EZECHIELE
C. Frugoni
Profeta vissuto tra la fine del sec. 7° e l'inizio del 6° a.C., E., secondo la narrazione del testo biblico che da lui prende nome, fu deportato verso il 597 a Babilonia dalla Palestina [...] con tutto il popolo ebreo.Lo statuto di profeta maggiore, protagonista di un grande numero di episodi, rende impossibile il censimento delle occorrenze, delle quali si presenta perciò una necessaria scelta. ...
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(ebr. Śārāh) Nella Bibbia, moglie di Abramo. Seguì Abramo da Ur a Ḥarrān e poi in Egitto; qui fu ceduta al faraone, avendo Abramo affermato che era sua sorella e non sua moglie, ma Dio punì il faraone [...] e questi la restituì. Tornata in Palestina e giunta ormai in età avanzata senza figli, S. spinse Abramo ad avere figli con la schiava egiziana Agar. Alcuni anni più tardi S., preavvertita dall’apparizione alla quercia di Mambre, concepì Isacco. Morì ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] da parte dei Romani nel 70 e nel 135 d.C. Dopo la d. provocata dai Romani, il tema del ritorno in Palestina degli Ebrei dispersi divenne uno dei più comuni della letteratura apocalittica e delle aspettative messianiche del giudaismo.
Il termine d. è ...
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Capo spirituale di una comunità ebraica. Il termine deriva da rabbi, titolo onorifico (‘mio maestro’: nei Vangeli, è appellativo frequente con cui i discepoli si rivolgono a Gesù) che, a partire dal 1° [...] sec. d.C., costituiva la denominazione ufficiale dei dottori della legge in Palestina. Il r. esercita diverse funzioni: cura l’educazione religiosa a tutti i livelli, predica nelle sinagoghe, controlla il corretto funzionamento delle cerimonie e dei ...
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Patrizia romana (Roma 347 - Betlemme 404). Sposa al senatore Tossozio, ne ebbe cinque figli: Paolina, Blesilla, Eustochio, Rufina e Tossozio. Vedova, con Blesilla ed Eustochio fece parte del famoso cenacolo [...] romano riunito intorno a s. Girolamo, che ella, con Eustochio (dopo la morte di Blesilla), seguì in Palestina: a Betlemme fondò un monastero femminile. Festa, 26 gennaio. ...
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TEODORO I
Eugenio Susi
Nonostante la scarsezza di notizie relative alle sue origini, si ritiene che T., che le fonti danno come figlio di un vescovo, giunto a Roma da Gerusalemme, dove era nato, forse [...] che intanto si adoperava per ristabilire l'ortodossia in Oriente, affidando a Stefano di Dor, nominato vicario apostolico in Palestina, il compito di ricondurre i vescovi di quella regione sulle posizioni teologiche di Roma, decise di non desistere ...
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Ecclesiastico (Santa Maria in Fabriago, Lugo, 1906 - Roma 1977), domenicano; prete nel 1929, prof. di diritto canonico alla Pontificia univ. lateranense (1941), direttore dello Studio rotale, membro di [...] romane e segretario della S. Congregazione dei seminarî e delle università (1958). Arcivescovo titolare di Cesarea in Palestina (1960), proprefetto (1967) e poi prefetto (1969) del Supremo tribunale della segnatura apostolica; cardinale nel 1967 ...
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GREGORIO Nazianzeno, Santo
G. Galavaris
Predicatore, patriarca di Costantinopoli e Dottore della Chiesa, detto il Teologo, nato intorno al 330 ad Arianzo (presso Nazianzo in Cappadocia), dove morì nel [...] 390 circa.G. compì i suoi studi a Cesarea di Cappadocia, a Cesarea di Palestina, ad Alessandria e ad Atene. Nel 362 contro la propria volontà venne ordinato prete; dopo la restaurazione dell'ortodossia a Costantinopoli a opera di Teodosio I, nel ...
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Madre di Costantino I (n. dopo la metà del 3º sec. - m. 330-335 circa). Figlia di un oste pagano, divenne la concubina (o forse la prima moglie, poi ripudiata) di Costanzo Cloro. È incerto l'anno in cui [...] si convertì. Nel 327 si recò in pellegrinaggio in Palestina e qui avrebbe ritrovato la vera Croce, riportandone poi a Roma una parte. Costruì varie chiese, a Costantinopoli, a Roma (S. Croce in Gerusalemme, per collocarvi la reliquia della Croce), a ...
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Missionario metodista (Richmond, Virginia, 1793 - Boston, Massachusetts, 1871); marinaio fin dall'adolescenza, fu a lungo missionario a Boston, dove si guadagnò grande reputazione e fu assai amato dai [...] suoi discepoli (che lo chiamarono Father Taylor), per i suoi bellissimi sermoni, in linguaggio semplice, ricco di locuzioni marinare. Fu poi anche in Europa e in Palestina. ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...