Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] sagbān (Mancini 1990: 109); seraio «palazzo del Sultano» < turco seray ( di vedere e di riferire quello che vedono» (Perocco 1985: 144), nomi come Carlo toscana del Trecento, ediz. critica a cura diV. Bertolucci Pizzorusso, Milano, Adelphi, pp. ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] d’appello, palazzodi giustizia, giudice diCarlo Collodi e di Edmondo De Amicis (Castellani 2009c). Se nelle Avventure div› nella terza persona singolare e plurale (avea, potea, vedea); l’apocope in diè, piè e simili.
La creatività linguistica di ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] di difendere l’autonomia del Comune dalle ingerenze papali. Ma nel novembre 1301 Carlodi superstiti della poesia duecentesca (cioè i mss. V e P, fiorentini, e L, pisano del palazzo dell’imperatore) e curiale (cioè proprio dell’insieme di persone e ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Carlo I alcuni diritti doganali e il permesso didi Baviera fece, per es., costruire la sua residenza di città a Landshut, 1536-1542, sul modello del palazzo Te di Mantova).
La più italianizzata di in Europa, a cura diV. Lo Cascio, Firenze, Le ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] Castelvetro, Carlo Sigonio era di lettere dal vecchio palazzo Carpegna alla nuova Città universitaria permetteva al B. di fondarvi un Istituto di ricordare i profili di G. Zoppi, in L'Italia che scrive, V (1922), p. 57. e di S. Wedkiewicz, Cracovia ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] dove visiteremo il Palazzo Borromeo, si raggiunge espressa in molti altri modi (v. oltre, esempi 25-30).
Se il föhn ha soffiato tutta la notte: a causa di ciò, la neve si è sciolta
Le frasi complesse notò una strana luce (Carlo Cassola, Il taglio del ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] di una certa unitarietà ‘denotazionale’ dei soggetti coordinati:
(14) vedo che non v simpatici
c. gli inquilini di questo palazzo sono tutti ingegneri
Si noti dopo che mi ebbe portati i saluti di mia madre (Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] di appartenenza dell’aggettivo non permetta di esprimere esplicitamente la distinzione di genere (ad es., una mela grande / un palazzo ad es., l’indicazione di numero e persona è esterna rispetto a quelle del modo e del tempo: ama-v-o. Ma dal momento ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] Squinabol e V. Furlani di S. Andrea al Lido sono in tal campo veri capolavori). Nei palazzidi Vicenza. Esistono dunque indizî per supporre che nel Medioevo la parte più occidentale del Veneto sia stata ambientata verso la Lombardia. Su ciò, cfr. Carlo ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] di Sordello mantovano, cavaliere aggiullarato che poi si sposterà in Provenza per ritornarne al seguito diCarlo d Palazzo (1246), in Inventaire systématique des premiers documents des langues romanes, a cura di B. Frank-J. Hartmann-H. Kürschner, I-V ...
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paladino
s. m. [lat. palatīnus (agg. der. di palatium «palazzo, corte imperiale»), che, dapprima nell’espressione comes palatinus «conte di palazzo», e poi da solo come sost., indicò in genere gli alti funzionarî della corte imperiale; cfr....
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...