ASSERETO (Axeretto, Axereto, Axareto), Gioacchino
Gian Vittorio Castelnovi
Nato a Genova nel 1600, a dodici anni entrò nella bottega del pittore Luciano Borzone, che lasciò più tardi per quella di Andrea [...] Brera) documentano l'orientamento dell'A. verso una pittura "naturale", nonostante il carico di accenti manieristici. Tra la pala della parrocchiale di pittore d'ornati e, di prospettive, morto nel 1691, mentre lavorava in Palazzo Rosso.
Bibl.: R. ...
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ABBIATI, Filippo
Isa Belli Barsali
Nato a Milano nel 1640 (G. Natali lo dice oriundo di Voghera), fu forse scolaro, a Milano, di Carlo Francesco Nuvolone. Svolse una vastissima attività, come ci attesta [...] 'A. è a Brera (n. 356),un ritratto all'Ambrosiana (sala Custodi F.).
Soprattutto nella cupola di S. Alessandro a Aurora,in palazzo Borromeo, Milano (Arch. Borromeo, Cassa 1677-87, c. 6), perduta; - stesso anno: Ritratto di Filippo Pirogalli, ...
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Pittore e incisore (Bologna 1557 - Parma 1602). Fratello maggiore di Annibale, fu dapprima alla scuola di P. Fontana, poi di B. Passarotti; per l'incisione gli furono guida D. Tibaldi e il fiammingo C. [...] un soffitto nel palazzo del Giardino, incompiuta per la sua morte. Nei suoi quadri più famosi (La Comunione di s. Gerolamo, L'Assunzione, Bologna, Pinacoteca) è facile scorgere un'influenza veneta, mentre nel Cristo e l'adultera (Milano, Brera) si fa ...
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Pittore (Venezia 1429 - ivi 1507), figlio di Iacopo e fratello di Giovanni. Acuto osservatore della realtà, imparò anzitutto dal padre la pratica del ritratto somigliante, come prova la sua prima opera [...] , a partire dal 1474, nella sala del Gran Consiglio in Palazzo Ducale, la sua opera principale è oggi costituita dalla serie di grandi tele dipinte per la Scuola di s. Giovanni Evangelista di Venezia ora nelle Gall. dell'Accademia: la Processione in ...
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Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] storie per la Scuola di S. Marco (Rinvenimento del corpo di s. Marco, 1562, Brera; Trafugamento del corpo di s. Marco e Miracolo ), Danae (1580 circa, museo di Lione) e le tele decorative nel Palazzo Ducale di Venezia (atrio, sala delle quattro ...
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Imprenditore, banchiere e benefattore italiano (Milano 1869 - ivi 1932). Figlio di Pasquale e di Virginia Adami, divenne ragioniere e a 23 anni iniziò l’attività di curatore fallimentare presso il Tribunale [...] città, come in via De Amicis, via Brera e nei dintorni di piazza Cinque Giornate. La famiglia Nicolini, attraverso Virginia, figlia di Lorenzo, è stata anche proprietaria per decenni del Palazzo Aliverti di Milano in via Broletto 20, poi venduto al ...
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Pittore (n. 1375 - m. 1438 circa), tra i più significativi esponenti del gotico cortese nell'Italia settentrionale. Fu attivo, tra il 1425 e il 1438, a Verona dove eseguì affreschi, giunti a noi in pessimo [...] la bella tavola con l'Adorazione dei Magi (1435, Milano, Brera). La sua personalità e la sua formazione rimangono problematiche: alcuni documenti lo dicono di origine francese, figlio di un Giovanni de Herbosio (forse il pittore Jean d'Arbois, attivo ...
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Pittore (Firenze 1503 - ivi 1572). Fu allievo di Raffaellino del Garbo, poi del Pontormo, del quale risentì profondamente l'influsso (e con il quale collaborò negli affreschi delle ville medicee di Poggio [...] figlia di Giairo, Firenze, S. Maria Novella; Cristo al Limbo, Uffizi) e degli affreschi (cappella di Eleonora di Toledo in Lucrezia e Bartolomeo Panciatichi, Uffizi; A. Doria, Brera; Eleonora di Toledo, Uffizi, Ugolino Martelli, Berlino-Dahlem) e ...
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Uomo di stato asburgico (Mezzocorona 1718 - Milano 1782), fu nominato (1753) ministro plenipotenziario a Napoli, dove portò a buon esito le trattative per il matrimonio tra Ferdinando, figlio del re Carlo [...] numerosi oggetti artistici, che alla sua morte arricchirono in buona parte il patrimonio della città di Milano. Trasformò la Scuola Palatina in Accademia (1773), fondò l'Accademia di belle arti nel palazzoBrera e vi aprì la prima biblioteca pubblica ...
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Scultore (Ligornetto, Mendrisio, 1822 - ivi 1891). Allievo a Breradi L. Sabatelli e di B. Cacciatori, nel 1847 fu a Roma in contatto con G. Dupré e P. Tenerani. Eseguì ritratti, monumenti funebri e celebrativi, [...] di un naturalismo dagli accenti romantici (Spartaco, 1850, Lugano, Palazzo civico) che gli diede notorietà; dopo il 1870, accentuò i toni d'ispirazione sociale e umanitaria (Le vittime del lavoro, 1883, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). ...
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braidense
braidènse agg. e s. m. e f. [der. di braida]. – 1. agg. Di Brera, famoso palazzo di Milano in cui ha sede una biblioteca (chiamata appunto biblioteca Braidense) e una pinacoteca. 2. agg. e s. m. e f. Della cittadina di Bra, in prov....
milanocentrico
(milano-centrico, Milanocentrico), agg. Che pone al centro dell’attenzione la città di Milano. ◆ 14 artisti, selezionati attraverso un concorso, sono stati chiamati a inaugurare l’evento in una mostra forse davvero un po’ troppo...