Creatore di moda italiano (n. Roma 1930). Noto per uno stile scultoreo e sperimentale che sembra prescindere dal tempo e dalle mode, C. nel 1950 ha fondato a Roma una sartoria con il suo nome e nel 1951 [...] mostre internazionali, le sue opere sono presenti, in esposizione permanente, in diversi musei come la Galleria del costume di PalazzoPitti a Firenze e il Victoria and Albert Museum di Londra. Nel 2005 è nata la Fondazione Capucci con l’intento ...
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Cardinale (Firenze 1617 - ivi 1675), figlio del granduca di Toscana Cosimo II; insigne protettore degli studî, col fratello Ferdinando II ebbe l'iniziativa della fondazione dell'Accademia del Cimento, [...] amatore di arte: iniziò la raccolta agli Uffizi degli autoritratti degli artisti e il primo ordinamento delle collezioni di palazzoPitti, alle quali riunì i quadri della sua collezione personale e di quella dei fratelli Carlo e Ferdinando II. Iniziò ...
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Pittore (Firenze 1578 - ivi 1650); allievo di G. Pagani (fino al 1605), poi del Passignano, che seguì a Roma, risentì inoltre del Cigoli. Artista dalla facile vena decorativa, fu assai attivo a Firenze [...] (lunette nel chiostro della Ss. Annunziata, 1614-18; decorazioni in palazzoPitti, 1622, nella villa di Poggio Imperiale, 1622-23, nel casino di S. Marco, 1622-23; tra i dipinti, Trionfo di David, 1620, Galleria Palatina; Natività e Visitazione, 1631 ...
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Marchese italiano (Forte dei Marmi 1898 - Firenze 1971). Responsabile per gli acquisti in Italia per conto di grandi magazzini americani, nel 1951 organizzò nella sua villa a Firenze la prima importante [...] italiana, ottenendo una vasta eco internazionale. Con le successive presentazioni stagionali allestite, nel 1952, nella Sala Bianca di palazzoPitti poi, dal 1953, a Roma, promosse e lanciò commercialmente all'estero la moda italiana e il made in ...
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Pittore, litografo e poligrafo (Pistoia 1780 - Cortona 1864), allievo di P. Benvenuti e amico di A. Canova, lavorò in Polonia (1818) e a Pietroburgo e Mosca (1820). Più che per le sue accademiche pitture [...] (Pistoia, chiesa dell'Umiltà; Firenze, palazzoPitti, Ss. Annunziata, ecc.) è noto come corrispondente di P. Giordani e di V. Gioberti e per le sue bizzarre Memorie inutili (1860). ...
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Incisore di gemme (Pisa 1470 circa - Firenze 1516). Fece parte della commissione (1503) che doveva giudicare della collocazione del David di Michelangelo. Sicuramente di lui ci rimangono: un intaglio in [...] corniola col ritratto del Savonarola e uno in agata col ritratto di Lorenzo il Magnifico (Firenze, palazzoPitti, museo degli Argenti). ...
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Scultore (n. Rovezzano - m. Volterra), attivo al principio del sec. 17º. Nelle molte opere (Firenze: palazzoPitti, Giardino di Boboli, Villa del Poggio Imperiale, palazzo Fenzi), ripete, attraverso l'interpretazione [...] del Giambologna, le forme della tradizione michelangiolesca ...
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Pittore (Firenze 1558 - ivi 1605); allievo e collaboratore di Santi di Tito, subì anche l'influsso del Barocci (Madonna e Santi, 1598, Recanati, Museo Civico; Tobia risana il padre, 1604, Firenze, palazzo [...] Pitti, ecc.). ...
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Pittore, scultore e architetto (Cigoli, San Miniato, 1559 - Roma 1613). Scolaro di A. Allori, risentì pure l'influsso di Santi di Tito e del Barocci: insistendo su effetti patetici, calda coloritura e [...] di s. Stefano, 1597, e S. Francesco stigmatizzato, Firenze, Pitti; S. Antonio, Cortona, S. Francesco; tela per il soffitto svolse la sua attività specialmente a Firenze (cortile del "Palazzo non finito", 1596; loggia dei Tornaquinci). Della sua opera ...
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Pittore (Rovenna, Como, 1604 - Bologna 1687). Formatosi con G. Ferrantini e con G. Caprera, collaborò dal 1635 come quadraturista e decoratore con il Dentone, A. Mitelli, G. Alboresi e G. Pizzoli in Spagna, [...] in Francia, e in Italia: a Roma (Pal. Spada, 1635), a Firenze (Pal. Pitti, 1637-41), a Sassuolo (Palazzo Estense, 1646-47), a Bologna (S. Domenico, Capp. del Rosario, 1655-57). ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...