Antica città cananea nella Palestina settentrionale, assegnata al momento della ripartizione della Palestina alla tribù di Issachar (Giudici, I, 27), ma occupata invece più tardi da quei della tribù di [...] , 10-13) dopo la sfortunata battaglia di Galboe.
Più tardi, quando Salomone per sistemare la riscossione dei tributi divise la Palestina in 12 distretti, Bethsan fu capoluogo di una di quelle circoscrizioni (I (III] Re, IV, 12); ma anche in seguito ...
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Nome di una città della Palestina centrale, nell'assediare la quale il duce assiro Oloferne, persecutore del popolo d'Israele, venne ucciso, secondo quanto è narrato nel libro biblico di Giuditta. Il carattere [...] non storico, bensì di edificazione, che la critica tende ad attribuire alla narrazione biblica, ha indotto la maggior parte dei geografi biblici aconfessionali e protestanti ad abbandonare ogni tentativo ...
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Pilato, Ponzio
Angelo Penna
Rappresentante dell'autorità romana in Palestina al tempo (26-36 d.C.) di Gesù Cristo, con il titolo di procurator o, secondo un'iscrizione trovata nel 1961, praefectus.
A [...] lui toccò pronunziare la sentenza di morte nei riguardi di Gesù in un contesto che lascia ancora perplessi gli studiosi circa la maggiore o minore responsabilità di questo romano, che non voleva condannare ...
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DEIR ‘ALLĀ (v. S 1970, p. 587, s.v. Palestina)
G. Palumbo
) Una missione congiunta giordano-olandese diretta da H. J. Franken (e, dal 1978, da G. Van der Kooij) e M. M. Ibrahim ha effettuato nuovi scavi [...] dal 1976 al 1982. Sono state portate alla luce tracce della prima occupazione del sito, un villaggio della metà del IV millennio a.C., i cui resti furono probabilmente distrutti nel corso dell'edificazione ...
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Uomo politico palestinese (Lydda 1926 - Hamman 2008). Laureatosi in medicina presso l'American University di Beirut (1951), sin da giovane espresse simpatie per l'ala più estremista all'interno del l' [...] di riferimento per tutti i gruppi di opposizione radicali. Nel 1967 fondò il Fronte popolare di liberazione della Palestina (FPLP), basato sulla convinzione che la rivoluzione palestinese dovesse nascere da un più ampio progetto di rivoluzione araba ...
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Pseudonimo della scrittrice ebrea russa Rahel Bluwstein (Saratov 1890 - Degania, Palestina, 1931). Emigrò in Palestina nel 1909 e, dopo la prima guerra mondiale, si stabilì definitivamente, tranne un breve [...] soggiorno in Francia e in Russia, nel kibbutz di Degania. Dalla sua lirica, dai toni colloquiali e influenzata dalla poesia russa, emerge l'esperienza pionieristica dell'autrice. Molte delle sue poesie, ...
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Terrasanta Nome con cui sono tradizionalmente indicati i luoghi della Palestina resi sacri dalla vita, dalla predicazione e dalla passione di Gesù Cristo. ...
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Francescano (Milano 1427 - Lodi 1484), predicatore in Italia e in Palestina; istitutore a Perugia (1462) del primo Monte di pietà, e a Milano, di cui fu provinciale, del "Pio consorzio di carità". È venerato [...] come beato nel suo ordine: festa, 20 marzo ...
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Rabbino e filosofo (Griva, Lettonia, 1865 - Gerusalemme 1935); trasferitosi in Palestina, vi divenne (1921) il primo rabbino capo, carica che mantenne fino alla morte. Guida spirituale del sionismo di [...] ispirazione religiosa, si distinse per l'atteggiamento di apertura e tolleranza nei confronti dei non osservanti. Fu scrittore fecondo, profondamente ispirato dalla tradizione mistica ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...