MARICHAL, Robert
Armando PETRUCCI
Paleografo, papirologo, diplomatista, filologo romanzo, nato a Mandres, Seine-et-Oise, il 20 marzo 1904. Compiuti gli studî all'École des Chartes (1927), archivista [...] studio delle scritture del mondo romano, in stretta collaborazione con J. Mallon, di cui condivise la nuova impostazione degli studî paleografici, e insieme col quale (e con Ch. Perrat) pubblicò un album di 56 tavole, L'écriture latine de la capitale ...
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Linguista e filologo russo (1861-1931). Profondo conoscitore delle lingue, della letteratura e del folclore degli Slavi orientali, ha lasciato opere di grande pregio, tra le quali: Belorussy ("I Bielorussi", [...] 3 voll., 1903-22), Russkaja dialektologija ("Dialettologia russa", 1924), Slavjanskaja kirillovskaja paleografja ("Paleografia cirillica", 1928). ...
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musica Componimento musicale in stile canonico, di cui rappresenta una delle più antiche manifestazioni (indicato anche col diminutivo rotula): nasce in Inghilterra agli inizi del 13° sec. quale canzone [...] dotta, ed è caratterizzato dallo stilema del canone ‘infinito’, cioè del canone la cui conclusione riavvia al principio. paleografia Segno manuale derivato dal signum crucis, che rappresenta la firma dell’autore in documenti emanati in forma solenne ...
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Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di [...] e una profonda attenzione allo studio dei codici medievali, a quanto di essi pensarono gli umanisti tedeschi, alla loro paleografia.
Vita
Figlio del clinico omonimo e fratello di Moritz, fu libero docente di filologia classica a Monaco (dal 1888 ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Roberto Nicolai
Nato a Cesena il 23 genn. 1909 da Giuseppe e da Immacolata Lopiano, si formò sotto la guida del latinista A. Rostagni prima all'Università di Bologna, dove conseguì [...] V (1984), pp. 3-42; Epigrammi di Teocrito, ibid., VII (1986), pp. 101-123. Degli altri studi, specialmente codicologico-paleografici, sulla poesia ellenistica si segnala la lunga serie dei Planudea: in Boll. del com. per la prepar. dell'ed. dei class ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] nel corso dei secoli e della classificazione delle scritture attraverso lo studio dei testi antichi si occupa la paleografia, che studia la storia della scrittura, soprattutto manoscritta (per un testo introduttivo si veda Petrucci 2002).
Come tutti ...
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VERNAZZA, Giuseppe, barone di Freney
Giulio Natali
Erudito e latinista, nato ad Alba il 10 gennaio 1745, morto a Torino il 13 maggio 1822. Dopo aver atteso a pubblici uffici, si ridusse a vita privata, [...] dell'università di Torino. Dopo la restaurazione della monarchia piemontese, diede lezioni di storia a Carlo Alberto e insegnò paleografia all'università.
Dotto latinista, fu assai valente, prima di L. Lanzi e di S. Morcelli, nel comporre epigrafi ...
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Filologo classico francese (Aix-en-Provence 1920 - Parigi 2006), professore di filologia greca a Parigi, insegnò alla facoltà di lettere di Poitiers (1953), all'univ. di Nanterre (1965), alla Sorbona (1972) [...] . La structure du vers, 1953; Les scholies métriques de Pindare, 1958; Les Olympiques de Pindare, 1972), della paleografia e della codicologia (La paléographie grecque et byzantine, con J. Bompaire, 1977). Si occupò anche di bizantinistica (Pour ...
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Filologo, paleografo, antiquario (Soulage, Aube, 1655 - Parigi 1741); fu monaco dei benedettini di San Mauro; soggiornò (1698-1701) in Italia, soprattutto a Roma (delle scoperte compiute diede conto nel [...] testi, va ricordato soprattutto come il vero e proprio iniziatore e organizzatore di due diverse discipline storiche, la paleografia greca e l'antiquaria. La sua Palaeographia graeca (1718), che ricostruisce storicamente per la prima volta le vicende ...
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Filologo (Soriano nel Cimino 1844 - Roma 1918), dal 1876 maestro insigne di lingue e letterature neolatine nell'univ. di Roma. Nel 1872 iniziò la Rivista di filologia romanza (poi Giornale di filologia [...] dei primi secoli, ancora oggi fondamentale (1a ed. 1889-1912; 2a ed. a cura di F. Arese, post., 1955). M., che è considerato l'iniziatore della scuola romana di paleografia, curò alcune pregevoli raccolte di facsimili e fondò nel 1882 l'Archivio ...
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paleografia
paleografìa s. f. [dal lat. mod. palaeographia, comp. di palaeo- «paleo-» e -graphia «-grafia», termine coniato dal filologo fr. Bernard de Montfaucon nel titolo della sua opera Palaeographia Graeca (Parigi, 1708)]. – Disciplina...
paleografico
paleogràfico agg. [der. di paleografia, sull’esempio del fr. paléographique] (pl. m. -ci). – Che è proprio della paleografia, che si riferisce alla paleografia o ai paleografi: studî paleografici; un codice interessante dal punto...