Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] , poi quelle pompeiane del Terzo o Quarto Stile fino al 79 d. C.; quindi i punti di riferimento sono dati dai mosaici domizianei del Palatino e da quelli dei Mercati Traianei per la fine del I secolo e i primi decennî del II sec. d. C. e subito dopo ...
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ARTEMON ([᾿Αρτέ]μων, Artemon)
P. Orlandini
4°. - Scultore greco ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38) fra gli artisti che ornarono di statue "apprezzatissime" i palazzi imperiali sul Palatino. [...] A. avrebbe lavorato in collaborazione con un Pythodoros. È probabile che A., Pythodoros e gli altri artisti ricordati da Plinio fossero scultori attivi nel I sec. d. C. e creatori di opere originali. Ma ...
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PYTHODOROS (Πυϑόδωρος, Pythodorus)
Red.
3°. - Scultore greco di periodo ed origine sconosciuti. Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38 s.) lo nomina con altri scultori, le cui statue ornavano il palazzo imperiale [...] sul Palatino. Egli avrebbe lavorato insieme con Krateros. A Delfi si è rinvenuta recentemente parte di una base in calcare, che reca l'iscrizione: Πυϑόδωρος Θειδίππου ᾿Αϑηνα[ῖος], databile probabilmente al III sec. a. C. Non vi sono elementi per ...
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Archeologo italiano (Milano 1888 - Roma 1946); ispettore agli scavi di Ostia (dal 1912) dove percorse tutta la carriera fino a soprintendente; negli ultimi anni assunse anche la direzione degli scavi del [...] Foro e Palatino. Oltre a numerose relazioni sugli scavi ostiensi e la guida di Ostia, vanno ricordati i volumi: La necropoli del porto di Roma nell'Isola Sacra (1940) e Scavi di Ostia, Topografia generale (postumo, 1953, in collaborazione con altri ...
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VIMINALE (Viminalis collis)
Giuseppe Marchetti Longhi
Il Viminale ha sempre costituito, almeno in parte, un'accessione del Quirinale pur essendone distinto; esso si può considerare, rispetto a questo, [...] certo il Viminale che entrò a far parte dell'organismo urbano solo nella fase già progredita di unificazione dei due nuclei palatino e collino, costituenti quel che ora gli storici chiamano più o meno propriamente la "Città di Tazio" e che precede la ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, [...] sviluppa nel p. l’impianto della casa a peristilio (Pergamo).
Grandiose proporzioni assunsero i palazzi imperiali di Roma sul Palatino, a cominciare da quello di Tiberio, ampliato da Caligola, per arrivare a quello di Domiziano che, pur con restauri ...
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RABIRIUS
G. Lugli
Architetto romano vissuto al tempo di Domiziano.
È ricordato due volte da Marziale (Epigr., vii, 56; x, 71), con parole di vivo elogio per le nuove costruzioni da lui fatte sul Palatino. [...] Gli avanzi di queste, come anche di altri monumenti di Roma, costruiti o restaurati dall'ultimo imperatore flavio, e della grandiosa villa sui colli Albani, attestano realmente in questo artista una grandiosa ...
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Vedi POLYDEUKES dell'anno: 1965 - 1965
POLYDEUKES (Πολυδεύκης, Polydeuces)
Red.
Scultore greco, che lavorò insieme ad Hermolaos, noto attraverso Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38) come facente parte di un [...] gruppo di artisti che adornarono il palazzo imperiale sul Palatino. Ignota l'origine e il periodo in cui fu attivo.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, Stoccarda 1889, I, pp. 475, 528; J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2300; v. Lorentz, in Thieme ...
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CURIA
G. Lugli
F. Castagnoli
I Romani chiamarono curĭa la sede dove i cittadini si radunavano per deliberare o per scopi religiosi. Le curie vecchie, ricollegate dalla tradizione alla primitiva città [...] del Settimonzio, erano alle falde del Palatino, di fronte al Celio e si riferivano agli abitanti dei sette pagi che costituivano il Septimontium; ogni pagus aveva la sua curia, cioè una sala di riunione a scopo religioso; gli aderenti si chiamavano ...
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APHRODISIOS (᾿Αϕροδίσιος, Aphrodisius)
P. Orlandini
2°. - Scultore di Tralles attivo, probabilmente, a Roma, nel I sec. d. C., poiché Plinio (Nat. hist., xxxvi, 38) lo ricorda come uno degli artisti [...] che decorarono di statue molte apprezzate i palazzi imperiali del Palatino, lavorando per proprio conto e non in collaborazione con altro artista. Il Brunn ritiene invece che gli artisti nominati da Plinio fossero pre-augustei e che solo le loro ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...