BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] (ne saranno testimoni il Gogol nel salotto della principessa Wolkonski a palazzo Poli, Domenico Gnoli in casa del proprio è la "Santa Verità", che per lui è tutt'uno con la ragione, l'onestà e la giustizia.
Epistole ed altre rime è il titolo di ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] e sembra chiarirsi. Lascia forse il campo libero alla fredda ragione? No. Questo contatto con il mondo non ha fatto altro quadri facenti parte dell'atelier dell'artista sono stati esposti nella loro totalità nel 1985 (Ferrara, palazzo dei Diamanti).
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] avviato su quella strada. Non si nega certo qualche ragione alla tesi più ardita di una preminente influenza belliniana su 'assunzione (1479) del compito di pittore "storico" della Repubblica in Palazzo ducale dopo la partenza per l'Oriente di Gentile ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] tutto, era ancora di sua competenza. A maggior ragione è da ritenersi senz'altro infondata la notizia, riferita governo papale (i giudici di palazzo e gli amministratori locali) e i vescovi delle diocesi suburbicarie rappresentano, dunque, i ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] radicalismo al fascismo), Roma 2000; U. Artioli, Pirandello allegorico. I fantasmi dell’immaginario cristiano, Roma-Bari 2001; P. Casella, L’Umorismo di Pirandello, ragioni intra- e intertestuali, Fiesole 2002; R. Alonge, Donne terrifiche e fragili ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] Camere del Palazzo Apostolico Vaticano, Roma 1695, pp. 1-63, segue La Fauola di Amore, e Psiche dipinta da Rafaëlle d'Urbino... con l'aggiunta d'alcuni ragionamenti specialmente in onore del medesimo Rafaélle, pp. 64-104 e Gli onori della pittura, e ...
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ISABELLA d'Este, marchesa di Mantova
Raffaele Tamalio
Nacque a Ferrara il 17 maggio 1474, primogenita del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, figlia del re di Napoli Ferdinando I.
Nel febbraio [...] i primi mesi impegnata nelle visite di numerose chiese e palazzidella città e nelle ville del contado come Goito, Cavriana, artistica essa appare spesso come autoritaria committente, e in ragione di ciò dovette accusare in più occasioni il rifiuto ...
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BARDI, Donato, detto Donatello
Horst W. Janson
Nacque a Firenze nel 1386 o intorno a quell'anno (secondo la sua denuncia dei beni al catasto di Firenze del 1427 aveva allora quarant'anni; nella sua [...] di cera. Prima del 1495 la Giuditta stava nel giardino del palazzo Medici; i Medici la possedevano già nel 1464, ma se l S. Lorenzo, impresa non meno importante delle porte del duomo di Siena, sia stata la ragione principale per il ritorno in patria. ...
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GUIDUBALDO I da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Federico da Montefeltro, conte e signore, - dal 1474 duca - di Urbino e della sua seconda moglie Battista Sforza - che [...] si mostrò freddo nei suoi confronti, insensibile alle sue ragioni e piuttosto propenso a favorire il Valentino il quale al meglio della civiltà, appunto, cortigiana; ed è nel palazzo che impronta tutta Urbino, città in forma di palazzo, che culmina ...
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ALCIATO (Alciati), Andrea
Roberto Abbondanza
Nacque pare a Milano (ma c'è chi dice ad Alzate) l'8 maggio 1492, da Ambrogio Alciati e da Margherita Landriani, ed ebbe propriamente il nome Giovanni Andrea. [...] esso rivela una armonica convergenza tra le ragionidella filologia e quelle della giurisprudenza. Il trattato, per suo conto di Firenze (Palazzo Pitti). Si tratta di una copia, eseguita, non prima del 1557, da Cristoforo dell'Altissimo, per conto ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio di grandi dimensioni, solitamente di particolare...