LEGATURA
Gioacchino MANCINI
. Epigrafia. - Nelle iscrizioni, allo scopo di guadagnare spazio, in specie alla fine di una linea, due o tre e anche più lettere si trovano talvolta unite insieme. Così [...] , in specie in quelle di carattere privato, intorno al 150 a. C.
Tali legature di lettere o nessi nella paleografia epigrafica vennero adoperati in ogni genere di calligrafia capitale, cioè tanto nella quadrata, come nell'attuaria, sia latina sia ...
Leggi Tutto
Figlio di Dosìteo, scultore da Efeso. Rimane di lui una statua firmata, il Gladiatore Borghese, scavata presso Anzio ai tempi di Paolo V (1605-1621) e passata al Museo del Louvre nel periodo napoleonico. [...] benissimo aver trattato uno solo dei due elementi del "gruppo". Una base con la stessa firma fu trovata in Tessaglia. Dalla paleografia delle iscrizioni si argomenta che A. lavorasse verso il 100 a. C. L'opera superstite, che ripete un motivo già in ...
Leggi Tutto
Arabista spagnolo, nato a Fonz (Aragona), il 23 giugno 1836, morto ivi il 6 novembre 1917, professore a Granata (1865), a Saragozza (1868) e a Madrid dal 1874 al 1902. Diede grandissimo impulso agli studî [...] ; una serie di monografie sulla storia dei singoli stati arabo-spagnoli, su questioni di dialettologia, di epigrafia, di paleografia; cataloghi di manoscritti, ecc.), col promuovere, dirigere e in gran parte curare direttamente la collezione di testi ...
Leggi Tutto
BISCIONI, Antonio Maria
Armando Petrucci
Nacque a Firenze il 14 ag. 1674 da Lorenzo e da Margherita Meini. Studiò lettere latine e filosofia, quindi, abbracciata la carriera ecclesiastica, si diede [...] povero di notizie biografiche. Ma la qualità della dottrina di un erudito settecentesco si misura soprattutto con gli strumenti della paleografia e della filologia; e un giudizio complessivo sul B. non può prescindere da un esame della sua esperienza ...
Leggi Tutto
Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] Studies in the Italian Renaissance (1955). Si occupò in particolare della satira romana, della storia dell'alfabeto e di paleografia latina: Ancient writing and its influence (1932); The origin and development of humanistic script (1960). Nel campo ...
Leggi Tutto
È la scienza che ha per oggetto le attestazioni scritte, di contenuto e significato giuridico (documenti). Essa perciò studia:1. i documenti in senso stretto, cioè le testimonianze scritte in determinate [...] ; ivi ancora, più tardi, si sentì il soffio rigeneratore dell'opera di Léopold Delisle (1826-1910), uno dei più grandi paleografi dell'era moderna, che si occupò con successo anche di questioni di diplomatica. Anche in Germania, verso lo stesso tempo ...
Leggi Tutto
Neografia
Sergio Polano
Non potrebbe esserci introduzione più adatta al tema di queste note di quel che argomentava più di sessant’anni fa Siegfried Giedion, a proposito della storia anonima della meccanizzazione: [...] greche e latine, abile mestiere degli archeologi nel decifrare antiche scritture sconosciute. Ma sulla nostra scrittura moderna, nulla: la paleografia si ferma al XVI secolo, e pur tuttavia come si fa a non immaginare che tutta una sociologia storica ...
Leggi Tutto
BREVENTANI, Luigi
Mario Barsali
Nacque a Bologna il 6 luglio 1847 da Ulisse a da Giulia Lambertini Padovani e, rimasto assai presto orfano, fu affidato allo zio paterno, canonico Camillo Breventani, [...] secondo custode degli Archivi della S. Sede. "...non ho pensato a fornirmi di quella cultura che si dice scienza di Paleografia; ...quella poca pratica che vi avevo fatto... era puro empirismo;... sapete quindi come accade che un buon pratico sia un ...
Leggi Tutto
Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale [...] sulla formazione e lo sviluppo delle varie scritture nell’Antichità e nel Medioevo è compito della paleografia (➔).
Nell’Italia del Quattrocento, parallelamente all’evoluzione della minuscola umanistica e alla rinascita della capitale lapidaria ...
Leggi Tutto
Scultore, e forse anche pittore, da Rodi. Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 36) ricorda opere di lui esistenti allora in Roma: nel tempio di Apollo, al portico d'Ottavia, il simulacro del nume, probabilmente [...] femminile drappeggiata, ritratto di Are dedicato dal figlio Antifonte: l'artista si dice rodiese, indicando come padre Policarmo, e la paleografia non è più antica del sec. I a. C. La tradizione dell'arte e dei nomi nelle stesse famiglie può farci ...
Leggi Tutto
paleografia
paleografìa s. f. [dal lat. mod. palaeographia, comp. di palaeo- «paleo-» e -graphia «-grafia», termine coniato dal filologo fr. Bernard de Montfaucon nel titolo della sua opera Palaeographia Graeca (Parigi, 1708)]. – Disciplina...
paleografico
paleogràfico agg. [der. di paleografia, sull’esempio del fr. paléographique] (pl. m. -ci). – Che è proprio della paleografia, che si riferisce alla paleografia o ai paleografi: studî paleografici; un codice interessante dal punto...