Vedi APOLLO del Belvedere dell'anno: 1958 - 1994
APOLLO del Belvedere
L. Vlad Borrelli
Statua trovata, secondo quanto dice Pirro Ligorio, ad Anzio, alla fine del XV secolo; custodita dapprima nel giardino [...] palazzo del cardinale Giuliano della Rovere, presso S. Pietro in Vincoli fu poi, quando questi divenne papa col nome di è nel museo di Arezzo.
Si è supposto che l'A. fosse stato concepito in contrapposizione all'Artemide diVersailles (Louvre).
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reggia
La residenza del re, costituita da un solo palazzo o da più edifici riuniti in un unico complesso. Oltre alla famiglia reale, la r. ospita i membri della corte e la servitù, e spesso acquisisce [...] Rinascimento (ne è esempio il palazzo ducale dei Gonzaga a Mantova, che incorpora in un vasto complesso i nuclei originari del 14° sec.), poi nelle grandi reggie del 17° sec. (per es. la r. francese diVersailles, che incorpora il castello originario ...
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Arte e architettura
Ambiente di forma allungata destinato a servire come elemento di comunicazione fra ambienti contigui, oltre che a particolari funzioni.
Nelle chiese bizantine e preromaniche una g., [...] la parte più notevole dell’edificio, adatta alla vita di corte (Galerie des Glaces a Versailles, 1682).
Le g. dei palazzi signorili furono spesso adibite a contenere le raccolte di opere d’arte, donde il nome di g. passò a indicare anche il complesso ...
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Nella terminologia edilizia moderna, tipo di abitazione unifamiliare, di un certo lusso, accompagnata da un giardino più o meno esteso.
Nella corografia medievale, piccolo centro rurale comprendente svariate [...] unita poi da Giulio II ai Palazzi Vaticani). Segue poi sulle rive del Tevere la v. per Agostino Chigi (1508-11, di B. Peruzzi, detta in di V. Gabriel a Versailles). In Inghilterra e in Olanda, alla prevalenza del castello usato come dimora di ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] micenea, civiltà). I palazzidi Micene e di Tirinto (1550-1400) segnano il più alto grado di sviluppo del megaron rettangolare potevano, ognuna, pretendere per sé il rango che aveva avuto Versailles. Di qui, in Francia, contro la corte e le caste ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] sfingi, agli accessi dei templi e dei palazzi.
Esempio tipico di una di queste grandi concezioni urbanistiche si ha nell'Alto di piano regolatore moderni, che hanno dato lo spunto a infinite sistemazioni italiane e straniere (es. Versailles ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] . Novati pubblicò (Nozze Salvy-De Nolhac, Versailles 1910) un'Elegia in morte di Laura. Il P. ricorda una giovanile ( Da Rolando a Morgante, Torino 1932, p. 127 segg. - Per il palazzo allegorico, N. Festa, in Saggi sull'Africa, Palermo 1926. Per l' ...
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PRUSSIA (ted. Preussen; dal nome dei Borussi o Prussi, che abitavano quella regione che è detta ora Prussia Orientale e appartenevano alla famiglia baltica; il nome è stato poi assunto dai nuovi abitanti [...] ; la zarina Caterina II, dopo la congiura dipalazzo, persistette in questa nuova linea d'azione. di diritto, in parte almeno di fatto è già sorta la figura di una Germania unita, che avrà la sua consacrazione con la guerra del 1870-71. A Versailles ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] ed esterni al Palazzo dell'arte. La mostra fu ulteriormente qualificata dalla presenza di opere di maestri stranieri tra al Louvre e a Versailles (1989-90), a D. Velázquez al Prado (1990), a J. Vermeer nella National Gallery di Washington e nel ...
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Rappresentazione grafica delle forme. È un modo di esprimersi universale, le cui prime manifestazioni precedettero la parola scritta e vennero via via sviluppandosi verso scopi utilitarî da un lato, e [...] des dessins du musée du Louvre et du musée de Versailles, Parigi 1907-913; Handzeichnungen alter Meister im Städelschen Kunstinstitut, Pinacoteca di Brera. I disegni, Milano 1901; O. Grosso e A. Pittorelli, Città di Genova. I disegni dipalazzo ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...