GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] Sarto con analoghe caratteristiche: la Madonna e quattro santi, proveniente da S. Salvi, oggi presso la Galleria Palatina di PalazzoPitti, a Firenze; l'Assunta con gli apostoli e santi (1526), presso la medesima galleria; i Quattro santi (Michele ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] di rinnovare il genere del monumento funebre e di far palpitare di vita sensuale sculture come la Venere italica di PalazzoPitti a Firenze, o di bloccare in un nitore cristallino Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice, Canova fu altresì ...
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LUCIANI (De Lucianis), Sebastiano, detto Sebastiano del Piombo
Michele Di Monte
Nacque probabilmente a Venezia da Luciano nel 1485.
Se non c'è motivo di nutrire seri dubbi circa il luogo di origine [...] superfici per dipingere su pietra), ma infine non pose mai mano. Ancora al 1520 è datata e firmata la tavola di PalazzoPitti con il Martirio di s. Agata, eseguita probabilmente per il cardinale Ercole Rangone, legato da rapporti di amicizia con la ...
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MONIGLIA, Giovanni Andrea
Marco Catucci
– Nacque a Firenze il 22 marzo 1625 (non 1624 come riportato di frequente nella bibliografia) da Giovanni, originario di Sarzana, e da Pasquina Angiola Massari.
Educato [...] di S. Marco, protetti dal principe Francesco Maria de’ Medici, allestirono nelle camere della granduchessa a palazzoPitti il dramma musicale Quinto Lucrezio proscritto, musicato da Lorenzo Cattani (Firenze 1681). Due anni dopo proposero invece ...
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ERCOLI FARNESE
P. Moreno
La trattazione sul colosso di Eracle in riposo firmato da Glykon (già nella Collezione Farnese), apparsa sotto il nome del copista (v. vol. III, p. 965, s.v. Glykon), va rivista [...] tipo più noto di Eracle in riposo, rappresentato dalla statua di Glykon, e da quella di pari proporzioni a PalazzoPitti, accompagnata dall'iscrizione Λυσίππου έργον. La gamba destra portante è tenuta molto indietro, la sinistra è avanzata, col piede ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles)
G. Becatti
Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu [...] Due delle migliori sono al Vaticano (Sala a Croce Greca e Gabinetto delle Maschere), una da Fiumicino a Monaco, altra a PalazzoPitti, una da Acilia al Museo delle Terme, una nella Collezione Torlonia, ma l'opera era di marmo e non si poteva calcare ...
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CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] le Muse, allora attribuito a Giulio Romano) e di alcuni affreschi di Pietro da Cortona dalle stanze della stufa e di Apollo in palazzoPitti (Swarbrick, 1915, p. 123), e infine a Roma, dove il gruppo giunse il 24 febbr. 1761 dopo una rapida tappa a ...
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DUGHET, Gaspapd (detto Gaspard Poussin o Le Guaspre)
Marie Nicole Boisclair
Figlio di Jacques, cuoco di origine parigina, e di Dorotea Scaruffo, italiana, nacque a Roma il 4 giugno 1615. Poco dopo il [...]
Secondo il Baldinucci, questo soggiorno fiorentino sarebbe avvenuto mentre Pietro Berrettini da Cortona stava dipingendo "le stanze" di palazzoPitti, quindi tra il 1640 e il 1647 (vedi Boisclair, 1986, pp. 20-24). Dice inoltre il Baldinucci che ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] dallo scultore e note attraverso le fonti, si possono ricordare ad esempio Putto addormentato (Firenze, Casa Buonarroti e palazzoPitti; Bruxelles, Musées royaux d'art et dhistoire; Vienna, Kunsthistorisches Museum); Putto che mangia l'uva (Bruxelles ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] sua formazione tecnica e stilistica. A questo proposito si possono citare, almeno, la Ninfa e satiro della Galleria Palatina di PalazzoPitti a Firenze e il Buffone della Galleria Estense di Modena, entrambi molto rovinati: il tema dei due dipinti si ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...