Architetto (Roma 1881 - ivi 1960), figlio di Pio; prof. di urbanistica (dal 1929) nell'univ. di Roma; accademico d'Italia (1929-44). Dopo una giovanile adesione ai modi della secessione viennese (cinema [...] pubblici edifici, chiese, università (sistemazione generale della Città Universitaria, 1932-35), esposizioni (EUR, 1937-43), palazzo Pio XII, palazzo del ministero delle Corporazioni, ora dell'Industria e Commercio, 1928-31, in collab. con G. Vaccaro ...
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Architetto romano (attivo 1690-1720 circa), allievo di C. Fontana, edificò il palazzo di S. Luigi dei Francesi, restaurò il palazzo Negroni, disegnò la facciata di S. Isidoro, costruì (con F. Monatti) [...] la fontana in piazza Bocca della Verità. Fu iniziatore, con originalità, del rococò romano ...
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Prelato (n. Sudbury, Suffolk - m. Londra 1381); fu cappellano e uditore di palazzo a Roma, poi nunzio presso Edoardo III (1356); vescovo di Londra (1361), arcivescovo di Canterbury (1375) al posto di Simone [...] di Langham, e cancelliere del regno (1380), carica che lasciò l'anno successivo in seguito ai torbidi contro la nobiltà scoppiati nel Kent. Accusato di tradimento, fu trucidato nel suo palazzo a Londra. ...
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ANTONIO da Pavia
Rossana Bossaglia
Attivo a Mantova nel 1528 nel palazzo del Te, di questa attività non è tuttavia rimasta traccia riconoscibile. Sono firmate due pale d'altare: nel Museo di Mantova [...] una Madonna in trono con Bambino e quattro santi;nella pinacoteca di Brera, a Milano i Santi Agostino, Giovanni Battista e Ivo (l'opera, proveniente dal S. Stefano di Novellara, è firmata e datata 1514). ...
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BIDERI (Bidera), Giovanni Emanuele
Sisto Sallusti
Di origine albanese, nacque a Palazzo Adriano (Palermo) il 4 ott. 1784 da umili genitori. Nel 1799 fu inviato in seminario, a Palermo, donde fuggì, [...] a diciotto anni, per frequentare la facoltà di legge presso l'università di Napoli; assillato dai debiti, ritornò in Sicilia dove mise a frutto il suo non comune ingegno facendo l'attore e il capocomico, ...
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Nome, secondo Plinio, dell'architetto greco che avrebbe costruito in Alessandria il palazzo dei Tolomei e la tomba di Arsinoe; il suo nome sarebbe in realtà Dinocare (v.). ...
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Architetto (Stralsunda 1669 - Dresda 1728), di origine svedese. Terminò la costruzione del palazzo reale di Berlino (ala occidentale con l'imponente ingresso principale, 1707), e diede disegni per il castello [...] di Monbijou, a Berlino ...
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Architetto (m. 1570 circa). Attivo a Napoli, costruì, tra l'altro, il Palazzo Regio (vecchio) nel 1550-52, ora distrutto, e l'interno della chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli (1540-47), a croce latina [...] e cupola ...
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Architetto (Innsbruck 1682 - ivi 1754). La sua opera più importante è il palazzo della Dieta Tirolese, con l'inclusa chiesa di S. Giorgio. Il G., che studiò in Italia, presenta nelle sue opere influssi [...] di Pietro da Cortona, di G. Rainaldi e di Borromini ...
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Architetto (Palermo 1592 - Roma 1661), attivo a Roma. Partecipò ai lavori del palazzo Chigi ed eresse la chiesa di S. Caio (distrutta) e la facciata dei SS. Domenico e Sisto, di bell'effetto scenografico. [...] Suo figlio Felice (n. Roma 1625 - m. 1677), pure architetto, è noto per i suoi modelli di costruzione ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...