Pittore (Sestri Ponente 1608 - ivi 1665). Allievo di B. Strozzi, dipinse alcune pale d'altare (Adorazione dei pastori, Genova, Palazzo Bianco) per dedicarsi poi, sotto l'influsso di G. Waals, al paesaggio [...] con figure, in cui introdusse spesso il motivo delle rovine ...
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Scultore (Wünschendorf, Sassonia, 1708 - Schönfeld, Sassonia, 1762). Allievo di B. Permoser e di R. Donner, lavorò soprattutto a Copenaghen (palazzo Moltke). Le opere eseguite per il castello di Potsdam [...] sono state distrutte durante l'ultima guerra ...
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LIPPI, Giovanni di Bartolomeo, detto Nanni di Baccio Bigio
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Bartolomeo di Giovanni e di Domenica di Clemente del Tasso, nacque a Firenze presumibilmente intorno al 1513, [...] , 654, 656; I. Ciseri, L'ingresso trionfale di Leone X in Firenze nel 1515, Firenze 1990, pp. 39 s., 135, 258, 260, 263, 277; Palazzo Salviati alla Lungara, a cura di G. Morolli, Roma 1991, pp. 12, 14, 42, 53, 65, 74 s., 82-102, 106-116; G.M. Andres ...
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Pittore fiorentino (m. forse dopo il 1572), allievo di Ridolfo Ghirlandaio, dipinse (1570-72) nello studiolo del granduca, in Palazzo Vecchio, il Lanificio e il Sacrificio di Lavinia, pitture vive e fresche [...] che rivelano l'influsso di Andrea del Sarto, del Rosso Fiorentino e soprattutto del Pontormo ...
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LIGUSTRI, Tarquinio
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Viterbo, dove fu battezzato l'8 ag. 1564, da Giovan Pietro e Faustina Laziosi (Angeli). Non si hanno notizie sulla sua formazione artistica [...] , I, Roma 1956-57, p. 256; A. Zuccari, Arte e committenza nella Roma di Caravaggio, Roma 1984, pp. 159-164; A. Carosi, Note sul palazzo comunale di Viterbo, Viterbo 1988, pp. 13, 15, 17, 21, 40, 43-50, 55 s.; M. Bevilacqua, in Sisto V. Le arti e la ...
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Architetto (Piacenza 1881 - ivi 1962). Lavorò, soprattutto a Napoli e a Milano, nell'ambito della corrente liberty; progettò il palazzo della Provincia e curò la sistemazione della zona dantesca di Ravenna [...] con l'ingegnere G.L. Mellucci e restauri architettonici a Piacenza e a Bologna. Pubblicò, tra l'altro, L'architettura arabo-normanna e il Rinascimento in Sicilia (1914) e Costruzioni e progetti (1942) ...
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Scultore e architetto (n. Salò sul Garda 1500 circa - m. 1561 circa). Fu collaboratore di I. Sansovino a Venezia (Palazzo ducale) e di A. Vittoria a Padova (monumento Contarini in S. Antonio). A Venezia [...] rimangono di lui il rilievo con S. Giorgio e il Drago (1552) sulla facciata di S. Giorgio degli Schiavoni, e la figura detta Il gobbo di Rialto in Campo di Rialto ...
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Architetto (fine sec. 17º - inizî 18º). Lavorò soprattutto a Vicenza, continuando nello stile dello Scamozzi pur introducendovi motivi barocchi (Palazzo Barbieri-Piovene, 1676-80; la chiesa dell'Aracoeli, [...] a lui attribuita, 1675, si basa su un disegno del Guarini). L'opera più nota è la basilica di Monte Berico, di cui progettò l'ampliamento nel 1688 ...
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Studioso di lingue orientali, di teologia e di antichità (Viterbo 1432 - Roma 1502), domenicano, dal 1499 maestro del Sacro Palazzo. Dopo la sua morte sorsero molte polemiche intorno alla sua opera Antiquitatum [...] variarum volumina XVII (1489), dove sono raccolti frammenti di autori antichi sospetti o falsi. Alcune sue falsificazioni epigrafiche si conservano a Viterbo ...
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CAETANI, Filippo
Roberto Mercuri
Nacquea Roma nel 1565 circa (le biografie e i documenti conservati nell'archivio di palazzo Caetani, a Roma, non registrano né il mese né il giorno della nascita) da [...] Onorato (IV), signore (dal 1586 duca) di Sermoneta, e Agnesina Colonna. Nella prima gioventù venne destinato alla carriera ecclesiastica, secondo la tradizione delle grandi famiglie romane. In seguito ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...