Pittore (Firenze 1477 - ivi 1548), detto di Cosimo perchè allievo di Cosimo Rosselli, lavorò nella Ss. Annunziata (1510-14), nel palazzo Strozzi (1511), ecc., ma delle sue pitture rimane pochissimo. Fu [...] uno dei principali elaboratori di grottesche (partimenti della volta e basamenti della Cappella dei Priori in palazzo della Signoria, 1514). ...
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FONTANA, Luigi
Caterina Bon
Figlio di Tommaso e di Teresa Barbarossa, nacque a Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) il 29 marzo 1827. Nel 1838 iniziò la sua formazione artistica nel liceo di Macerata [...] Il Giornale d'Italia, 29 dic. 1908; L'Illustrazione ital., 28 dic. 1908, p. 55; G. Cicconi - A. Monti, I graffiti del palazzo de' Massimi, in Il Buonarroti, XI (1876), pp. 271-274; Cenni sull'inauguraz. del monumento eretto nel campo santo di Roma al ...
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Architetto (Roma 1607 circa - ivi 1671). Le sue opere più notevoli, che presentano volumi grandiosi e semplificati di tradizione cinquecentesca, sono il palazzo di Spagna (1647), la galleria di palazzo [...] Colonna in piazza SS. Apostoli (1654), una parte di palazzo Doria Pamphili sulla piazza del Collegio Romano (1659-61) e il complesso delle Carceri Nuove in via Giulia (1625-55). ...
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Pittore (Terenzo, Parma, 1582 - Roma 1647). Allievo di Agostino e quindi di Annibale Carracci, geniale nell'invenzione, amante degli scorci audaci e degli spettacolari effetti di luce, assertore di una [...] scuola di Annibale Carracci, col quale collaborò alla decorazione della galleria Farnese. Nel ciclo della Camera degli Eremiti di Palazzo Farnese (1605 circa: ne rimangono soltanto tre affreschi staccati, ora in S. Maria dell'Orazione e Morte) la sua ...
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Pittore tedesco naturalizzato francese (Kiel 1814 - Parigi 1882). Allievo di Ingres, fu essenzialmente decoratore (chiesa di St.-Merry, 1844; palazzo del Lussemburgo, Parigi; ecc.) e ritrattista (Amburgo, [...] Kunsthalle) ...
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PAMPHILI, Camillo
Benedetta Borello
PAMPHILI, Camillo. – Figlio secondogenito di Pamphilio e di Olimpia Maidalchini, nacque il 21 febbraio 1622 a Napoli, dove lo zio Giovanni Battista (futuro papa Innocenzo [...] -XVIII secolo), Napoli 2003, ad ind.; M. Di Gregorio, Nascita e morte di una quadreria: la collezione dei Pamphilj a Valmontone, in Palazzo Doria Pamphilj a Valmontone, a cura di B. Fabjan - M. Di Gregorio, Roma 2004, pp. 59-67; L. Maggi, La fabbrica ...
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GINNASI, Caterina
Olga Melasecchi
Nacque a Roma nel 1590 da Dionisio, avvocato di casa Colonna, e da Faustina Gottardi.
Discendente da un'illustre famiglia romagnola, abitò nel palazzo Ginnasi in via [...] ricostruita tra il 1629 e il 1630, per ordine del cardinale, dall'architetto O. Torriani, e inglobata all'interno del palazzo; secondo il Theatrum Romanae Urbis… di G.A. Bruzio, la G. avrebbe anche collaborato con Torriani alla stesura del progetto ...
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Architetto (notizie dal 1317 al 1352). Con L. Maitani attese ad opere di fortificazione e di idraulica a Perugia. Il suo nome è legato al palazzo dei Consoli e al palazzo pretorio di Gubbio, e al palazzo [...] comunale di Città di Castello ...
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Pittore e incisore (Firenze 1555 - Roma 1630). Si formò a Firenze con Santi di Tito e poi con G. Stradano (col quale collaborò in Palazzo Vecchio sotto la direzione di G. Vasari), che esercitò su T. un'influenza [...] dei Fiorentini, S. Stefano Rotondo, battistero lateranense) e in dimore private (palazzo Pallavicini Rospigliosi, palazzo del Quirinale, Villa d'Este a Tivoli, palazzo Farnese a Caprarola). Fecondo incisore, eseguì numerose serie di acqueforti ...
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Ingegnere e architetto italiano (Firenze 1876 - Roma 1957); ha eretto varî edifici di gusto eclettico, tra i quali il palazzo dell'INA a Roma, gli stabilimenti delle terme di Montecatini, ecc. ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...