Per la storia e le esperienze che ne contraddistinguono l'evoluzione, e insieme per la sua etimologia, il termine allestimento si presta a una notevole ambiguità e confusione d'uso soprattutto in epoca [...] che vanno dal Museo d'Orsay a Parigi (1980-1986) a Palazzo Grassi a Venezia (1986) fino al Museo nazionale d'arte catalana ma affini nei caratteri, sono state le mostre prodotte da Pitti Immagine e ospitate a partire dal 2000 presso la Stazione ...
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Copia è l'imitazione fedele di una determinata opera che si chiama originale. Con l'avvento della fotografia, dei mezzi fotomeccanici, del pantografo, della galvanoplastica, ecc., l'uso della copia intesa [...] : e se i cartoni di Leonardo e di Michelangelo per Palazzo Vecchio furono modello agli artisti fiorentini del principio del Cinquecento, Marco raffaelleschi di Giulio II a Firenze (Gallerie degli Uffizî e di Pitti) o se l'uno e l'altro non siano che ...
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GHIRLANDAIO
Géza de Francovich
. Famiglia di pittori. Domenico, il maggiore artista della famiglia, nacque a Firenze nel 1449, vi morì l'11 gennaio 1494.
Nel 1475 affrescò la cappella di S. Fina nella [...] stipulò un contratto per la decorazione della Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio di Firenze, che affidò poi ai suoi aiuti. Nel di Firenze); di Leonardo da Vinci (lo Orefice alla Gall. Pitti; il Calvario alla National Gall. di Londra; storie di S. ...
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Nato ad Arezzo nel 1492, di umili ma non ignobili natali, lasciò adolescente la città nativa per Perugia, ove s'avviò, pare, alla pittura, mentre si dirozzava l'animo nell'amore della poesia, senza per [...] , proibiti e le edizioni diventarono rare.
Un bel ritratto dell'A., opera del Tiziano, è a Firenze (Pitti); quello di Sebastiano del Piombo ad Arezzo (Palazzo del comune).
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, La vita di P. A., Padova 1741; A. Graf, Un processo ...
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Pittore, nato a Firenze il 6 luglio 1486 da Angiolo di Francesco sarto, donde il cognome assunto insieme con uno stemma di due seste incrociate. Da Andrea d'Angiolo o Angeli alla latina deriva anche la [...] di S. Pietro a Luco in Mugello la Deposizione oggi a Pitti; nel 1525 un altro capolavoro, la Madonna del Sacco, in fresco durante l'assedio, A. dovette dipingere all'esterno del palazzo del Podestà i capitani traditori e i ribelli impiccati in ...
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Pittore, nato a Napoli il 7 luglio 1823, ivi morto il 13 agosto 1901. Fece i suoi studî nell'Accademia napoletana di belle arti, alla scuola del Guerra e del Mancinelli; e nell'Accademia stessa, dopo il [...] di belle arti, Museo di S. Martino, Museo Filangieri, Cappella del Palazzo reale, collezioni Vetri, Ferrara, Casciaro, Tassinari, Chiarandà, ecc.), a Firenze (Uffizî e Pal. Pitti), a Milano (Casa dei musicisti), a Trieste (Museo Revoltella), ecc.
V ...
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ORSI, Lelio (Lelio di Novellara)
Adolfo Venturi
Pittore, scultore e architetto, nato nel 1511 a Novellara, ivi morto nel 1587. Tra le numerose notizie che lo riguardano è da notare che dal 1535 dipinse [...] pittori modenesi. Nel 1565, chiamato a Parma, dipinse nel palazzo detto "del Giardino"; nel 1567, attese alla costruzione della di Modena, imitazione correggesca, il Presepe della galleria Pitti, e il disegno di Endimione e Diana nella Biblioteca ...
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. Pittore fiorentino, di nome Francesco, nato il 1° marzo 1494, morto il 5 ottobre 1557; figlio di Ubertino di Bartolommeo orefice, d'una famiglia Filippini di Borgo San Lorenzo in Mugello, altrimenti [...] maniere e d'erbe rare condotto a olio divinamente" (Vasari); e nello stesso palazzo alcune decorazioni nella Terrazza delle Damigelle: Dipinse anche la grotta d'una fontana a Pitti. Nel 1532-53 fece i cartoni per gli arazzi della serie I mesi dell ...
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GIACQUINTO, Corrado
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Molfetta nel 1703, morto a Napoli circa il 1765. Si recò in questa città nel 1719, fu scolaro di Nicolò Maria Rossi, ed è probabile che si perfezionasse [...] per varî lavori di pittura e di decorazione, nel Palazzo reale e in altri edifici della corte. Altri suoi 57 (sui dipinti del G. nella Pinac. di Montefortino); V. Moschini, G. e la pitt. barocca tarda in Roma, in L'Arte, XXVII (1924), pp. 104-23; U. ...
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Pittore, nato a Firenze il 16 ottobre 1900. Autodidatta. Dopo avere aderito al futurismo e al cubismo (1917-1919), il C. si formò uno stile in cui l'azione corrosiva e allucinante della luce trasfigurava [...] coll. Contini), il ritratto di D. Trentacoste (Firenze, Pitti), Siao Tai-Tai (Roma, Museo Mussolini), il Golgotha ( (Autoritratto), alla Banca Toscana di Firenze (La prima ondata), al Palazzo della Pace a L'Aia (ritratto di D. Anzilotti).
Bibl.: ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...