CASSIOLI, Amos
Luciano Arcangeli
Nacque ad Asciano (Siena) il 10 ag. 1832, da Domenico, modesto caffettiere, e da Assunta Mazzoni. Fu iniziato agli studi dallo zio Ottavio Cassioli, organista della [...] Siena, Pie Disposizioni). Nel 1868 disegnò il fodero della spada offerta dall'esercito a Umberto di Savoia. Sempre nel 1868 Maccari, la decorazione ad affresco della sala monumentale del palazzo pubblico di Siena in onore di Vittorio Emanuele II: ...
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Pittore (Bologna 1575 - ivi 1642). Tra i maggiori artisti del tempo, molto apprezzato dai contemporanei, operò a Roma, a Napoli ma soprattutto nella sua città natale. Vicino al classicismo carraccesco [...] Carracci e raggiungendo una rapida affermazione personale (affreschi in palazzo ex Zani, 1598; Madonna con s. Domenico e , Roma, Ss. Trinità dei Pellegrini). Per tramite del card. B. Spada eseguì il Ratto di Elena (1629, Louvre) per Maria de' Medici; ...
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Pittore (Sermoneta 1521 - Roma 1575). Allievo di Leonardo da Pistoia, lavorò in seguito con Perin del Vaga (Castel S. Angelo, loggia di Paolo III, 1543). Pur risentendo dell'influsso di Perin, lo stile [...] lavorò nella Sala Paolina in Castel S. Angelo (1547-49), in S. Luigi dei Francesi (1549-50), in palazzo Capodiferro-Spada (1550 circa); di poco successivi gli affreschi di S. Maria dell'Anima, dove si evidenziano suggestioni michelangiolesche mediate ...
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Pittore (Maubeuge 1591 - Venezia 1667). Allievo di A. Janssens ad Anversa, fu poi a Roma (1615-25), dove probabilmente lavorò con B. Manfredi, risentendo anche di S. Vouet nell'ampio modellato e nell'eleganza [...] delle composizioni (David, Roma, galleria Spada; Buona ventura, Louvre; S. Sebastiano curato da Irene, Rouen, Musée des beaux-arts). Dal 1626 fu a Venezia (Allegoria della vanità e della sapienza, Torino, Palazzo reale). ...
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Pittore (Vedrana, Bologna, 1661 - Roma 1742). Allievo di L. Pasinelli, soggiornò a Napoli e a Roma dove, protetto dal cardinale G. R. Imperiali, ottenne commissioni per opere di soggetto sacro (decorazioni [...] in S. Francesco a Ripa, Roma, 1698-1704; S. Prassede, 1735, Roma, chiesa omonima) e profano (Morte di Cleopatra, Roma, gall. Spada; Allegorie, Roma, palazzo de Carolis) che mostrano l'influenza del Domenichino. ...
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Schermidore italiano (Torino 1922 - Palazzo Canavese 1999). Campione del mondo nella spada a squadre nel 1950, 1953, 1954, 1955, 1957 e 1958; olimpionico nella spada a squadre nel 1952, 1956 e 1960; nei [...] Giochi olimpici di Roma (1960) vinse la medaglia d'oro nella spada individuale, in quelli di Tokyo (1964) la medaglia d'argento nella spada a squadre. ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] amici e fratelli105. Essi sono passati a fil di spada, crocefissi, annegati o dati in pasto alle fiere, mutilati 483-509. Il tipo può anche essere messo in relazione con il palazzo costantiniano di Costantinopoli, che porta il nome di Dafne; a questo ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] validità. Dunque Carlo di Valois avrebbe dovuto fungere da spada temporale del papa, sia contro i ribelli alla . VIII. und seine Porträtstatuen, Diss. Freiburg 1920; G. Marchetti Longhi, Il palazzo di B. VIII in Anagni, in Arch. d. Soc. romana di st. ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] 16 novembre), attraverso i suoi legami con il palazzo, D. riesce abilmente ad occultare le sue registro patetico: l'età delle persecuzioni è così presentata con l'immagine della spada che squarcia il santo ventre della madre (la Chiesa) (E.D. ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] abbandonare l'umiliante "lucco" per la cappa e la spada.
La mediocrità della sua posizione si rifletteva anche nell' il Varchi - "si vedeva preso e guardato da soldati non solo il Palazzo, ma i canti e tutte le bocche della via Larga", il Senato lo ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione...