L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo egeo
Luigi Caliò
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Nel periodo prepalaziale la sfera sacra sembra essere relegata nei contesti funerari. [...] l'emanazione di un linguaggio figurativo sacro rinnovato e la diffusione di una simbologia religiosa direttamente dai centri palatini, come sembra testimoniare in questa fase la grande diffusione di corna di consacrazione, delle doppie asce e in ...
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DIONISO (Διόνυσος, Διώνυσος, Διόνουσος)
E. Homann-Wedeking
Divinità greca. Benché D. non faccia parte del cerchio di divinità olimpiche, descritte dai poemi omerici, il suo nome e la sua potenza sono [...] probabilmente rappresentazioni del IV sec. a. C. tre gruppi di D. sostenuto da un satiro in una statua colossale, proveniente dal Palatino, ora a Parma, in un rilievo della scena del teatro di D. in Atene e in una statua con nebrìs proveniente dalla ...
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ARGONAUTI
P. E. Arias
Sono designati con questo nome gli eroi che, secondo il mito, nella sua forma letteraria, parteciparono alla spedizione di Giasone per ricuperare il vello d'oro dell'ariete di [...] Louvre; Roma Vaticano, Sala a croce greca; Ostia, Pal. vescovile; Roma, Stamp. reale; Roma già via Tiburtina; Roma Palatino; Marsiglia museo).
Bibl.: H. Heydemann, Jason im Kolchis, in XI Hallisches Winckelmannsprogramm, Halle 1886; K. Seeliger, in ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ; inoltre una base iscritta da Tivoli, una dedica da Satrico e diversi frammenti di iscrizione dell’area del Foro Romano, del Palatino e del Campidoglio. Assai rare sono ancora le iscrizioni per tutto il 5° e 4° secolo.
Le più antiche testimonianze ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche
Sergio Rinaldi Tufi
Le province iberiche (hispania romana)
I Romani chiamavano Hispania la provincia iberica nel suo complesso, riconoscendo [...] in età augustea era stato raccordato il Circo Massimo con il portico delle Danaidi e con il tempio di Apollo sul Palatino: l’aspetto di insieme non doveva essere del tutto dissimile. A Tarragona, come ad Augusta Emerita (Mérida) e a Corduba (Cordova ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] , ma che rimase poi come un semplice g. della stessa forma. Gli ippodromi, potevano essere tanto in muratura, come quello del Palatino, quanto in vegetazione, come quello famoso che Plinio il Giovane ci descrive (Epist., v, 6, 32) nella sua villa in ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] testo (Badini, 1980), fonti preziose per la descrizione degli ambienti e dei materiali impiegati per la costruzione. Il complesso palatino subì in corso d'opera una variazione del progetto originario, dovuta alla volontà dello stesso L. - di ritorno ...
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Vedi ARCO dell'anno: 1958 - 1994
ARCO
G. Nicolosi
G. Matthiae
Considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, [...] dapprima pseudoarchi con uno svolgimento parallelo a quello etrusco, il che è attestato dalle pseudo-cupole delle cisterne del Palatino e del Tullianum; poi si dedicò a perfezionare, sotto l'incitamento della cultura etrusca, la struttura dell'a. in ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] caricaturale crocifissione di un uomo a testa asinina con un giovinetto che lo venera graffita nella Domus Gelotiana del Palatino, ora nel Museo Naz. Romano, con l'iscrizione ᾿Αλεξάμενος σέβετε [= σέβεται] ϑεόν: Alessameno adora il (suo) Dio.
Ma come ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] nel pozzo repubblicano di Vesta (statuette, fibule, vasetti e ciotolette), nella cella del tempio di Cibele sul Palatino (statuette, riproduzioni di coccole di cipresso [?] e curiose piccole trottole di terracotta). Un particolare interesse storico ...
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palatino1
palatino1 agg. [der. di palato2]. – 1. Del palato, come termine anatomico: osso p., osso pari dello scheletro profondo della faccia (che forma con l’osso mascellare la volta palatina), di struttura assai esile, costituito essenzialmente...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...