Pittore e incisore, nato a Pesaro nel 1612, morto a Verona nel 1678. Iniziato da Claudio Ridolfi, studiò specialmente il Baroccio; fu quindi attratto tutto dal Reni, fino a porsi presso di lui a Bologna. [...] bibl. precedente); P. Kristeller, Kupferstich und Holzschnitt in vier Jahrhunderten, Berlino 1922, p. 401; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del Seicento e del Settecento alla mostra di PalazzoPitti a Firenze, Milano-Roma 1924. ...
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Pittore e architetto. Nacque a Firenze nel 1604, morì a Madrid nel 1656. Allievo in pittura del Bilivert e nell'architettura di Giulio Parigi, fu artista modesto, ma versatile, e da ricordare tra quelli [...] In patria aveva eseguito specialmente affreschi di carattere decorativo in ville o palazzi, cartoni per arazzi, i disegni per i musaici della grotta nel cortile di palazzoPitti, un progetto per la facciata del Duomo, macchine teatrali e apparati per ...
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Bibliofilo e bibliografo, nato a Napoli il 23 marzo 1878. Esordì pubblicando nuovi documenti sulla vita di fra Roberto Caracciolo da Lecce, sul poeta catalano Benedetto Gareth detto il Chariteo, e su tipografi [...] Il suo nome è legato al rimpatrio della Bibbia di Borso d'Este; alla prima Esposizione della legatura artistica in PalazzoPitti del 1922; alla grande Mostra del libro italiano a Parigi nel 1926 (Musée des arts décoratifs). Direttore di sezione nell ...
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Pittore, nato nel 1552 a Colonia, morto il 4 marzo 1615 a Praga, fu in Italia dal 1574 al 1587, e operò a Roma, Firenze, Venezia. Si recò poi a Colonia, a Monaco, in Augusta; e nominato nel 1592 pittore [...] , specialmente per la pittura storica e allegorica, come ritrattista, si può considerare un importante precursore del Seicento. In PalazzoPitti, a Firenze, si conserva un Ritratto di Francesco I de' Medici dipinto da lui.
Opere: Quadri a Monaco ...
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Pittore, n. a Venezia il 15 giugno 1711, m. a Bergamo nel 1784. Iniziatosi alla scuola di Giovan Battista Piazzetta, cominciò ad acquistar fama con la Madonna e Santi (1740) di S. Maria della Pietà e con [...] ; A. Pinetti, Notizie e documenti sopra alcuni quadri ecc., in Boll. della civica biblioteca di Bergamo, XV (1921), p. 17 segg.; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pittura italiana del '600 e del '700 alla mostra di palazzoPitti, Milano-Roma 1924. ...
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DUBUISSON, Pierre-Paul. Fu nominato "maestro rilegatore" nel 1746 e successe al celebre Michel-Antoine Padeloup come legatore del re. Sono specialmente noti ai bibliofili i suoi almanacchi, con i piatti [...] , sono conservate a Parigi nella Bibliothèque de l'Arsenal e furono esposte a Firenze nel 1922 alla Mostra storica della legatura in palazzoPitti.
Bibl.: L Gruel, Manuel hist. de l'amateur de reliures, Parigi 1887, I, pp. 87-89; II, p. 69, con varie ...
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Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro [...] visione dal sotto in su) e correggesca. Nel 1637, in un breve soggiorno a Firenze, P. aveva dato inizio in palazzoPitti, per Ferdinando II, alla decorazione della Sala della Stufa con le Quattro Età. Tornato nel 1640 a Firenze per finire tali ...
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Pittore (Firenze 1578 - ivi 1650); allievo di G. Pagani (fino al 1605), poi del Passignano, che seguì a Roma, risentì inoltre del Cigoli. Artista dalla facile vena decorativa, fu assai attivo a Firenze [...] (lunette nel chiostro della Ss. Annunziata, 1614-18; decorazioni in palazzoPitti, 1622, nella villa di Poggio Imperiale, 1622-23, nel casino di S. Marco, 1622-23; tra i dipinti, Trionfo di David, 1620, Galleria Palatina; Natività e Visitazione, 1631 ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Mannozzi (San Giovanni Valdarno 1592 - Firenze 1636). Allievo di M. Rosselli fino al 1610, studiò anche l'opera grafica di J. Callot e G. Parigi; lavorò specialmente [...] e di via Cennini, tra le sue prime opere) e nei dintorni (villa della Quiete; villa Corsini a Mezzomonte; palazzoPitti, ecc.); a Roma, superata la formazione manierista, si orientò verso un linguaggio piacevolmente narrativo (abside dei SS. Quattro ...
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Pittore e poeta (Firenze 1604 circa - ivi 1646). Studiò presso il Passignano, G. Bilivert e M. Rosselli, e con Giovanni da S. Giovanni; lavorò a Roma all'affresco della Notte nel Casino di palazzo Pallavicini-Rospigliosi. [...] A Firenze si rese noto con numerose opere di soggetto mitologico (Ila e le ninfe, palazzoPitti, ecc.) e religioso, che ottennero grande successo specialmente per la delicatezza con cui vi seppe trattare il nudo femminile, prediligendo suggestivi ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
ombrifero
ombrìfero (o umbrìfero) agg. [dal lat. umbrĭfer -ĕri, comp. di umbra «ombra1» e -fer «-fero»], letter. – Che getta ombra, ombroso: il fido Servo calò le o. cortine (Parini, secondo una variante seriore al verso che nell’ed. 1763...