Architetto (Bruxelles 1771 - Ixelles 1834). Riadattò, secondo il gusto neoclassico, varî edifici di Bruxelles; progettò il Boulevard du Régent e costruì il Palazzo Ducale, ora delle Accademie. ...
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Pittore, scultore, architetto (Siena 1439 - ivi 1501). La sua poliedrica attività ha fatto presupporre una giovanile frequentazione dell'ambiente del Taccola, l'Archimede senese, oltre che una più specifica [...] ; dal 1476 alla corte di Urbino, al servizio di Federico e poi di Guidubaldo da Montefeltro, continua i lavori del Palazzo ducale (ali prospicenti la piazza, giardino pensile), lavora al duomo (rilievi fatti da G. Valadier prima del rifacimento), al ...
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Pittore (Parma 1544 - ivi 1574), rappresentante dell'elegante manierismo parmense, derivato dal Parmigianino (Entrata in Gerusalemme, Parma, Gall. naz. e affreschi nel Palazzo ducale di Parma e nell'oratorio [...] del Gonfalone a Roma). Fu anche incisore ...
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Architetto tedesco (Stettino 1870 - Baden-Baden 1947); allievo a Charlottenburgh di K. Schaefer, autore a Breslavia di varî edifici, fra cui il Palazzo del Centenario (1910-12), imponente e ardita struttura [...] circolare in cemento armato ...
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GIGANTE (Giganti), Andrea
Maria Giuffrè
Figlio di Sebastiano e di Antonia Borduela, nacque il 18 sett. 1731 a Trapani, dove studiò filosofia e teologia presso la Compagnia di Gesù, divenendo sacerdote, [...] (estratto da Labor, XXVII [1987], 1, pp. 5-7); C. D'Arpa - R. Romano, Una nota su A. G. e lo scalone di palazzo Bonagia a Palermo, in Storia architettura, X (1987), 1-2, pp. 121-126; A.M. Matteucci, L'architettura del Settecento, Torino 1988, p. 172 ...
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Pittore (Cherasco 1641 - Torino 1710). Prospettico e vivace colorista, risentì dei Nuvolone e di A. Pozzo (affreschi in S. Agostino e in palazzo Gotti a Cherasco, nel santuario di Vicoforte, ecc.). Esordì [...] come architetto in S. Maria del Popolo a Cherasco (1676-1703) ...
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Architetto (Firenze 1769 - ivi 1845). Lavorò a Stoccarda (1817-39), dove costruì importanti edifici, in gran parte distrutti nella seconda guerra mondiale (palazzo reale; teatro; tomba della regina Caterina [...] sul Rothemberg). Tornato a Firenze (1839), vi ebbe poca fortuna ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] capitale a Roma, per il quale il C. tanto si è battuto, lo danneggia sul piano finanziario e professionale: il palazzo che si era fatto costruire a Firenze, con i frutti dell'agiatezza ormai raggiunta, perde gran parte del suo valore traslocando ...
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CHIAPPELLI, Francesco
Cecilia Mazzi
Nacque a Pistoia il 4 marzo 1890, da Luigi e da Maria Castellini, e trascorse l'infanzia fra il palazzo in corso Vittorio Emanuele, nn. 34-36, nella città natale, [...] , 1930-31 il C. si trovò costretto a vendere le proprietà ereditate a Pistoia (la villa di Sant'Alessio, il palazzo di città, le tenute di Caule della Chiesina Uzzanese) e intraprese l'insegnamento artistico. Concorse alla cattedra di arti grafiche ...
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Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] Combatté contro Napoli e Venezia, e (1470) riconobbe la signoria di Roberto Malatesta su Rimini. Costruì a Roma palazzo Venezia; incoraggiò l'arte della stampa, ma avversò i circoli umanistici romani, considerandoli ispirati a idee paganeggianti; in ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...