FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] "grande e grosso tanto che non saria conosciuto da persona che l'havesse veduto un anno in qua", prese alloggio nei palazzivaticani, ma, anche questa volta, "senza negotiare altro che le cose de la sua legatione" (G. Bianchetti a G. Della Casa, Roma ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] di accedere alla tiara. Dopo un primo momento di drammatica contrapposizione fra il duca Valentino, ritiratosi nei palazzivaticani con tredici cardinali, ed il resto dei porporati capeggiati dal C., che si erano riuniti alla Minerva, apertosi ...
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Marcello II
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano (Macerata) da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse i primi anni [...] , appoggiato, del resto, con convinzione dal cardinale Gian Piero Carafa (cui dopo l'elezione fu assegnato alloggio nei PalazziVaticani) e dal gruppo di cardinali più rigorosi. Rapidamente, la candidatura prese corpo e Cervini, il 9 aprile 1555 ...
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CARINI, Isidoro
Giulio Battelli
Nato in Palermo il 7 genn. 1843 da Giacinto e da Concetta Testaferrata, a cinque anni restava affidato alle sole cure della madre, avendo il padre dovuto esulare a Parigi [...] di stampa circa i diritti dello Stato italiano sulle raccolte artistiche dei palazzivaticani, il C. redasse uno studio per dimostrare il carattere ecclesiastico della Biblioteca Vaticana, e perciò la pertinenza in proprietà al papa in quanto capo ...
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GUILLAUME de Marcillat
Monica Grasso
Nacque a La Châtre nel Berry, nella diocesi francese di Bourges, da Pietro di Marcillat. È ignota la data di nascita, posta convenzionalmente nel 1468-70, poiché [...] il pontefice, visti a Roma alcuni esemplari di vetrate francesi, ne volle di simili per decorare le finestre dei palazzivaticani. Se l'appartenenza di G. inizialmente all'Ordine domenicano, probabilmente nella diocesi di Nevers, è confermata dai ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] rapporti con le potenze europee: l’ascesa delle sinistre era infatti avvenuta senza comportare la rivoluzione che nei palazzivaticani ci si aspettava, senza distruggere il regno unitario. Se i cattolici si erano astenuti dalle urne principalmente ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] XIII, pensava all’Italia come a una realtà unitaria. Fu così che se la fece dipingere nella galleria dei palazzivaticani denominata dalle bellissime e dettagliate carte geografiche delle due Italie, quella «antiqua» e quella «nova». L’impresa fu ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] , tra cinema e Chiesa è la benedizione di Leone XIII, ripresa da William Kennedy Laurie Dickson nei cortili e nei palazzivaticani con una macchina da presa dell’American Biograph and Mutoscope, sugli operatori e sul nuovo strumento, ma, in forma ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] produzione di repliche, il cui esempio più antico, forse del sec. 6°, è conservato nella cappella Matilde nei palazziVaticani. Un'altra reliquia determinante per la persistenza di questo tipo iconografico del Salvatore fu quella della Veronica, il ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] Paul V, Città del Vaticano 1965, pp. 44-120; D. Redig de Campos, Testimonianze del primo nucleo edilizio dei PalazziVaticani e restauro delle pitture delle Stanze della 'Bibliotheca latina' e della 'Bibliotheca graeca', in Il restauro delle aule di ...
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loggia
lòggia s. f. [dal fr. loge «capanna, piccola stanza», che è il lat. tardo laubia, dato nei glossarî come equivalente del gr. σκηνή «tenda, padiglione», a sua volta dal franco *laubja «pergola, chiosco» (cfr. il lomb. lòbia «loggia»);...
paolino1
paolino1 agg. – Relativo a san Paolo o a un papa di nome Paolo. 1. Epistolario p.: il complesso delle lettere attribuite nel Nuovo Testamento all’apostolo Paolo. 2. Privilegio paolino: nel diritto canonico, particolare concessione...