Nata nel palazzo Gule, in Copenaghen, il 1° dicembre 1844, era figlia del principe Cristiano di Glucksburg, il quale divenne poi re di Danimarca (Cristiano IX). Allevata con la massima semplicità e modestia, [...] poiché suo padre aveva scarsi mezzi di fortuna e non sembrava destinato dapprima a ereditare il trono, ebbe una buona educazione, e le fu instillato il più rigido sentimento del dovere. Quando si pensava ...
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LIPPI, Giovanni di Bartolomeo, detto Nanni di Baccio Bigio
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Bartolomeo di Giovanni e di Domenica di Clemente del Tasso, nacque a Firenze presumibilmente intorno al 1513, [...] , 654, 656; I. Ciseri, L'ingresso trionfale di Leone X in Firenze nel 1515, Firenze 1990, pp. 39 s., 135, 258, 260, 263, 277; Palazzo Salviati alla Lungara, a cura di G. Morolli, Roma 1991, pp. 12, 14, 42, 53, 65, 74 s., 82-102, 106-116; G.M. Andres ...
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demercificare
v. tr. Privare qualcosa dello stato di merce, della sua natura commerciale.
• Vogliamo «rifare l’assalto al Palazzo d’Inverno, rilanciare le vecchie ideologie?». Niente affatto, continua [...] [Fabio] Mussi, «ma almeno riequilibrare i pesi, demercificare il lavoro, ripristinare diritti. Ma ci vuole una sinistra di massa, che rilanci la centralità del lavoro». (Bruno Gravagnuolo, Unità, 17 gennaio ...
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grassroot
agg. inv. Che nasce dal basso, dalla base.
• Il problema di Hillary [Clinton]? «Essere un insider di Palazzo in un’era in cui il Paese cerca l’outsider, come dimostra il successo di tutti i [...] candidati “grassroot”, da Ron Paul a John McCain. Razza e sesso nel 2008 non c’entrano nulla. La pecca di Hillary, agli occhi degli elettori, è appartenere alla classe obsoleta e fallimentare dei politici ...
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(russo Sankt Peterburg) Città della Russia (dal 1914 al 1924, Pietrogrado; dal 1924 al 1991, Leningrado; 4.568.047 ab. nel 2008), con status di città autonoma, che si estende dai confini con l’Estonia [...] Neva. Nella maggiore sorge la fortezza dei SS. Pietro e Paolo; sulla sponda opposta vi è la zona monumentale con il Palazzo d’Inverno, l’Ermitage, la cattedrale di S. Isacco e l’Ammiragliato, dal quale si diparte la grande arteria Nevskij Prospekt ...
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Pittore fiorentino (m. forse dopo il 1572), allievo di Ridolfo Ghirlandaio, dipinse (1570-72) nello studiolo del granduca, in Palazzo Vecchio, il Lanificio e il Sacrificio di Lavinia, pitture vive e fresche [...] che rivelano l'influsso di Andrea del Sarto, del Rosso Fiorentino e soprattutto del Pontormo ...
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LIGUSTRI, Tarquinio
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Viterbo, dove fu battezzato l'8 ag. 1564, da Giovan Pietro e Faustina Laziosi (Angeli). Non si hanno notizie sulla sua formazione artistica [...] , I, Roma 1956-57, p. 256; A. Zuccari, Arte e committenza nella Roma di Caravaggio, Roma 1984, pp. 159-164; A. Carosi, Note sul palazzo comunale di Viterbo, Viterbo 1988, pp. 13, 15, 17, 21, 40, 43-50, 55 s.; M. Bevilacqua, in Sisto V. Le arti e la ...
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Architetto (Piacenza 1881 - ivi 1962). Lavorò, soprattutto a Napoli e a Milano, nell'ambito della corrente liberty; progettò il palazzo della Provincia e curò la sistemazione della zona dantesca di Ravenna [...] con l'ingegnere G.L. Mellucci e restauri architettonici a Piacenza e a Bologna. Pubblicò, tra l'altro, L'architettura arabo-normanna e il Rinascimento in Sicilia (1914) e Costruzioni e progetti (1942) ...
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Architetto (fine sec. 17º - inizî 18º). Lavorò soprattutto a Vicenza, continuando nello stile dello Scamozzi pur introducendovi motivi barocchi (Palazzo Barbieri-Piovene, 1676-80; la chiesa dell'Aracoeli, [...] a lui attribuita, 1675, si basa su un disegno del Guarini). L'opera più nota è la basilica di Monte Berico, di cui progettò l'ampliamento nel 1688 ...
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Studioso di lingue orientali, di teologia e di antichità (Viterbo 1432 - Roma 1502), domenicano, dal 1499 maestro del Sacro Palazzo. Dopo la sua morte sorsero molte polemiche intorno alla sua opera Antiquitatum [...] variarum volumina XVII (1489), dove sono raccolti frammenti di autori antichi sospetti o falsi. Alcune sue falsificazioni epigrafiche si conservano a Viterbo ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...