GRADENIGO, Giovanni Agostino (al secolo Filippo)
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 10 luglio 1725, dal ramo della famiglia patrizia di S. Giustina, secondogenito del matrimonio, celebrato nel gennaio [...] della città, favorendo l'attività di una neoistituita Accademia di belle lettere che ospitò per anni nel palazzo vescovile, prendendo personalmente parte alle adunanze, con interventi di carattere storico, letterario e teologico. Alcune sue dotte ...
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BRANCACCIO, Niccolò
Dieter Girgensohn
Nacque intorno al 1335 (difficilmente dopo il 1340), probabilmente a Napoli. Suo padre Marino apparteneva al ramo dei Brancaccio Dogliuoli o Glivoli, sua madre [...] preminente, prendendo parte attiva - spesso quale portavoce dei suoi colleghi - alle trattative con il papa tenuto prigioniero nel palazzo di Avignone e con i cardinali rimasti al suo fianco, e partecipando infine, dopo la fuga di Benedetto, alla ...
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CONTI, Stefano (Stephanus Comes)
Werner Maleczek
Nacque alla fine del sec. XII da Riccardo, fratello di Innocenzo III e da una Luciana di cui non conosciamo il casato. Il padre svolse un ruolo importante [...] di Celestino IV, avvenuta il 25 ott. 1241.
Il senatore Matteo Rosso Orsini aveva fatto rinchiudere i cardinali nel palazzo fortificato ai piedi del Palatino per costringerli a eleggere il nuovo papa con la massima rapidità. Forse si riferisce al ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni Angelo
Giuseppe Alberigo
Nato a Milano il 27 sett. 1485 da Luigi, giurista, e da Beatrice Federici Todeschini, fu l'ultimo dei quattro Arcimboldi che ressero l'archidiocesi di Milano [...] governo non siconoscono particolari; non è difficile dedurne un sostanziale disinteresse, salvo che per la restaurazione del palazzo vescovile e la rivendicazione, nei confrontidell'imperatore Carlo V, di alcuni diritti della Chiesa novarese.
Giulio ...
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FABRETTI, Raffaello
Massimo Ceresa
Nacque ad Urbino intorno al 1620, da Gaspare.
Effettuò i primi studi a Cagli, dove apprese le lettere classiche. Tornò poi ad Urbino, dove si laureò in utroque iure [...] in parte le mura della casa paterna, ed in parte sistemandola, insieme ad altri monumenti di antichità, nell'antico palazzo dei duchi.
Nell'opera il F. si propose di illustrare la parte epigrafica col corredo di altre iscrizioni esistenti altrove ...
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COMPEY, Jean de
François-Charles Uginet
Appartenente al ramo dei signori di la Chapelle e di Draillans dell'antica famiglia del Chiablese, il C. nacque nella prima metà del sec. XV da Jean e da Antoinette [...] dalle mura della città per ricevere con tutti gli onori Filippo. Ciò non impedì a quest'ultimo, che prese alloggio nel palazzo vescovile, di far mettere agli arresti per alcuni giorni il presule. Quando Iolanda fu liberata e Filippo si allontanò da ...
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BRANCACCIO (de Brancaciis), Rinaldo
Dieter Girgensohn
Appartenente a famiglia nobile napoletana imparentata con Urbano VI e con Bonifacio IX, secondo una tarda tradizione era figlio di Paolo e di Mariella [...] cadente ospedale dei poveri di S. Andrea a Napoli, situato presso piazza di Nilo accanto a un quattrocentesco palazzo - che ancora si conserva - della famiglia Brancaccio. Il nuovo ospedale, provvisto di una cappella e della necessaria attrezzatura ...
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GUZZETTA, Giorgio
Francesca Maria Lo Faro
Nacque il 23 apr. 1682 a Piana dei Greci (l'odierna Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo), la più popolosa e importante colonia albanese in Sicilia. [...] i diritti e la giurisdizione ordinaria dei prelati siciliani. Su altro versante riuscì a risolvere la disputa che a Palazzo Adriano contrapponeva, per ragioni di giurisdizione ecclesiastica, il clero di rito latino a quello greco-bizantino. Nel 1751 ...
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CAPRANICA, Giovan Battista (Flavius Panthagatus)
Massimo Miglio
Nacque forse a Roma, nella prima metà del sec. XV, da Antonio; fu fratello di Nicolò e di Girolamo. Poche sono le notizie sugli inizi della [...] odi e dei rancori temuti dal pontefice: "seguì la morte di Gio. Battista Capranica vescovo, buttato dalla finestra del suo palazzo dalli figlioli de Battista Adami et altri suoi parenti per cause di donne, sebene il vescovo era innocente, ma dicono ...
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GALLERANI, Bernardo (Bernardo di Bonçio)
Andrea Giorgi
Non è nota la data di nascita del G., che fu vescovo di Siena dal 1273 al 1280.
È dubbia anche la sua appartenenza alla famiglia Gallerani, ipotizzata [...] petizione del G., che chiedeva l'attuazione di una vecchia delibera riguardante l'edificazione a spese del Comune di un palazzo, con una cappella dedicata alla Vergine e a S. Giacomo, a titolo di risarcimento delle case episcopali distrutte per l ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...