CUNIBERTI, Pietro
Adriana Boide Sassone
Nato a Racconigi in provincia di Cuneo (Schede Vesme) nel 1750, ma in seguito domiciliato in Torino (Torino, Accademia Albertina, Relazione delle adunanze accademiche..., [...] I, 1778-1793, f. 7)., la sua attività si svolse soprattutto dal 1775 al 1794, come pittore di corte a Torino, nel palazzo reale e nel castello di Rivoli (Registri... Real Casa, 1788-1789; cfr. Schede Vesme). L'8 nov. 1778 "Cuniberti di Torino d'anni ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] a Mantova - in quello di Ippolito Costa (1538-39) operoso nella cerchia di Giulio Romano, allora attivo nella sala di Troia in palazzo ducale.
Nel 1541 il C. ritornò in patria e cominciò a lavorare in proprio. Cade a questo punto l'opera più antica ...
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GHISOLFI (Grisolfi), Giovanni
Giulia Conti
Figlio di Giuseppe, architetto piacentino, nacque nel 1623 a Milano, dove studiò pittura con G. Chignoli. La prima notizia certa sulla sua attività è legata [...] L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1977-78, II, pp. 678-683; III, pp. 1031 s.; A.M. Matteucci, Palazzi di Piacenza, Torino 1979, p. 301; R.W. Wallace, The etchings of Salvator Rosa, Princeton 1979, pp. 108-111; E. Cattaneo - S ...
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COZZARELLI (Cozzarello), Iacopo (Giacomo)
Maria Pedroli
Figlio di Bartolomeo di Marco, nacque a Siena il 20 nov. 1453. Fu pittore, architetto e scultore, attività quest'ultima che lo rese famoso: "opifex [...] Bersano, L'arte di G. C., in Bullettino senese di storia patria, s. 3, XVI (1957), pp. 109-42; M. Salmi, Il palazzo e la coll. Chigi-Saracini, Siena 1967, p. 77; C. Del Bravo, Scultura senese del Quattrocento, Firenze 1970, ad Indicem; P.Torriti, La ...
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GIOLFI, Antonio
Alessandra Toncini Cabella
Figlio di Francesco, nacque a Genova nel 1721.
L'unica notizia circa la sua formazione è relativa alla bottega di Lorenzo De Ferrari, figlio di Gregorio, il [...] come Ss. Agostino e Chiara).
A partire plausibilmente dal 1779-80 (Ratti, 1780, p. 315) il G. fu attivo come frescante in palazzo Doria (Galliera), ora Banco di Roma a piazza De Ferrari, dove eseguì nella volta di una stanza il quadro centrale con la ...
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FENIS (Fenice, Fenici), Barthélemy (Bartolomeo)
Graziella Martinelli Braglia
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore attivo a Modena nel XVII secolo; la famiglia, originaria della [...] sedi, la città, il contado, a cura di G. Guandalini, Modena 1985, pp. 178 s.; A. Colombi Ferretti, La decorazione pittorica del palazzo ducale di Sassuolo, in L'arte degli Estensi. La pittura del Seicento e del Settecento a Modena e a Reggio (catal ...
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FERRARI (Ferrarius, Ferrary, Ferreri, Ferreriusz), Pompeo (Pompeio, Pompeius, Pompeiusz)
Jolanta Polanowska
Nacque presumibilmente intorno al 1660 a Roma. Compì gli studi all'Accademia di S. Luca, partecipando [...] il primo premio con il progetto per una Chiesa con edifici annessi e nel 1681, quando il soggetto era un Grande palazzo, vinse nuovamente il primo premio, ma ex aequo (entrambi i progetti si conservano presso l'Accademia di S. Luca: Marconi-Cipriani ...
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MALDARELLI, Gennaro
Rosalba Dinoia
Nacque a Napoli nel 1795 o nel 1796. Pittore figurinista, allievo dell'insigne esponente del neoclassicismo napoletano Costanzo Angelini, il M. fece parte del gruppo [...] 2000, pp. 10 s., 13, 25, 28, 37, 49, 51, 53; A. Di Benedetto, La quadreria dei re: promozione, gusto e celebrazione al palazzo reale di Caserta da Ferdinando I a Francesco II, in Casa di re. Un secolo di storia alla reggia di Caserta: 1752-1860 ...
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FERRARI, Bartolomeo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Luigi, scultore, il F. nacque a Marostica (Vicenza) il 18 luglio 1780. Secondo lo Zanotto (1844), il padre lo mise dapprima a bottega presso un [...] . un periodo di intenso lavoro, che lo vide impegnato, in qualità di scultore e di stuccatore, all'interno di chiese e di palazzi da Tricesimo a Vicenza, da Venezia a Padova, da Lussino a Cologna Veneta (ibid., pp. 1517). Subito dopo compì un viaggio ...
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BAROCCI, Ambrogio
Anna Maria Matteucci
Nacque a Milano da Antonio; detto Ambrogio da Milano o Ambrogio da Urbino, a seconda si consideri la città della sua nascita o la patria adottiva, fu architetto [...] Arte, s. 2 (1921-22), p. 156; M. Salmi, Piero della Francesca e il Pal. ducale di Urbino, Firenze 1945, p. 70; P. Rotondi, Il Palazzo ducale di Urbino, Urbino 1950-51, pp. 273, 280, 284-87, 322, 325, 326, 329, 359, 360, 366, 367, 440, 453; F. Mazzini ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...