Emilio Altieri, nato a Roma il 15 luglio 1590 da famiglia antica e illustre, morto il 22 luglio 1676. Cominciò la sua carriera come uditore del nunzio di Polonia nel 1623, poi ebbe il vescovado di Camerino [...] di Luigi XIV, che con le sue pretese (a riguardo anche del diritto d'asilo, da lui invocato non solo per il suo palazzo, ma per tutto il quartiere vicino), acuì il dissidio tra la Francia e la S. Sede, reso già aspro dalla questione delle regalie ...
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MANCINI, Girolamo
Antonio Carrannante
Nacque a Cortona, "di nobile casato", nell'avito palazzo di famiglia, il 30 nov. 1832, da Niccolò e da Elisabetta Grifoli.
Fece i primi studi nelle scuole di umanità [...] , allo studio della storia e della letteratura, ma soprattutto dell'arte e dei monumenti della sua città. Già nel palazzo di famiglia, ma più ancora nella Biblioteca dell'Accademia Etrusca di Cortona, cui fu ascritto ventiduenne (nell'assemblea dei ...
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Architetto (Brusata, Canton Ticino, 1634 - Roma 1714), allievo e collaboratore del Bernini a Roma (palazzo Odescalchi, chiesa di S. Rita, a pianta centrale, ora demolita, ecc.), dove costruì, tra l'altro, [...] . Fu autore di varî scritti: Discorso ... sopra il Monte citatorio ... (1694), in cui espone il progetto di nuova sistemazione del palazzo e del sito; Il Tempio Vaticano e sua origine con gli edifici più cospicui antichi e moderni (1694), nel quale ...
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GIUSSO, Girolamo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 25 maggio 1843 nel palazzo Filomarino della Torre da Luigi e Maria Teresa Giusso, una lontana parente sposata in seconde nozze dal padre. Discendeva [...] il decennio francese e aveva investito una parte della sua fortuna economica nell'acquisto di beni immobili, come il palazzo Filomarino, il castello angioino di Vico Equense e il feudo di Galdo nel Principato Citeriore. Rimasto orfano a sedici ...
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VESCOVADO
Pietro Pisani
. È l'abitazione del vescovo, detta anche episcopio o palazzo vescovile. Ordinariamente è contiguo alla cattedrale, specialmente nei paesi latini e in quelli dove i cattolici [...] hanno conservato le antiche cattedrali. Il più antico episcopio, di cui s'abbia notizia, è quello annesso alla Basilica Lateranense, residenza del vescovo di Roma, finché questa non fu trasferita sul colle ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] di sale colonnate a tre navate e di sale con volta a cupola è testimoniata dal grande santuario di Takht-i Sulaiman e dal palazzo di Damghan, nell'Iran del Nord.
Bibliografia
E.F. Schmidt, Persepolis, I-III, Chicago 1953-70; A. Godard, L'art de l ...
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Nome con cui è noto il pittore e architetto Giulio Pippi (Roma 1492 o 1499 - Mantova 1546), il più fedele allievo di Raffaello. Collaborò ai cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina (1515) ed eseguì [...] . A Mantova eseguì ancora una Natività (Louvre), la Madonna della Catinella (Dresda, Gemäldegalerie), oltre alla vasta decorazione del palazzo del Te, in cui la ricca decorazione a fresco e a stucco è imperniata sui due temi delle passioni amorose e ...
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lentocratico
agg. (iron.) Rallentato da lungaggini procedurali e burocratiche.
• La sala di Palazzo Chigi? No, il salottino del Frecciarossa. Una sorta di primo Consiglio dei ministri del governo che [...] ancora non c’è si svolge qui dentro. E il luogo è quello giusto ‒ nessuno potrà più dire che la politica italiana è lentocratica ‒ perché si corre a 300 all’ora su questo treno. (Mario Ajello, Messaggero, ...
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Pittore (m. Firenze 1415). Formatosi accanto a Jacopo di Cione (Annunciazione, 1383, Volterra, palazzo dei Priori), collaborò anche con Ambrogio di Baldese (affreschi al Bigallo, 1386, Firenze). All'insistito [...] delle prime opere (Storia della Passione, Firenze, S. Croce) succedono composizioni dai volumi più ampî e fluidi (affreschi in palazzo Datini, 1391, Prato; affreschi nel convento di S. Francesco, 1395, Prato; ecc.). Aiuto del padre, ma minore di lui ...
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VESTIBOLO (lat. vestibulum, d'incerta etimologia)
Vincenzo Fasolo
Vitruvio (VI-VII, 1), trattando degli ambienti che costituiscono la casa, li distingue tra quelli riservati "patribus familiarum" e quelli [...] scala. Posizione centrale occupa il vestibolo della casa Capra e della casa Della Torre, concepito con varietà di colonnati.
Nel palazzo del Rinascimento il vestibolo si caratterizza come sala più o meno aperta che precede, o su cui sbocca, la scala ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...
anti-palazzo
(anti-Palazzo), agg. inv. Che si contrappone alle sedi del potere politico istituzionale. ◆ Alla fine del ’96 una vittima della rivoluzione, Michele Coiro, scriveva: «Con Mani pulite si è innescato un circolo vizioso: per avere...