Fortuna, personificazione dell'influenza capricciosa e variabile che si manifesta [...] , che la leggenda popolare designava quale figlio o amante dell'incostante dea. Celeberrimi nel Lazio i due santuari di Preneste (Palestrina, v.) e di Anzio.
L'iconografia di questa divinità è forse la più ricca di quante ci siano state tramandate ...
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prenestino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Praenestinus]. – Relativo o appartenente all’antica Preneste (lat. Praeneste), città del Lazio corrispondente all’odierna Palestrina, in prov. di Roma: fibula p. (v. fibula); monti o colli p., gruppo...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...