Architetto (Firenze 1691 - ivi 1741), esponente significativo del primo Settecento fiorentino. Nella sua opera principale, la facciata sinistra della chiesa di San Firenze (1715), come in altre quali il [...] Capponi sempre a Firenze, il palazzo Sansedoni a Siena (1736), la collegiata di Empoli (1738), si afferma una particolare interpretazione toscana del barocco, intimamente connessa all'architettura del tardo Cinquecento. Importanti le sue opere ...
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Pittore (Casi, Val di Sieve, 1544 circa - Mazzarino, Sicilia, 1614), si formò nell'ambito del tardomanierismo fiorentino. Documentato a Malta (Madonna fra santi e cavalieri, 1589, Palazzo Arcivescovile), [...] lavorò prevalentemente in Sicilia dove lasciò opere che rivelano influenze caravaggesche (S. Luca dipinge la Vergine, Palermo, S. Giorgio dei Genovesi; Martirio di S. Agata, 1605, Catania, Cattedrale; ...
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Architetto (Norimberga 1497 circa - Geyer 1580). Fu borgomastro di Lipsia e dettò provvedimenti per la sistemazione architettonica della città. Costruì inoltre la vecchia pesa (1555), il Palazzo Comunale [...] (1556), il campanile centrale di S. Nicola e il castello Augustusburg, presso Chemnitz (1568-73, con la collaborazione di E. van der Meer), a metà fortezza, a metà residenza, con forte influsso francese ...
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BARCA, Pietro Antonio
Rossana Bossaglia
Milanese, se ne ignora la data di nascita. La prima notizia della sua attività è relativa al progetto per le Nuove Carceri (o Palazzo di giustizia) di Milano [...] Duomo di Milano e i suoi disegni antichi e moderni,in Arch. stor. lombardo, XIII (1886), pp. 314, 316; C. Baroni, Il Palazzo della Canonica,Milano 1935; Id., L'architettura lombarda dal Bramante al.Ríchini,Milano 1941, pp. 35 n. 2, 37. 39, 71, 132 ...
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CALVI
Paola Costa Calcagno
Marcantonio, Aurelio, Benedetto e Felice, tutti pittori, a seguito del padre Pantaleone e dello zio Lazzaro costituirono a Genova, negli ultimi decenni del sec. XVI, una scuola [...] . 28;F. Caraceni Poleggi, La committenza borghese..., in La pitt. a Genova..., Genova 1970, pp. 277, 288, 307;A. Labò, I palazzi di Genova di P. P. Rubens e altri scritti .., Genova 1970, p. 209 (per Felice); P.Torriti, Tesori di Strada Nuova, Genova ...
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Architetto (Castellamonte 1618 - Torino 1683), figlio di Carlo, ne proseguì l'attività architettonica e urbanistica come architetto ducale. Tra le sue realizzazioni più importanti: il nuovo palazzo ducale [...] (pal. Reale), connesso con maestria alla Via Nuova e al Castello (di cui progettò anche il rinnovamento del fronte) e la nuova espansione della città verso il Po, segnata dalle due arterie convergenti ...
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Architetto (Firenze 1811 - ivi 1901). Interessato al neoclassico, si riaccostò alla tradizione fiorentina quattro-cinquecentesca (1857, villa Favard). Eseguì interventi e restauri a palazzi storici (1874, [...] palazzo Gondi). Al tempo di Firenze capitale (1865-70) ideò un piano grandioso di ampliamento della città, attuato solo in parte (completamento e sistemazione dei lungarni; abbattimento delle mura, salvo in Oltrarno, e apertura dei viali di ...
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DURANTI, Pietro
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su quest'arazziere romano, attivo nel sec. XVIII, rimontano al 1743, quando risulta direttore, in Roma, di una manifattura di arazzi fiorente con [...] di figure, la forza di colorito, il disegno delle parti" (Spinosa, 1971, p. 47); firmato e datato, il panno si conserva ora nel palazzo reale di Napoli.
Da una lettera del 6 ag. 1763 si apprende che al D. fu affidato il restauro di dieci arazzi con ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] Ligorio, poi (1566) da solo. Tra le numerose altre sue opere ricordiamo: la villa Gambara, poi Lante, a Bagnaia, il palazzo Farnese di Piacenza (1560-61); Santa Maria degli Angeli ad Assisi (iniziata nel 1569, terminata un sec. dopo). Il trattato Le ...
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CICOGNARA, Antonio
Giacomo Bargellesi
Attivo a Cremona, e presumibilmente a Ferrara verso la fine del Quattrocento, come pittore e miniatore.
Se si ammette la partecipazione alla decorazione del salone [...] C. è da supporre al lavoro a Ferrara già nel 1469 tra i pittori chiamati alla decorazione del salone dei Mesi nel palazzo Schifanoia, dove gli si attribuisce (Longhi) in parte la zona superiore del mese di Agosto;operando in stretta vicinanza con i ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...