BAGAROTTO (Bagarotto dei Corradi)
Roberto Abbondanza
Nacque con ogni probabilità da famiglia piacentina, al più presto nella terz'ultima decade del sec. XII; non sembra infatti possibile che sia nato [...] Ramengarda, suo fratello, delle case da quelli possedute in Bologna nel luogo dove si doveva edificare il palazzo del Comune. Partecipò all'atto con cui il Comune concedeva l'esercizio dellazecca ai consoli dei mercanti e dei cambiatori. Ancora nel ...
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NICCOLINI, Agnolo
Barbara Donati
NICCOLINI (Nicolini), Agnolo (Angelo). – Primogenito di cinque figli, nacque a Firenze il 29 giugno 1502 da Matteo e da Ginevra Morelli.
Dei suoi fratelli, soltanto [...] , 1965, pp. 79 s.); dal 1547 fu anche provveditore dellazecca, ufficio detenuto per lui dal fratello Piero. Fu tra i primo rappresentante dell’era medicea di Siena, l’unico a godere del privilegio di vedere affisse sul Palazzo pubblico della città le ...
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BRIZI, Antonio
Luigi Gennari
Nato a Perugia nel 1751, studiò in patria lettere e giurisprudenza, ma coltivò anche gli studi filosofici e la poesia, mostrando grande versatilità. Nel 1779 divenne notaio; [...] città. Ottenne la riapertura dellazecca a Perugia e una riforma dell'Ateneo perugino; si occupò della guardia nilzionale, ma i e non venduti), prese in enfiteusi un appartamento nel palazzo di Propaganda Fide per la somma di 130 scudi annui ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] delle imposte e quello delle imprese (ferrovie, foreste, porti, zecca, ecc.) e dei monopolî di stato risentirono del miglioramento della già polonizzato sono i palazzidella nobiltà a Baranów, a Krasiczyn, nonché i palazzi comunali di Tarnów, ...
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INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] palazzo, costituisce il centro economico della città che vi si raccoglie intorno. Numerosi schiavi hanno cura delle di stato si ebbero solo per la zecca - e la ragione è ovvia - e nell'industria della porpora. Una forma intermedia si riscontra ...
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Stato dell'America Meridionale sul versante dell'Oceano Pacifico.
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 55); Esplorazioni (p. 55); Geologia e morfologia (p. 55); Condizioni climatiche (p. 56); [...] che elevò in Santiago la Zecca trasformata poi in residenza dei presidenti della repubblica e sede di varî Jaraquemada; le Cajas, palazzo degli antichi residenti spagnoli; la facciata della cattedrale; le chiese della Merced, di Santo Domingo ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] Ai depositi in Zecca, agli interessi attivi, censi, canoni e rendite, al valore degli inviamenti delle botteghe, facevano istituzionali, come quello di pompieri o di guardie di palazzo (97). Le corporazioni che li inquadravano erano cinque ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] Opprimenti furono la sua infanzia e la sua adolescenza, tra le mura dell'avito palazzo di via Brera (porta oggi il n. 6) e poi, divenne magistrato provinciale per la zecca e membro della delegazione per la riforma delle monete. Il suo stipendio salì ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] un palazzo a Venezia 185 pp. 178 s., 225 pp. 231 s.; I libri commemoriali della Repubblica di Venezia. Regesti, a cura di R. Predelli, Venezia 1879- e XVI…, Mantova 1876, pp. 4-7; A. Portioli, La Zecca di Mantova, Mantova 1879, I, pp. 60-62, 83; II, ...
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GIUSTINIAN, Giustiniano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli nel sestiere di Cannaregio, il 4 ott. 1525, terzo dei figli maschi di Giovanni del cavaliere Francesco e [...] esecutivo delle opere pubbliche, allora in gran parte assorbite dalla grande impresa del rifacimento del palazzo ducale - 30 giugno 1583); quindi assunse il delicato incarico di depositario in Zecca (3 agosto - 30 sett. 1583), e il 4 settembre era ...
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ducale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo ducalis, der. di dux «duce»]. – 1. agg. Di duca, del duca: corona d., milizie ducali. Quindi anche del doge, dogale: lettere d.; Palazzo d., a Venezia. 2. s. m. Moneta d’argento scifata, coniata nella...
diamante
s. m. [dal lat. mediev. diamas -antis, alteraz. del lat. class. adămas -antis, gr. ἀδάμας -αντος «acciaio, diamante»]. – 1. a. Minerale costituito da carbonio purissimo cristallizzato nel sistema monometrico, di solito in cristalli...