SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...]
La confezione del canzoniere Laurenziano (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, ms. Redi 9 = L) segue di poco quella del Palatino, collocandosi probabilmente tra l'ultimo decennio del Duecento e la fine del secolo. Ma la fisionomia della raccolta ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] può fare a meno di convenire.
Poco plausibile anche l'attribuzione di Per la fera membranza, tràdito in forma anonima dal Palatino e citato sotto il nome di Federico nella Poetica di Gian Giorgio Trissino (1529); già Contini (1952, p. 369) dubitava ...
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Erudito (Verona 1662 - Roma 1729). Studiò teologia, anatomia, botanica, matematica, fisica, astronomia, nel 1689 si trasferì a Roma dove studiò le lingue ebraica, greca e francese, l'archeologia e la storia. [...] " (un museo destinato a raccogliere iscrizioni relative alla storia della Chiesa), si fecero gli scavi dei Farnese sul Palatino e si scoprì il colombario dei liberti di Livia sull'Appia. Fu (1705) segretario della congregazione per la riforma ...
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Scrittore in lingua e in dialetto (Giugliano in Campania 1566, secondo altre fonti 1575 - ivi 1632), fratello di Andreana. Lasciata assai presto la sua città natale, viaggiò lungamente per tutta Italia: [...] milizie e sulle navi della Repubblica; poi (1612) fu a Mantova presso Ferdinando Gonzaga, che lo nominò cavaliere e conte palatino. Più tardi divenne governatore di varie terre dell'Italia meridionale (nel 1626 ebbe il governo di Aversa e in seguito ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] di Sardegna, direttamente o grazie a intermediari come quel "Semprebonus not[arius] bon[oniensis]", secondo il canzoniere ex Palatino collaborante con Enzo nella stesura di S'eo trovasse pietanza. Una conferma di tali relazioni si trova nella rubrica ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] , in Roscher, Lexikon der griech. und röm. Mythologie, VI, col. 241 segg.; A. Bartoli, Il valore storico delle recenti scoperte al Palatino e al Foro, in Atti della Soc. ital. per il progresso delle scienze, I (1932). Per il nome, v.: P. Kretschmer ...
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ARRIGO TESTA
CCorrado Calenda
L'unica canzone che ci sia pervenuta con attribuzione, peraltro problematica, ad A. è Vostra orgolgliosa ciera. Essa compare in tutti e tre i grandi canzonieri delle origini [...] Laurenziana, Redi 9), c. 77r, N[otaio] jacomo; in P (= Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco Rari 217, già Palatino 418), c. 34v, Arrigus diuitis. L'attribuzione ad A., piuttosto che al Notaro, può considerarsi plausibile soprattutto alla ...
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GRAZIADEI, Antonio
Chiara Mercuri
Nacque a Venezia in un anno a noi ignoto della prima metà del XV secolo. Non si conoscono notizie sulla sua infanzia, e nulla sappiamo nemmeno sulla famiglia, tranne [...] impose come abate. Ma il più ambito riconoscimento il G. lo ottenne il 21 dic. 1483, quando fu nominato conte palatino e consigliere imperiale da Federico III. A seguito di questo riconoscimento, all'inizio del 1484, una seconda medaglia con la sua ...
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Scrittore italiano (Roma 1838 - ivi 1915). Dal 1882 direttore della biblioteca Vittorio Emanuele e poi d'altre biblioteche di Roma, fondò nel 1888 l'Archivio storico dell'arte; diresse per molti anni la [...] . Tra i versi posteriori, notevole il poemetto Iacovella, 1905 (cfr. Poesie edite e inedite, 1907, e i postumi Canti del Palatino, 1923). Importante anche l'opera di G. come critico letterario e d'arte, e come commosso rievocatore della vecchia Roma ...
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DELLA TORRE, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Nacque da Giacomo e da Dorotea Trivulzio, molto probabilmente in Friuli, dove risedeva il ramo di Valsassina della famiglia (Litta). Abbandonata la regione [...] a Ferrara, suo procuratore al battesimo di una figlia di Bartolomeo Pendaglia. Tre anni dopo il D. fu nominato conte palatino e il 29 sett. 1466, passato a Milano, divenne magister delle Entrate ordinarie del Ducato ad beneplacitum. Rimase nelle ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...