CAMBI, Ulisse
Francesco Neri Arnoldi
Nato a Firenze da Pietro, scultore, e da Teresa Saletti il 22 sett. 1807, vi studiò scultura nell'Accademia di Belle Arti conseguendo premi nel 1828 (per il bozzetto [...] della mostra accademica di quell'anno. Entrambe le opere, in gesso, oggi conservate nella Galleria d'arte moderna di palazzoPitti a Firenze (restaurate nel 1972), mostrano, pur nell'ambito di una cultura fondamentalmente accademica, e con dirette ...
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ANSALDO, Giovanni Andrea
Mario Labò
Nato a Voltri (Genova) il 24 ag. 1584, fu messo giovanissimo a imparare pittura da Orazio Cambiaso, figlio di Luca. Quando decise di cominciare a dipingere si fece [...] arte, VI(1918), pp. 24 s.; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del '600 e del '700 alla mostra di PalazzoPitti, Milano-Roma 1924, p. 48; M. Labò, L'A. in lite e lo Strozzi perito, in Il Comune di Genova, Bollett. Municipale, V(1925 ...
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ADEMOLLO (Ademolli), Luigi
Palma Bucarelli
Nato a Milano il 30 apr. 1764, si recò a Roma non ancora ventenne per studiare le antichità classiche. Nel 1789 fu chiamato ad eseguire la decorazione del [...] fiacche nel disegno e nel colorito.
Ornò chiese, palazzi, ville, oltre che a Firenze (per es. cappella in palazzoPitti; Galleria palatina, sale della musica e delle reliquie; sale nei palazzi Pucci, Capponi, ecc.; cappella dell'Annunziata, ecc.), in ...
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ZOCCHI, Cesare
Nello Tarchiani
Scultore e medaglista, nato a Firenze il 7 giugno 1851, morto a Torino il 19 marzo 1922. Studiò col cugino Emilio all'accademia fiorentina; a sedici anni vinse il pensionato [...] studio di A. Costoli e quindi all'accademia con G. Duprè. Un Michelangiolo fanciullo (acquistato da Vittorio Emanuele II per PalazzoPitti), un Bacco e un Franklin (eseguito per New York) gli diedero qualche notorietà. È suo il bassorilievo, assai ...
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WALKER, Robert
Arthur Popham
Pittore inglese, nato circa il 1600, morto poco prima del 1680. Pochissimo si sa della sua vita; probabilmente visitò l'Italia e si ha memoria di sue copie di quadri di [...] questo i ritratti più noti sono dovuti appunto allo stesso W. (esempî nella National Portrait Gallery e in PalazzoPitti a Firenze), il quale eseguì anche ritratti dei generali cromwelliani John Hampden, Ireton, Lambert (tutti nella National Portrait ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] , ma sempre trecenteschi, sono gli splendidi corni potori montati in argento, fra cui si ricordano quelli conservati a Firenze (PalazzoPitti, Mus. degli Argenti; Fritz, 1982).I rapporti con la pittura sembrano farsi più frequenti, come denuncia la ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] , incaricò Raffaello di darvi esecuzione. Il Sanzio cominciò e condusse a buon punto quella Madonna del Baldacchino, ora a PalazzoPitti, che lasciò comunque incompiuta nel 1508, quando si trasferì a Roma. Il fatto che diversi anni più tardi Pietro ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] due anni dopo all’Esposizione nazionale di Firenze (olio su tela, cm 320 × 450, Firenze, Galleria d’arte moderna di PalazzoPitti), e premiato a Parigi nel 1867 con la medaglia d’oro. Il grande quadro di soggetto storico, che rimandava evidentemente ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] voluto ricondurre a qualche allievo di Bernardo Daddi (Toesca, 1951), e in quello datato 1336 dovuto a Jacopo di Cambio (Firenze, PalazzoPitti, Mus. degli Argenti), realizzato in lino con r. in seta a punto spaccato e catenella e in oro e argento a ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] armi gentilizie, destinate ad ornare edifici privati (stemmi già in palazzo Della Stufa, 1465 c., ora nella villa di Castagnolo e nella coll. Contini Bonacossi a palazzoPitti), religiosi (tre stemmi del vescovo Federico Manfredi nel duomo di ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...